I miti e le false credenze sull’allattamento al seno: verità o bugia?

Allattamento al seno: i miti da sfatare (Istock Photos)

Le false credenze e i miti da sfatare sul mondo della maternità e dell’allattamento al seno. Cosa devi (davvero) sapere e cosa è meglio non seguire

L’allattamento al seno è uno degli argomenti su cui molte persone che circondano la neomamma si dilettano a dire la propria, molto spesso a sproposito. Tutti sembrano sapere se il bambino ha fame, se è sazio, se è viziato, se bisogna svezzarlo e addirittura come è la composizione del latte materno. E’ un fenomeno che può sembrare divertente per una mamma con un allattamento affermato ma per una neo mamma tutto questo mette in crisi.  Allora come fare? L’unico modo per tranquillizzare quelle mamme che “pensano” che la saggezza (sbagliata) delle nonne non sia poi, così veritiera è sfatare queste false credenze sull’allattamento al seno e capire davvero cosa sia corretto fare e cosa è meglio evitare di ascoltare. Vediamo insieme alcuni di queste false credenze sull’allattamento e miti da “vecchie zie” ormai in disuso.

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Le false credenze sull’allattamento al seno

allattamento Le false credenze sull’allattamento al seno (Istock Photos)

La quantità di consigli che riceverete a proposito dell’allattamento tenderà a confondervi, per cui è importante saper distinguere fra realtà e invenzione. Ecco alcune false credenze diffuse nel mondo della maternità e dell’allattamento al seno.

Falsa credenza: molte donne non producono latte a sufficienza. In realtà, poche donne non hanno latte abbastanza e la maggioranza ne produce più di quanto occorra. Il motivo più frequente per cui i bambini non prendono il latte è che non si attaccano bene.

Falsa credenza: è normale che l’allattamento sia doloroso. Una certa sensibilità è frequente nei primi giorni o settimane, perché i capezzoli non sono abituati alla suzione, ma è una condizione temporanea e comunque non troppo dolorosa. Se sentite male, la causa è quasi sempre che il bambino non si attacca bene.

Falsa credenza: Allattare è una questione di fortuna. Allattare non è una questione di fortuna ma di fisiologia in quanto siamo dei mammiferi. Tutte le donne sono fisiologicamente predisposte, in quanto abbiamo una ghiandola mammaria e un collegamento ipofisario, a produrre latte nella quantità e qualità adeguata al proprio bambino.
Statisticamente solo 1 o 2 donne su 10.000 non allattano per problemi fisici o psichici!
Basti pensare che anche le mamme che adottano, se stimolano in modo opportuno il seno possono allattare.
La mammella durante tutta la gravidanza e sopratutto dopo la fuoriuscita della placenta, completa la sua maturazione e si predispone all’allattamento. Con la caduta dei livelli degli ormoni della gravidanza, inizia la produzione di prolattina e quindi di Colostro. In realtà molte donne già in gravidanza hanno perdite di Colostro. Esistono solo due motivi per cui una mamma non può allattare e quindi non ha latte:

  • Una cattiva gestione dell’allattamento
  • Una anomalia della struttura mammaria o della funzione ghiandolare.

False credenze: occorre il latte artificiale per integrare il colostro. Prima della montata lattea, il colostro o “primo latte”, fornisce nutrimenti, anticorpi e batteri benefici: al neonato non occorre altro.

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False credenze: Allattare fa ingrassare. Facciamo un po’ di chiarezza  in merito a questo punto molto spinoso per le neomamme e spieghiamo che l’allattamento richiede un dispendio di circa 500 calorie in più al giorno. E’ importante, come in gravidanza, anche in allattamento prestare attenzione all’alimentazione in modo che sia sempre sana ed equilibrata.
In allattamento la donna non ha bisogno di mangiare per due perché è stato visto che tra il metabolismo basale che c’è e la spesa energetica non c’è differenza tra la donna che allatta e quella che non allatta se non di 500 calorie. Però è vero che le mamme che non allattano nella maggior parte dei casi restano in sovrappeso più a lungo dopo il parto. Se si desidera perdere peso durante l’allattamento, basta fare attività fisica insieme al bambino, come 45 minuti di camminata al giorno per 4 giorni. Parlane con la tua ginecologa e insieme stilate una dieta per questo periodo. Vedrai che i chili di troppo andranno via senza fatica e senza accorgersene perché l’allattamento al seno è un fattore determinante nella perdita di questi e goditi questo momento.

