Quei kg di troppo dopo il parto: come eliminarli? Consigli

Quei kg di troppo dopo il parto, come eliminarli? (Istock Photos)

Quei kg in più dopo il parto non vogliono andare via? Forse sbagli l’alimentazione, o forse stai ancora allattando, il risultato rimane: la ciccia in più che non va via. Segui i consigli e prova ad eliminarli definitivamente

Durante la gravidanza hai preso, ovviamente, quei chili in più che necessitavi di avere per il benessere del tuo bimbo. Anche se, magari, seguivi un regime alimentare durante i nove mesi, come è giusto che sia, quei chili in più erano naturali e giustificati. Ora, che hai finalmente tra le braccia il tuo piccolo cucciolo quei chili in più rimangono li, severi e determinati a non andare via; e non parlo dei primi due mesi che, è fisiologico rimanere un po’ gonfia, no, parlo dei quei mesi che passano inesorabili e che pesano su di te, sulla tua figura che di “forma” non ha più quella di una volta. Non ascoltare coloro che ti diranno “Ora che hai un figlio non avrai più il fisico di una volta, è normale” . No affatto, non è normale per nulla e, anzi, ci sono persone che anche dopo il primo figlio ma anche il secondo ed il terzo, ritornano in forma anche meglio di prima. E se vi chiedete come si fa, la risposta è semplice: volontà e sacrificio (e qualche suggerimento da tenere presente prima di iniziare qualsiasi attività fisica o alimentare).  Vuoi perdere anche tu quegli odiosi chili di troppo? Se la tua risposta è sì (ovviamente) continua a leggere: prima regola, pazienza e costanza. Queste due paroline devono essere per voi, care mamme, una costante nella vostra quotidianità se volete ritrovare la vostra forma fisica di un tempo, che non è quella rotonda che avete oggi.

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Cosa dovete ricordare prima di iniziare: il vostro mantra

cosa dovete sapere per perdere i kg di troppo Istock

  • Pazienza e costanza: quando si inizia un percorso di miglioramento (in questo caso fisico), si vogliono vedere subito i risultati senza avere la pazienza nel perseguire l’obiettivo finale. Ovviamente, quando si inizia una dieta  o anche l’inizio di un’attività fisica, il nostro fisico non è abituato ed è sottoposto ad uno sforzo “eccessivo” per noi. Si tende a mollare nella prima settimana, con il risultato di sentirsi sfiduciati e fuori forma.
  • Determinazione: la determinazione nel perseguire l’obiettivo finale è essenziale per ritrovare finalmente quella silhouette che ora vi manca.
  • Pensiero positivo: pensare positivamente vi aiuterà di sicuro per tutto il percorso che vi porterà al risultato finale. Non pensate mai di non farcela, anche se non vedrete subito i risultati, non mollate e pensate sempre positivo.
  • Non fermarsi mai: questo punto è molto importante, specie nei primi periodi, quando ancora non sei entrata nella nuova routine. Pensare di fermarsi anche solo per un giorno è davvero sbagliato se non hai un motivo determinante. Se pensi “domani recupererò ma oggi proprio non mi va” sarà l’inizio della tua fine, credimi. Purtroppo, non bisogna mai fermarsi, qualsiasi cosa tu faccia, persegui sempre l’obiettivo finale e vedrai che i tuoi sforzi saranno ricompensati presto.

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Chili in più: come affrontarli dopo il parto?

Quei kg di troppo dopo il parto, come eliminarli Fonte: Istock

La gravidanza è un periodo unico in cui il tempo sembra sospendersi e le uniche cose importanti siete tu e il tuo bambino. Ti senti bella, coccolata, speciale, dispensata da routine e da regole.

Ma dopo il parto, appena hai tempo di guardarti allo specchio, puoi scoprire di non riconoscerti più. Il tuo corpo è cambiato, i kg presi durante la gravidanza spesso faticano ad andare via e tu ti ritrovi diversa. Gli effetti sull’umore e sul percezione che hai di te possono essere difficili se non affronti i cambiamenti nel modo giusto. Quei chili di troppo che  restano dopo una gravidanza  possono a volte influire sulla salute emotiva di una mamma. Questo dipende molto dall’importanza che la donna dà alla propria immagine corporea, già da prima della gravidanza.

Le donne che investono molto sul proprio aspetto fisico, che stanno attente a tenere sotto controllo il peso, a restare magre e a mangiare in modo adeguato per non correre il rischio di ingrassare, potrebbero subire più pesantemente i cambiamenti fisici legati alla gravidanza e al parto.

