In vacanza con il neonato: come organizzarsi per un viaggio no stress

dove andare con i figli, le mete migliori
vacanza con neonato(istock Photos)

Come organizzarsi per una vacanza senza stress con il neonato. Tutto quello che devi sapere, cosa portare in viaggio e come comportarsi fuori casa. 

Siete appena diventati genitori di un grazioso bebè ed ora, dopo il primo periodo di adattamento e conoscenza reciproca, avete intenzione di organizzare una vacanza per rilassarvi un po’ in compagnia del nuovo arrivato? Bene, ottima scelta, ma prima di partire, dovete considerare un po’ tutto: dalla scelta della meta, da cosa portare con se sino alla scelta del mezzo di trasporto. Insomma, organizzare le vacanze con un neonato non è semplice come si pensa, specie se siete mamme per la prima volta. Prima di partire per un viaggio, dovrete considerare molte variabili. Se non avete idea di come affrontare la “situazione”, alcuni consigli vi saranno di supporto per la buona riuscita di una vacanza a tre, la vostra prima vacanza di famiglia che rimarrà, per tutta la vostra vita, il ricordo della prima volta.

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In vacanza con il bebè: la meta migliore

vacanze con neonati, la campagna
viaggi e neonati: le mete migliori (Istock Photos)

Se avete intenzione di partire per una vacanza ma non sapete quale sia la scelta migliore per il vostro piccolo bebè, non abbiate paura, di seguito sveliamo alcuni pratici consigli e le mete migliori per trascorrere in serenità una vacanza con il neonato. Dovete però, sapere che i neonati possono affrontare ogni tipo di viaggio, a patto che venga garantito il loro benessere. Tuttavia, se possibile, è meglio aspettare almeno una decina di giorni dopo la nascita prima di mettersi in viaggio. In questo primissimo periodo, infatti, alcune condizioni, come un eventuale calo ponderale o la comparsa di ittero, potrebbero richiedere un monitoraggio da parte del pediatra. E a casa è più facile tenere sotto controllo la situazione. Sono anche i giorni critici per un corretto avvio dell’allattamento al seno e i disagi del viaggio potrebbero creare qualche interferenza. Considera che prima dei 3 mesi,  Il bebè deve adattarsi alla sua nuova vita extrauterina e quindi ha bisogno di tranquillità, routine e sicurezza. Meglio fare per spostamenti brevi soggiorni stanziali, in modo tale da mantenere il più possibile invariati orari e abitudini. Mentre, trascorsi i suoi primi 3 mesi si può pensare a viaggi più lunghi, magari escludendo ancora per un po’ mete troppo esotiche o estreme. In ogni caso, prima di partire, è sempre necessario chiedere il parere del pediatra di fiducia.

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In più dovete tenere in considerazione le vaccinazioni. Quando programmi le vacanze, valuta bene i tempi per le vaccinazioni obbligatorie, in modo da rispettare le scadenze previste, o comunque di non sfasarle troppo. Questo vale anche se la vaccinazione si presenta a ridosso della partenza. E’ sempre meglio aspettare due settimane dopo aver vaccinato il bambino. Poiché subito dopo il vaccino è possibile che vostro figlio possa presentare piccole reazioni post puntura come stati febbrili ed effetti collaterali più o meno gravi locali (arrossamento, gonfiore, difficoltà a muovere l’arto nel quale è stata eseguita l’iniezione) o generalizzate (febbre, malessere generale, pianto, vomito, diarrea, puntini rossi sulla pelle, linfonodi ingrossati). Insomma, è sempre meglio aspettare il trascorrere di due settimane.

Se, non avete di questi problemi, vaccini in vista o altro, allora potete procedere sulla scelta della meta. Dove è meglio andare in vacanza con un neonato? Le mete possibili sono davvero molte, vanno bene sia mare sia montagna, anche se probabilmente è la campagna la destinazione ideale. Se la vostra scelta ricade proprio sulla campagna, dovete ricordare che il neonato, che dorme ancora per la maggior parte del tempo, ha bisogno di calma e di ritmi regolari, che sono probabilmente più facili da trovare in campagna, dove in genere c’è anche un clima temperato. Meglio evitare, comunque, le zone in prossimità di stagni e stalle, dove potrebbero concentrarsi insetti come zanzare, tafani o pappataci, fastidiosi e potenziali veicoli di malattie.

