Fame fisica o fame emotiva? Imparare le differenze e come distinguerle

Pensi di avere sempre fame ma forse non è così. Esiste infatti una fame fisica, la vera fame, e una fame emotiva. Oggi impariamo come distinguerle.

tipi di fame
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“Che fame!” Quante volte ti capita di ripetere questa frase giorno dopo giorno ma, soprattutto, quante volte sei convinto che le cose stiano veramente così?

La sensazione della fame non è infatti così scontata come si potrebbe pensare o, per meglio dire, non si può restringere solo a quel languirono allo stomaco.

Decisivo è infatti il contesto all’interno del quale la fame si fa sentire e dunque capire se si tratta di fame fisica o fame emotiva.

Vuoi capire meglio quali sono le differenze e imparare a distinguere i due sentori? CheDonna.it oggi ti viene in soccorso.

Ecco le principali divergenze e ciò che distingue una fame fisica da una fame emotiva.

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Fame fisica o fame emotiva?

fame fisica o emotiva
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Iniziamo da conoscere meglio e separatamente i due sentori.

Fame Fisica

Quando parliamo di fame fisica ci riferiamo alla vera e propria fame, quella autentica, quella che corrisponde al bisogno di cibo: è il un segnale che il nostro corpo ci invia, lungo l’arco della giornata, quando le sue riserve di energia si stanno esaurendo e c’è bisogno di una ricarica.

I segnali che contraddistinguono la fame fisica sono di diversa natura ma tutti assai ben noti: lo stomaco “brontola”, si contrae (il così detto “buco allo stomaco”), le nostre energie calano e, se siamo a digiuno da troppe ore, potremmo anche avvertire un leggero mal di testa o un lieve capogiro.

La fame che avvertiamo in questi casi non è mai un bisogno impellente, smanioso, bensì una necessità appropriabile con calma, con tutto il tempo che ci vuole per preparare qualche manicheratto. Già ma quale? La cosa poco importa: la fame fisica infatti non si collega mai a una voglia specifica bensì si presenta come un generico bisogno di cibo.

Fame emotiva

Tutt’altra storia invece per la fame emotiva. Mai sentito parlare di confort food? Eh già, quando la fame non proviene dalle necessità del nostro corpo si trasforma in un impulso a desiderare cibi calorici, non propriamente sani, alimenti di cui non abbiamo bisogno e che spesso assumiamo anche in quantità esagerate rispetto a un reale fabbisogno energetico.

L’impulso in questo caso proviene dalla nostra “testa” e non dal nostro corpo: è il modo che la mente ha per distoglierci da pensieri “inopportuni”, stressanti, preoccupanti ora addirittura, angoscianti.

Allora, anche se abbiamo mangiato da poco o, in generale, ci sentiamo sazi, la fame emotiva sopraggiunge insistente e con essa la voglia di cibo senza possibilità di riflessione o attesa. Dobbiamo mangiare, punto e basta.

Il più delle volte, in simili circostanze, si ricercano cibi della memoria, veri e propri ricordi sotto forma di alimenti che ci riportano spesso all’infanzia o, in generale, a una sensazione di benessere.

La cosa peggiore è che, consumatori il classico pacco di biscotti o di patatine, non ci si sente solitamente affatto appagati: il più delle volte si viene infatti sopraffatti da un senso di vergogna che porta l’umore ancor di più sotto i tacchi. L’umore era a pezzi, la fame emotiva ha fatto il suo danno e la psiche scende ancora più in basso. Che cosa fare allora? Mangiare sempre di più. Il circolo vizioso è oramai avviato.

Come sconfiggere la fame emotiva

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Detto così il distinguo potrebbe apparire quasi ovvio ma, ammettiamolo, quando ci troviamo nel bel mezzo del sopraggiungere della fame compiere tutti i distinguo del caso non è affatto scontato. Imparare a comprendere i segnali che il nostro corpo ci manda non è infatti mai semplice e, anche una volta riuscite nell’intento, occorre sapere come muoversi.

Per combattere la fame emotivo sarà infatti indispensabile avere ben chiari una serie di step:

1. Nero su bianco – Impugna la penna e stila un dettagliato elenco di tutto ciò che mangi, tutto ma proprio tutto, durante i pasti e non solo (già anche il caffè della pausa lavoro e la caramella pomeridiana). Vedere lì in bella mostra tutti i tuoi peccati di gola è un impareggiabile aiuto (ma anche un po’ shoccante) per capire quanto ti lasci andare senza nemmeno accorgertene.

2.  Masticazionemasticar lentamente non è solo il primo te per digerire meglio ma anche un modo efficace per godere a pieno di ciò he si mangia soddisfacendo dunque Assia più rapidamente e meglio le nostre voglie.

3.  Spuntini – inutile dire come siano essenziali durante la giornata, per mantenere desto il metabolismo ma anche per nona arrivare con troppa fame al pasto principale. Scandirli al meglio durante la giornata è dunque un obbligo e un modo anche per soddisfare un po’ la gola: programmati allora con cura e ricorda di non saltarli mai.

4.  Carboidrati complessi – Così si definiscono i cereali integrali (pane e pasta) ovvero quei cibi in grado di rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Sono un elemento da aggiungere a ogni dieta.

5.  Bere spesso – Tanta, tanta, tantissima acqua ma anche tè verde, tisane, centrifugati, succhi di frutta, frullati e, perché no, qualche integratore a patto che sia di qualità. Tutto ciò aiuta a tenerci idratate e, in buona parte, anche più sazie durante l’intero arco della giornata.

6.  Attività fisica – Fare sport aiuta il nostro corpo non solo a mantenere il peso forma ma anche a smaltire le tossine in eccesso. Per non parlare poi dell’aiuto che lo sport regala alla mente: non c’è distrazione migliore al pensiero del cibo se non una bella seduta di allenamento.

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