Memoria: tutti i consigli per mantenerla sempre allenata

A tutti capita qualche volta di dimenticarsi qualcosa, ma c’è un modo per non avere i vuoti di memoria. Ecco alcuni consigli da seguire.

Memoria iStock-Photos

 

La memoria a volte gioca brutti scherzi, quante volte vi è capitato di non riuscire a ricordare cosa avete fatto in un determinato giorno? Dimenticare un dettaglio o un appuntamento importante?

Dimenticare alcune cose è normale, accade un pò a tutti, ma in alcuni casi non bisogna sottovalutare perchè con il passare del tempo le dimenticanze possono divenire un po’ più laceranti. Quando la nostra memoria non lavora bene, ci facciamo prendere dall’ansia e pensiamo di soffrire di Alzheimer, ma non è sempre così.

Scopriamo quali sono le differenze tra le dimenticanze normali, quotidiane, che non devono destarci sospetti, o la perdita di memoria nelle prime fasi di una malattia mentale.

Come funziona la memoria

Tutto quello che ricordiamo lo dobbiamo ai neuroni e alle sinapsi, i primi sono le cellule che compongono il nostro cervello, le seconde invece vanno a collegare le cellule creando le reti neurali. Quando ricordiamo un episodio, un evento, una data, questo viene richiamato alla mente, poi un gruppo di neuroni va ad inviare dei segnali elettro-chimici attraverso le sinapsi secondo una determinata sequenza. Quanto più la rete neurale è attivata, più il ricordo associato sarà radicato nella memoria.

Pensate al vostro cervello come un giardino con dei fiori, se ci camminate a piedi sopra una sola volta, rimarrà intatto, caso contrario quando passeggiano tantissime persone nello stesso punto, si formerà un vero e proprio sentiero. I ricordi sono come dei sentieri, se si svolge una sola volta l’attività, il ricordo sarà sicuramente persistente.

La memoria necessita di essere stimolata, quindi bisognerebbe ripetere la stessa attività più volte, a meno che quella stessa attività non sia così intensa da rimanere impressa al primo “passaggio”.

Dimenticarsi qualcosa di solito è frutto della vita quotidiana, la nostra memoria lavora sempre, ma nel momento in cui la routine quotidiana cambia, le nuove conoscenze, episodi mettono da parte quelle vecchie.

Vuoti di memoria

Ragazza smemorata, Istock
A tutti può capitare il vuoto di memoria, non riusciamo a riconoscere il sentiero mentale corretto perché si innesca una confusione. Il consiglio in questi casi è cambiare prospettiva, magari pensando ad altro, così riusciamo ad individuare il sentiero il ricordo che ci interessava.

Il fenomeno comune “ce l’ho sulla punta della lingua” è collegato semplicemente al funzionamento della memoria appena descritto, che nel cervello ci sono tanti “sentieri”, alcuni ben definiti, altri che si riescono appena ad intravedere. Quando si verifica il vuoto di memoria non riusciamo a riconoscere il sentiero mentale corretto perché si confonde tra i mille altri sentieri che si intersecano o viaggiano paralleli.

Tutti possiamo imparare a ricordare, non ci sono persone più portate a memorizzare o chi è uno smemorato di natura. Numerosi studi hanno dimostrano che se c’è un allenamento costante della memoria è molto meglio, si noterà sicuramente la differenza.

Cause principali

Stress, IStock

Quando si hanno perdite di memoria, le cause sono diverse, ecco alcune:

  • Stress acuto
  • Stanchezza
  • Depressione
  • Menopausa
  • Traumi cranio-encefalici
  • Abuso di droghe o alcol
  • L’ipertensione
  • Colesterolo alto
  • Alcune affezioni epatiche
  • Disturbi della ghiandola tiroidea
  • Alcuni farmaci

 

Esercizi per la memoria

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Mantenere la mente allenata si può, esistono delle tecniche di memorizzazione, quella più immediata che praticano tutti è: stilare la “lista della spesa”.

Spesso prima di andare al supermercato a fare la spesa, si appunta su un foglio tutto quello che si deve acquistare , per la paura di ritornare a casa e aver dimenticato qualcosa. Uno degli esercizi per allenare la memoria è memorizzare una lista della spesa, il segreto è:

  1. ripeterla mentalmente una sola volta
  2. memorizzare solo il numero di oggetti presenti nella lista.