Quando una donna dopo il parto tende a mettere un’eccessiva attenzione sul corpo e sul cambiamento avvenuto e se misura il suo valore come persona in base ai chili o alla forma del corpo è probabile che abbia delle ripercussioni sull’idea di sé e sul suo benessere psicologico.

Chiedi aiuto a chi ti sta vicino

dimagrire dopo il parto (Istock photos)

Il partner, i genitori, le amiche più care possono essere un grande aiuto quando ti sostengono e ti spronano soprattutto nel primo periodo del rientro a casa. Ma possono diventare anche una sorta di nemico se invece hanno comportamenti invadenti, giudicanti o critici negativamente. Il consiglio è di provare ad affrontare con serenità i cambiamenti del corpo legati alla gravidanza e tutto ciò che ruota intorno a questo momento, compreso l’entrare nei negozi per comprare abiti più comodi. E’ importante aiutarsi a pensare in modo utile e produttivo, accettando queste modificazioni come facenti parte di una fase di vita che ha un inizio e una fine. E’ bene pensare che questa situazione è provvisoria, che ci si può dare il “permesso” di avere qualche chilo in più e che gradualmente si riprenderà più o meno il peso che si aveva prima della gravidanza. Il tutto godendosi appieno gli aspetti più belli di questa nuova condizione, ovvero l’essere mamma.

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Consigli utili per perdere peso dopo il parto

Dimagrire dopo il parto Fonte: Istock

Avete dato alla luce un bimbo, ma avete ancora tanti chili in più. Quindi, vi chiederete, è necessario trovare la dieta migliore per perdere peso, giusto? Non esattamente. L’uso di una dieta “famosa” o “di moda” può rendere più difficile il dimagrimento. Invece, uno dei modi migliori per perdere peso è semplicemente quello di ridurre le calorie degli alimenti che contengono molti grassi e zuccheri e pochi nutrienti. Iniziate eliminando alcool, pizze, panini, torte, biscotti e altri dolci. Non basta? Allora, di seguito dovete assolutamente seguire i nostri consigli per perdere quei chiletti in eccesso.

  • Fate spuntini sani ed equilibrati:cercate di ridurre quegli spuntini ricchi di grassi e di zuccheri. Mangiate la frutta fresca e scegliete i cereali non zuccherati. Eliminate invece le bibite zuccherate, le caramelle e le patatine. Sono piene di calorie in più e non nutrono. Tenete a portata di mano gli spuntini “salutari” quando allattate al seno. Occhio soprattutto ai dolci:per perdere peso dovrai tassativamente limitare i dolci, che alzano l’insulina e ti fanno accumulare grasso corporeo.
  • Mangiate alimenti proteici:avete bisogno di nutrirvi nel modo giusto, specialmente se state allattando. Scegliete perciò cibi ad alto contenuto proteico come carne magra, pollo e fagioli. Avete anche bisogno di calcio, che potete assumere con il latte non grasso, lo yogurt e il formaggio. Pesce come il salmone e la trota sono ottimi super alimenti: sono ricchi di DHA, un acido grasso omega-3 che fa bene al bambino.
  • Idratatevi costantemente:Assicuratevi di bere molta acqua. Può essere difficile capire la differenza tra avere sete e avere fame. Se bevete, è più probabile che vi sentiate piene e che non vogliate fare uno spuntino in seguito. Inoltre, se siete disidratate, il corpo brucia calorie più difficilmente. Bevete un bicchiere d’acqua ogni volta che allattate.
  • L’allattamento può far perdere peso:L’allattamento al seno è salutare per il bambino, ma può anche giovare al girovita della mamma. Infatti allattare fa bruciare diverse centinaia di calorie al giorno. Molte donne sostengono che l’allattamento le abbia aiutate a raggiungere il peso forma più velocemente.

