Coronavirus | Progettare il futuro nella maniera giusta per noi si può

Si può progettare il futuro dopo il Coronavirus? Si può e si deve, ma in maniera razionale e realistica: l’illusione ci farebbe troppo male. Questi gli errori da non commettere.

progettare il futuro coronavirus
(Fonte: Pixabay)

Uno dei grandi problemi che stiamo affrontando durante la quarantena obbligatoria o volontaria è la completa stasi.

Il tempo della quarantena è un tempo immobile che ci dà l’impressione di non poter fare nulla se non attendere che qualcuno o qualcosa influenzi le nostre vita, ci restituisca finalmente la nostra libertà e la possibilità di vivere normalmente la nostra vita sociale e affettiva.

Purtroppo in parte la nostra percezione corrisponde alla realtà: questa consapevolezza può portarci ad attraversare fasi di down che, nei casi più gravi e prolungati, potrebbero evolversi in fasi depressive più o meno acute.

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Per uscire dalla stasi sia mentale sia pratica che la quarantena porta con sé, il modo migliore è organizzare le giornate in maniera serrata, non lasciarsi andare alla pigrizia e al disordine e, soprattutto cominciare a progettare il futuro dopo il Coronavirus.

Al principio della Fase Due mancano ormai poco tempo. Da quel momento in poi l’Italia tornerà gradualmente verso la propria normalità economica e sociale.

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Impegnarsi a progettare la vita futura, immaginando le attività da fare dopo la quarantena, può essere uno stimolo fortissimo per affrontare il presente con ottimismo, a patto di farlo nel modo giusto. Qual è il modo giusto? Quello che non lasci spazio alle illusioni.

Progettare il futuro dopo il Coronavirus: l’importanza di essere realisti

futuro coronavirus
(Fonte: Pixabay)

Moltissime persone si sono chieste, almeno una volta durante questa quarantena, quale sarà la prima cosa che faranno nel momento in cui dal governo arriverà il “via libera”. 

Riabbracciare i propri cari, condividere un pranzo o una cena con gli amici, andare finalmente a fare una passeggiata senza autocertificazione sono sicuramente tra i desideri più comuni.

C’è anche però chi sta sognando una lunga vacanza lontano da casa o chi spera di poter assistere a un mega concerto con centinaia di persone.

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Purtroppo, alcuni di questi desideri, per quanto naturali e assolutamente legittimi, difficilmente potranno essere realizzati nell’immediato. Al contrario, con grande probabilità anche le vacanze estive saranno in qualche modo limitate dalle restrizioni di sicurezza.

Per questo motivo coltivare sogni irrealizzabili sul breve periodo è assolutamente sconsigliabile in quarantena, a meno che non si abbia la fermezza e la serenità d’animo necessarie ad attendere per molto altro tempo prima di vedere i propri desideri concretizzarsi.

Anche per quanto riguarda i bambini e il loro rapporto con il futuro, sarà importante promettere soltanto eventi realistici, come per esempio gonfiare una piscina in giardino, andare a trovare i cugini, fare una passeggiata al mare o in montagna, svolgere attività particolari.

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Per la loro serenità è importante che i bambini non vengano illusi e poi delusi da promesse utopistiche fatte dai genitori esasperati dallo stress.

gestione della rabbia
(Foto: Pixabay)

Questo tipo di dinamica aprirebbe la strada a crisi di cattivo umore che sarebbe davvero difficile riuscire a gestire.

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