Quando arrivate al supermercato, dopo aver riempito il carrello, potete essere certi di aver acquistato tutto, contando i pezzi all’interno.

E’ una strategia che si può applicare in molti ambiti, provate e vedrete se risulta efficace.

Età che avanza

Viaggiare Istock-Photos

 

Sicuramente la memoria si riduce sempre di più con l’avanzare dell’età, ma l’allenamento è  il miglior farmaco per contrastare il naturale decadimento dei nostri neuroni e della memoria.

Un consiglio per le persone con età avanzata:

  • non ripetere costantemente gli stessi rituali
  • leggere molto: restando sempre aggiornati su ciò che accade all’esterno;
  • appassionarsi a qualche materia come la storia: ripercorrere la storia dell’Italia attraverso le enciclopedie;
  • viaggiare in nuovi luoghi
  • svolgere i cruciverba, magari iniziando da quelli più facili a quelli più complessi;
  • acquisire nuove routine;
  • ascoltare le canzoni più volte e provarle a riscrivere;
  • ampliare le conoscenze: magari frequentando dei punti di ritrovo come le scuole di ballo.

Sicuramente la memoria non deve essere un limite dentro di noi, talvolta l’insicurezza rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla nostra memoria.

Il nostro cervello è un ottimo servitore, se ci convinciamo giorno dopo giorno che non possiamo farcela, che non ce lo ricorderemo mai, il cervello capta questa informazione ed eseguirà gli ordini e classificherà determinate informazioni come non rilevanti. Se vogliamo davvero che le informazioni restino immagazzinate nel nostro cervello dobbiamo avere un desiderio di ricordarle ed ordinarle.

Alimentazione e buone abitudini

alimenti per la memoria Alimenti per la memoria Istock Photos

Alcuni alimenti sono degli alleati per la nostra memoria, ecco alcuni:

  • uova: le uova aiutano ad avere una memoria di ferro grazie al contenuto di colina.
  • noci,
  • latte,
  • cereali
  • banane
  • soia
  • caffè: è sicuramente una bevanda stimolante ed energizzante,ed è un alleato per la memoria, in quanto la caffeina contribuisce a mantenere alto il livello di attenzione;
  • prugne secche
  • carni
  • pesce: quello ricco in omega 3 come lo sgombro, le alici e le sardine;
  • pollame
  • cioccolato fondente: grazie al suo contenuto di flavonoidi, aiuta a risolvere i problemi di memoria. Le proprietà benefiche del cioccolato fondente lo rendono un alimento sano.

Ovviamente non basta solo assumere questi alimenti, ma dedicatevi ai passatempi sopra elencati. Le persone poliglotta tendono a mantenere una maggior lucidità mentale.

Lo stress favorisce la perdita di memoria, infatti la tensione emotiva può avere un impatto negativo sulla capacità di ricordare. Questo accade perché facilita la produzione di cortisolo,  secondo un studio condotto alla Rockfeller University, il cortisolo colpisce una “stazione” che è fondamentale nel processo dell’immagazzinamento dei ricordi, l’ippocampo.

In ogni caso chiedere consiglio al proprio medico quando i vuoti di memoria si manifestano più frequentemente.

 

Quando dobbiamo iniziare a preoccuparci?

Ci sono casi in cui determinati sintomi possono destarci sospetti ecco alcuni.

  • Non essere in grado di risolvere problemi o prendere decisioni.
  • Sperimentare confusione sul tempo e sul luogo: quando il nostro cervello ricorre alla memoria a lungo termine e a episodi che sono accaduti tanto tempo fa invece di utilizzare la memoria a breve termine. Un esempio classico è quello di una persona pensionata che al mattino si prepara per andare a lavoro.
  • Cambiamenti improvvisi di personalità e di umore.
  • Non riuscire ad apprendere e memorizzare nuove parole.
  • Difficoltà a scrivere e leggere: questo accade quando non ci si ricorda più le lettere.
  • Non ricordare nulla dei luoghi o delle azioni da poco realizzati: come guidare o come cucinare.
  • Difficoltà a svolgere i compiti con cui prima avevamo grande familiarità.
  • Sentirsi spaesati e fuori luogo: anche in posti a voi familiari.

Da quanto scritto, si può evincere che c’è una differenza sostanziale tra una dimenticanza e la perdita di memoria , che sono delle malattie cognitive degenerative, nota come l’Alzheimer.

 

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