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  • Fate attività fisica costante: se volete davvero raggiungere il vostro obiettivo e perdere quei kg in eccesso, dovrete assolutamente accostare ad una sana e corretta alimentazione anche del buon esercizio fisico. Da praticare almeno 3 volte la settimana, almeno 30/50 minuti ogni seduta. Non è importante iscriversi ad un corso particolare o farsi un abbonamento annuale in palestra spendendo una fortuna, all’inizio, basta anche una camminata sostenuta per 30 minuti all’aria aperta, oppure andare in bici per 30 minuti al giorno. Se poi, siete amanti del pilates, o del nuoto, ben venga, l’importante qui è muoversi! Fare attività fisica, non solo gioverà al vostro fisico, alla vostra muscolatura ma, soprattutto al vostro umore, che sarà di sicuro più sereno e rilassato.
  • Dormite almeno 7 ore:Cercate di trovare un modo per dormire ogni giorno almeno 7 ore (anche se non sono di fila). Quando non dormite abbastanza, c’è più possibilità di ingrassare. Secondo un recente studio, le neo mamme che dormivano 5 ore a notte (e anche di meno) avevano meno probabilità di perdere peso rispetto alle mamme che erano riuscite a dormire almeno 7 ore. Preparate la routine della buonanotte del bambino con attività come il bagno, la lettura e il canto. Seguite la routine tutte le sere e presto anche lui imparerà che “andare a dormire” significa effettivamente “dormire”.

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  • Obiettivi a breve tempo: datevi obiettivi realistici. Cercate di non chiedere troppo al vostro corpo e ricordate che ci avete messo nove mesi per far crescere e dare alla luce il vostro bambino. Perciò, non pensate di dover tornare in forma subito e a tutti i costi. Per darti un riferimento, l’ideale è perdere circa 500 grammi al mese, soprattutto se stai allattando, perché non assicureresti gli introiti nutrizionali per produrre una quantità di latte sufficiente e di buona qualità. Meglio, quindi, un dimagrimento molto soft, ma costante.
  • Pasti leggeri e mini porzioni:Realizzate porzioni piccole e sane da mangiare nell’arco di tutta la giornata per sentirvi così pieni e avere l’energia necessaria. Non saltate i pasti, specialmente la colazione. Quando li saltate, potreste diventare così affamati da mangiare troppo o da scegliere soltanto cibi ricchi di grassi. Vi consiglio di fare brevi pasti durante tutta la giornata: sarebbe ideale seguire questo schema: la mattina mangiate di più, rispetto alla sera che, invece dovete magiare meno carboidrati e zuccheri, anzi sarebbe consigliato evitarli del tutto dalle 17 in poi. Quindi, da quando vi alzate la mattina, andate a scalare le calorie man mano che passerà la giornata.
  • Fatevi aiutare se trovate difficoltà: il vostro medico di fiducia o il dietologo possono darvi supporto se avete difficoltà a perdere i chili in più. Alcuni “programmi di perdita di peso” hanno piani speciali per le neo mamme e per quelle che allattano. E se avete problemi a pensare o a preparare pasti sani, chiedete ai vostri parenti o amici, che magari sono felici di aiutarvi. Non dovete fare le cose da sole.
  • La regola dei primi 6 mesi: In questo modo, la mamma dovrebbe produrre la quantità adeguata di latte per il bambino e, nel frattempo, perdere gradualmente peso nell’arco di un periodo di sei mesi dopo il parto, tornando al peso pre-gravidanza. 

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La dieta per ritornare in forma se si allatta al seno

come dimagrire se si allatta al seno (Istock Photos)

Come primo consiglio prima di iniziare a parlare di dieta è quello che se stai allattando, non fare nessuna dieta speciale. Durante l’allattamento è importante mantenere una dieta equilibrata, seguendo i gusti personali.
Non è necessario escludere a priori cibi particolari: alla nascita, il bambino conosce già gli odori e i sapori di ciò che la mamma mangiava nell’ultimo trimestre di gravidanza, ed è importante per lui riprendere quelle abitudini.
L’eliminazione dalla dieta in un’ottica di prevenzione dell’allergia per il nascituro si è dimostrata inefficace, pertanto non è indicata l’eliminazione degli alimenti allergenici (soia, latte vaccino, uova, arachidi, pesce e crostacei). Anche la dieta senza glutine, in assenza di diagnosi di celiachia o sensibilità al glutine, non è appropriata sia per l’assenza di reali benefici, sia per evitare una carenza di micronutrienti.Sempre di più sono le persone che scelgono di seguire una dieta vegetariana o vegana.
In entrambi i casi è importante che l’alimentazione apporti tutti i nutrienti necessari, e nel caso di una dieta vegana, che venga opportunamente integrata. Ricordati però che la dieta vegana esclude tutti gli alimenti di origine animale e derivati. Pertanto, al fine di evitare carenze nutrizionali, è opportuno assumere degli integratori alimentari.

