Un’antica leggenda orientale sostiene che le anime gemelle siano legate dal filo rosso del destino. Conosci la storia? Proviamo insieme a capirla meglio.

Esistano dei legami che non si spezzano mai. Le più romantiche tra noi credono ciecamente in questa che valutano come una realtà inattaccabile, un dato di fatto a cui credere senza se e senza ma, cantato per giunta da artisti e poeti sin dalla notte dei tempi.
Altrettanto antica è quella nota come la leggenda del filo rosso, un racconto che affonda le sue radici nell’oriente più lontano e che narra di un legame indistruttibile, più forte di tutto e di tutti, di qualsiasi ostacolo o avversità.
Conoscete questa storia? Oggi proviamo insieme ad indagarne significato, contenuto e origini per capire meglio di che cosa si parla quando si cita il mitico filo rosso.
La leggenda del filo rosso

Molti credono che la leggenda del filo rosso nasca in Giappone ma le cose non stanno così.
La leggenda è nota come 運命の赤い糸 Unmei no akai ito, ossia appunto leggenda del filo rosso del destino.
Le sue origini sono invece cinesi e prendono il via da una storia ambientata durante la dinastia Tang che ha regnato sulla Cina dal 618 al 907 d.C.
La storia narra di un ragazzo chiamato Wei, orfano di entrambi i genitori sin da quando era bambino e desideroso di sposarsi per creare una propria famiglia. l’opportunità si presento durante una visita del giovane nella città di Song, dove conobbe un uomo che si propose di presentargli la figlia del governatore locale. All’appuntamento però non i presentò la ragazza bensì un anziano che aveva accanto a sé un enorme sacco e leggeva un libro incomprensibile, scritto in caratteri che Wei non aveva mai visto. L’uomo misterioso gli spiegò anche che quel sacco conteneva il filo rosso del destino, quello che unisce le vere anime gemelle:
“Il filo rosso del destino per legare marito e moglie. Questo filo non si può vedere, ma è proprio questo il modo in cui due persone possono essere legate per sempre, tagliarlo è impossibile“.
Wei manifestò a quel punto la sua volontà di mettere su famiglia: “Cerco una moglie da quando sono bambino. Potrebbe essere la figlia del governatore?”. Ma l’anziano non aveva dubbi: “No, tua moglie ora ha solo 3 anni, la sposerai quando ne avrà 17“. L’uomo indicò poi a Wei il mercato, spiegandogli che la sua anima gemella era la figlia di un’anziana donna, Chen, che sedeva lì, malandata e sporca.
Deluso e sdegnato, Wei ordinò al suo servo di uccidere la bambina in cambio di denaro: voleva dimostrare al vecchio che avrebbe scelto da solo chi sposare. L’uomo ferì la bambina e credendo di aver compiuto la missione se ne andò.
Negli anni Wei continuò a cercare l’anima gemella, dimenticando il colloquio con l’anziano e il suo filo rosso. Un giorno il ragazzo conobbe il governatore della vicina città di Shiangzhou, che gli offrì in sposa la sua splendida figlia di 17 anni. Wei si accorse che la ragazza portava sempre una piccola pezza sulla fronte ma attese il matrimonio per domandarle di che cosa si trattasse. In risposta ricevette questa storia:
“Mio padre era governatore a Song, ma morì con mia madre e mio fratello quando avevo 3 anni. Fui cresciuta dalla mia governante, che si chiamava Chen. Un giorno un pazzo provò a uccidermi al mercato, facendomi questa cicatrice. Solo qualche anno dopo mio zio mi prese con sé“.
Fu così che Wei sposò proprio al bambina del mercato indicata dall’anziano e insieme ebbero una vita lunga e felice coronata anche dalla nascita di un figlio.
Ma che cosa si nasconde dietro questa storia? Il leggendario filo rosso è lunghissimo, invisibile e pieno di grovigli e nodi proprio come il legame con l’anima gemella, che per esser trovata richiede prima il superamento di una serie di ostacoli.
La leggenda ha fatto il giro del mondo, andando incontro a diverse reinterpretazioni: il filo rosso ha un significato ben preciso anche secondo la Kabalah per la quale è una sorta di amuleto capace di assorbire l’energia negativa e allontanare le persone tossiche dalla nostra vita, attirando solamente vibrazioni positive e fortuna. Tempo fa vi avevamo raccontato come molte star lo indossassero proprio fedeli alla teoria della Kabalah.
Proprio come nella leggenda originale, il filo rosso è sempre legato alla mano sinistra: nella leggenda cinese si lega al mignolo sinistro e la Kabalah vuole venga messo sul polso sinistro, legato con sette nodi simbolo dei desideri della persona che lo indossa.
Ciò che veramente conta però è solo un aspetto: il filo rosso è indistruttibile e prima o poi farà trovare le due anime gemelle predestinate. Fuori di metafora, se due persone sono destinate a stare insieme troveranno il modo di trovarsi. Mai perdere la fiducia.
Fonte: blog.cliomakeup.com