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Se invece, la vostra idea è una vacanza al mare, dovete considerare come prima cosa le temperature eccessive. Infatti, il rischio principale, per il neonato in vacanza al mare, è l’esposizione a temperature troppo elevate, alle quali risulta ancora molto vulnerabili, con il conseguente rischio di disidratazione. Per evitarlo, però, basta garantire al piccolo le giuste condizioni climatiche: preferisci ambienti arieggiati ed evita di uscire nelle ore centrali della giornata. Non esporre il neonato direttamente ai raggi uv. Cura il suo abbigliamento, ricordandoti sempre cappellino o bandana, maglietta in cotone e protezione solare, anche se rimarrà sotto l’ombrellone! Cosa importante è prestare attenzione alla sua idratazione.  Alcuni segnali permettono di capire che il piccolo si sta disidratando: scarsa emissione di urine (il pannolino risulta spesso asciutto), secchezza delle mucose, avvallamento della fontanella anteriore, irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea.

La Società italiana di neonatologia ricorda che per soddisfare i bisogni di liquidi di un neonato basta il latte e non serve somministrare altri liquidi, acqua compresa.

Prediligi zone che non siano ne troppo isolate ne, tanto meno, troppo isolate. L’ideale è scegliere spiagge a misura di bambino. Controllate sempre che nelle vicinanze ci sia un ospedale o una guardia medica o, comunque che la zona sia facilmente accessibile e ben rifornita per le esigenze di un neonato.

Se, in ultimo, la vostra scelta di vacanza ricade sulla montagna, anche in tal caso, dovrete considerare alcune cose prima della partenza. Il clima della montagna è in genere perfetto per un bambino di poche settimane, ma è meglio evitare altitudini troppo elevate (sopra i 2500 metri), o soggiorni troppo brevi, che non permettano i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine. Una volta in vacanza, sono sconsigliate gite e passeggiate troppo lunghe e impegnative, anche perché il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato “a spalla”. Se volete fare una lunga passeggiata e se potete, usate le fasce o il marsupio per il trasporto del neonato.

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La valigia del neonato: cosa portare in vacanza

come organizzare la valigia del neonato (Thinkstock)

Organizzare un viaggio con un neonato a seguito per molti neo genitori può diventare una missione impossibile. Certo, è la prima volta per voi (e per lui/lei) e questo incide molto sul pensare a cosa mettere in valigia e cosa invece, no. Non si hanno esperienze precedenti tali da “sapere” cosa sia davvero utile e cosa superfluo. Badate, con un bebè a bordo, quasi tutto è essenziale e quasi nulla diventa secondario. Ma non spaventatevi se sono settimane che non dormite al sol pensiero di “fare la valigia del bimbo”, seguite queste piccole regole universali e fatele vostre sempre quando uscite da casa per lunghi periodi ma, anche per una giornata, non si sa mai!

La prima regola è essere metodici e organizzati. Inutile provare a improvvisare: di certo scoprireste strada facendo qualche dimenticanza imperdonabile. Per fare le valigie quando si viaggia con i neonati, è importante pianificare, quindi fate una lista che tenga conto di ciò che vi serve e preparatevi il tutto quanto più possibile in anticipo, per non impazzire all’ultimo minuto. Di positivo c’è che i vestiti dei bambini occupano poco spazio: per questo, portare un body in più non sarà complicato. Approfittatene. Se la meta prevede un clima caldo e soleggiato, non serve molto: 

  • indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti braccia e gambe, (tipo body)
  • un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare e
  • un maglioncino in filo contro l’umidità delle ore serali.
  • salviette imbevute e i bavaglini,
  • detergenti antisettici per eventuali oggetti che potrebbero venire in contatto con il piccolo,
  • una riserva di pannolini
  • una copertina per proteggerlo dall’aria condizionata.
  • crema solare protezione totale
  • Per la nanna – tutine (manica lunga o corta a seconda della meta) in numero sufficiente.
  • Per la pappa – per chi allatta potrebbe essere utile anche un tiralatte, un paio di biberon, uno sterilizzatore e magari uno scalda biberon portatili. Se il bimbo è già svezzato, non possono mancare set per la pappa come piattini e posatine, termos e bicchieri di plastica.