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Dopo il parto, il dispendio energetico aumenta (a causa della produzione di latte), e in questo modo sarà più facile perdere peso.
L’allattamento (considerando in media una produzione di 810 ml di latte al giorno) richiede un dispendio energetico di circa 500 kcal in più. Un apporto energetico insufficiente in corso di allattamento determina principalmente una riduzione del volume del latte prodotto, pertanto è consigliabile seguire una dieta equilibrata almeno per i primi 6 mesi di allattamento, ovvero finché  il latte è l’alimento esclusivo del bambino.
Oltre all’aumento del fabbisogno calorico, durante l’allattamento si verifica un’aumentata richiesta di:

  • Proteine: Durante l’allattamento esclusivo si raccomanda un buon apporto proteico con la dieta, perché garantirà una buona montata lattea.Per far fronte a questa richiesta è importante consumare ad ogni pasto una porzione di proteine, alternando carne, pesce, uova e formaggi magri.
    Anche i legumi, fonti di proteine vegetali e fibra, sono un’ottima alternativa alle proteine animali. È indispensabile però associarli ai cereali, formando così un piatto unico al quale aggiungere una porzione di verdura.
  • Vitamine: La concentrazione di numerose vitamine nel latte materno dipende dai livelli di tali vitamine nella madre: a un deficit materno segue quindi generalmente una carenza anche nel neonato allattato al seno.
    Un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdura (che devono essere presenti ad ogni pasto) possono aiutare a coprire il fabbisogno vitaminico.
    Bisogna prestare particolare attenzione alla vitamina A, il cui fabbisogno aumenta durante l’allattamento.Questa vitamina si trova sia in prodotti di origine animale (uova, pesce, latte) che in alimenti di origine vegetale, sotto forma di β-carotene, in frutta e verdura di colore giallo-arancione (pomodori, peperoni, carote, mango, albicocche, melone).

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  • Omega-3: pesce, frutta secca, semi di lino e avocado sono gli alimenti                       che contengono più omega-3. Questi grassi omega 3 svolgono un ruolo fondamentale, poiché necessari per lo sviluppo psicomotorio e visivo del bambino nei primi mesi di vita. Per la madre invece un buon apporto di omega-3 riduce il rischio di depressione post partum. Il consumo di 2-4 porzioni di pesce alla settimana permette di coprire adeguatamente il fabbisogno materno. Da preferire il pesce azzurro di piccola taglia (alici, sarde, sgombro) e la frutta secca, in particolare noci e mandorle.
  • Lo iodio è un componente essenziale degli ormoni tiroidei e necessario per il corretto funzionamento della tiroide. Durante l’allattamento, la carenza di iodio nella madre può avere gravi conseguenze sulla funzione tiroidea del feto e del neonato, con sviluppo di gozzo e ipotiroidismo. La donna che allatta, così come la gestante, potrà assumere questo minerale utilizzando il sale iodato al posto di quello classico.
  • Aqua: La produzione di latte è un fenomeno oneroso anche in termini di consumo di acqua. La raccomandazione è di bere a sufficienza assecondando la sensazione di sete, cercando anche di anticiparla. Si consiglia comunque di bere circa 2 – 3 litri di acqua al giorno. Prediligete un’acqua ricca in calcio, ovvero che ne contenga almeno 150 mg/l, può aiutare a integrare una buona quantità di questo minerale, utile nella prevenzione dell’osteoporosi.
    Da evitare invece le bevande zuccherine, nervine come té, coca-cola, succhi di frutta commerciali e le bevande alcoliche. Evitate anche il fumo!

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Se non si vedono i risultati? Cosa fare

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Che si allatti o meno, se non si riesce a perdere il peso acquisito in gravidanza, potrebbe essere necessario rivolgersi a un professionista, in modo che elabori una dieta equilibrata che tenga in considerazione i fabbisogni e lo stile di vita.
Da tenere sempre in considerazione è come la mamma diventerà un’educatrice nei confronti del figlio; quindi avrà l’importante compito di tramandare le corrette abitudini alimentari (e non!) al suo bambino. Infatti, si parla dei primi 1000 giorni di vita (dal concepimento fino ai due anni del bambino) come periodo chiave per la prevenzione di malattie dell’età adulta.
Ricordiamo sempre che tutte cose si devono fare con serenità e senza fretta: ogni donna ha le proprie peculiari necessità, da valutare caso per caso.

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