False credenze: Durante l’allattamento bisogna bere almeno 3 litri di acqua al giorno.E’ importantissimo bere ma la donna non deve assolutamente sforzarsi. Di solito è consigliato bere un bicchiere d’acqua prima e dopo la poppata. Se si assumono liquidi in modo eccessivo è possibile che si crei un ristagno di questi nel seno materno al davanti delle ghiandole e può causare un edema con conseguente attacco scorretto e difficoltà di suzione del bambino.

False credenze:  i bambini nutriti al seno devono bere più acqua, soprattutto d’estate. Il latte materno contiene tutto il liquido necessario al bambino in qualsiasi stagione dell’anno. Dunque questo mito è, ovviamente, un falso.

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Falsa credenza: Se il bambino non dorme bene la notte o se tra una poppata e l’altra non rispetta più i tempi d’attesa allora il latte al seno inizia a scarseggiare. Falsissimo! Poiché un neonato allattato esclusivamente al seno materno riceve da questo non solo alimentazione ma attaccandosi si disseta, rilassa, addormenta, consola. Questo vuol dire che risponde a moltissimi dei bisogni del bambino e la frequenza con cui lo chiede non ci fa determinare se il latte è scarso o poco nutriente. Inoltre la composizione del latte materno varia da poppata a poppata e può essere digeribile in tempi diversi nell’arco della giornata. I risvegli frequenti di notte sono importantissimi e fisiologici fino ai 3 anni di età per la maturazione del suo sistema nervoso e sono una protezione nei confronti della morte in culla. Durante la notte inoltre ci sono dei picchi di prolattina che sono indispensabili per aumentare la produzione del latte. Il seno è sempre in grado di soddisfare pienamente la richiesta di uno, due o più neonati contemporaneamente.

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False credenze: il latte materno non contiene abbastanza ferro. I bambini nati a termine ricevono dalla madre una riserva di ferro sufficiente per almeno sei mesi. Inoltre, il ferro presente nel latte materno è “biodisponibile”, vale a dire che il bambino lo assimila più facilmente di quello contenuto nel latte artificiale.

False credenze: Alcuni alimenti contribuiscono all’insorgenza delle coliche gassose nei neonati. Ovviamente è falso, Ciò che crea fermentazione di un alimento come può essere un legume o della buccia del peperone è la buccia e questa non passa nel latte, passano invece le sostanze nutritive. Attenzione solo alla proteine del latte vaccino. Infatti è stato dimostrato che alcune proteine presenti nell’alimentazione della madre possono passare nel suo latte e causare o sensibilizzare il bambino che soffre di coliche. Queste sono le proteine del latte vaccino. Se vedete che il vostro bambino soffre di coliche potete eliminare dalla vostra alimentazione il latte vaccino, quindi evitando di mangiare latticini freschi come formaggi, yogurt e gelato. Se questo non porta dei cambiamenti nelle coliche del vostro bambino allora provate a prendere degli enzimi pancreatici.

In breve:

  • Eliminare tutti i latticini per 7-10 giorni.
  • Se non ci sono miglioramenti potete riprendere ad assumerli.
  • Se ci sono miglioramenti, continuate ad eliminarli.
  • Se il vostro timore è quello di non assumere calcio, dovete sapere che questo può essere preso anche senza bere latticini. E’ stato dimostrato che le madri che allattano sono protette dall’osteoporosi anche se esse non prendono integratori di calcio. Il bambino assume il calcio dal vostro latte.

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False credenze: allattare con il biberon è più facile. L’allattamento al seno è percepito come difficile all’inizio, ma poi non potrebbe essere più comodo.

False credenze: i bambini allattati al seno non dormono bene. Se è vero che possono svegliarsi per i pasti più spesso nei primi tempi, quando hanno imparato ad attaccarsi bene e a fare una bella poppata prima di andare a letto, dormono come tutti gli altri bambini.

False credenze: Allattare rende miopi. Questa poi, è davvero bella! Una credenza prettamente italiana. Pare che la miopia associata all’allattamento al seno sia stata diffusa per due motivi:

  1. a causa dell’aumento dell’estrogeno e del progesterone è possibile che lo spessore della cornea aumenti e questo porta ad avere un difetto di messa a fuoco, ma si tratta di una situazione momentanea e che migliora con la fine di questo.
  2. Prima si partoriva intorno ai 20-25 anni quando proprio in questa età la miopia raggiunge la sua punta massima per poi stabilizzarsi.

Ma ovviamente, questa credenza antica è ormai, anche tra le nonne più anziane, in disuso e ovviamente è falsa.

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Falsa credenza: Allattare fa perdere i capelli. Durante la gravidanza, gli ormoni hanno fatto si che i capelli, le unghie e la pelle fosse sempre splendidi. Cessata la gravidanza c’è una caduta degli ormoni e quindi i capelli che non si sono persi si perdono ora. Basti pensare che la caduta dei capelli avviene anche in quelle donne che allattano il proprio bambino in modo artificiale. Occorre solo avere la pazienza di attendere che l’esfoliazione del cuoio capelluto rientri nei ritmi normali. Un rimedio naturale per aiutare i vostri capelli è quello di assumere due tavolette di lievito di birra da 300mg l’una a pranzo e a cena e comunque usare degli shampoo il più possibile naturali e che aiutano a prevenire la caduta dei capelli.

Falsa credenza: Il latte materno dopo 6 mesi non è più nutriente.Sono molti i miti che girono intorno alle neo mamme. Il latte materno è l’alimento migliore per il neonato e non solo dal punto di vista nutritivo anche dal punto di vista immunologico e relazionale.
Inoltre, il solo latte materno fino ai 2 anni di età del bambino risponde di aiuto e supporto al suo livello immunitario che è ancora immaturo. Quindi, che il latte materno abbia una “scadenza” è alquanto ridicolo e falso.

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Alcuni miti sull’allattamento che, invece, sono veri

allattamento al seno allattamento al seno: quello che devi sapere (Istock Photos)

Non tutte le credenze o i miti sull’allattamento sono falsi e obsoleti. Certo, quello appena descritti di sicuro lo sono ma, ne esistono alcuni che, invece, è buona regola seguire perché corrispondono a verità. Sapete quali? Continuate a leggere per scoprire la verità

  • Bisogna usare entrambi i seni ad ogni poppata: questo, per esempio corrisponde a verità. E’ importante che un neonato stia tutto il tempo che desidera ad un seno in modo che prenda tutte le composizioni del latte contenuto in esso. Una volta che si è staccato da solo e si ritiene soddisfatto allora può essere spostato all’altro seno se ha ancora i segnali di fame. Offrire i seni ad ogni poppata nelle prime settimane aiuta la donna ad aumentare la sua produzione di latte.
  • Lo stress e la rabbia influisce sulla quantità di latte: Altra sacrosanta verità. Lo stress, la vita frenetica, le preoccupazioni molto importanti, così come arrabbiarsi di frequente, possono causare in pochissimi casi, ma ci sono, una scarsa produzione di latte anche se il corpo difende benissimo questa eventualità. E ‘realmente la suzione non efficace e la posizione scorretta che non permette una stimolazione adeguata del seno e quindi una sua diminuzione.
  • Usare il ciuccio può interferire con l’allattamento: Anche questa è da considerare come verità, poiché la tettarella di un ciuccio se data ad un bambino che sta imparando la suzione al capezzolo può creare confusione e dei danni. La tettarella ha una forma ben definita e provoca quindi una stimolazione al palato molto forte che va ad attivare il riflesso di suzione. Il capezzolo materno invece ha una forma e una consistenza molto più morbida e il bambino può non sentire lo stesso stimolo come nel caso del ciuccio e non succhiare in modo efficace al seno. Inoltre è il capezzolo materno a formare il palato del lattante con l’allattamento.

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