Per cambiare il vostro bimbo potete procurarvi una borsa da viaggio che si trasforma in un fasciatoio, in modo da avere una soluzione “tutto in uno” a portata di mano. Per le mamme ecologiste  (ma questo vale per tutti) ci sono anche le soluzioni ecologiche, con salviette e pannolini biodegradabili.

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La borsa dei medicinali

borsa medicinali
Viaggi e neonati, come organizzare la borsa dei medicinali (Istock Photos)

Oltre alla classiche pomate contro gli arrossamenti della pelle e alla soluzione fisiologica per i lavaggi nasali, può essere utile portare con sé un antipiretico (come paracetamolo in gocce), anche se prima di somministrarlo occorre consultarsi con il pediatra. Anzi: potrebbe valere la pena consigliarsi con il medico anche prima della partenza, per eventuali consigli specifici sulla gestione del piccolo.  È vero, le farmacie si trovano ovunque e a qualsiasi ora, ma nessuno ha voglia di dover correre nel cuore della notte a cercare il negozio di turno per un po’ di paracetamolo. Basta qualche cerottino per i bimbi più grandi, mentre per i neonati ricordatevi di portare sempre con voi un termometro: gli sbalzi di temperatura o il caldo estivo possono far venire un po’ di febbre ai vostri bambini in viaggio ed è meglio poter tenere la situazione sotto controllo.

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Per prevenire le scottature la strategia migliore è una ridotta esposizione al sole, Tuttavia, di tanto in tanto si possono utilizzare per le zone esposte creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione. Meglio scegliere prodotti non troppo untuosi, per evitare l’occlusione dei pori. Ricordatevi che la protezione solare va usata anche se non si è scelta come meta il mare ma la montagna o la campagna. Mentre, contro le punture d’insetto infine sono sconsigliati i fornelletti e i repellenti da spruzzare sulla pelle (quelli più efficaci, che contengono il Deet, sono controindicati fino ai 12 anni). Se ci sono insetti, è il caso di attrezzarsi con classiche zanzariere, da mettere su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre.

Con un bambino molto piccolo è sempre meglio essere preparati a ogni evenienza, quindi è buona norma informarsi in anticipo sulla presenza di pediatri, farmacie, guardia medica e tutto quello di cui si potrebbe avere improvvisamente bisogno, anche per piccoli inconvenienti.

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In viaggio con il neonato: automobile, treno, aereo? Cosa sapere

Viaggi e neonati, la scelta del mezzo ( iStock photos)

Avete scelto la meta? Perfetto ora, dovete pensare se scegliere un viaggio in Automobile, treno o aereo. In caso di piccoli spostamenti è consigliabile la propria automobile, a patto che controlliate la temperatura dell’abitacolo. Dunque meglio viaggiare nelle ore più temperate, durante le soste posizionare l’auto all’ombra e  non abusare con l’aria condizionata (la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 22-23°C). Non lasciare mai solo il bambino (l’interno dell’auto potrebbe scaldarsi troppo, facendolo disidratare) e prevedere una sosta ogni due ore, e ogni volta che deve essere alimentato. Il bebè deve essere posto nel suo “ovetto”, conforme alla normativa europea. I dispositivi più recenti sono contrassegnati dalla sigla ECE R44-03 e per legge sono gli unici che possono essere venduti nei negozi. L’ovetto va fissato al sedile rispettando le regole di installazione: per esempio, fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere posto in senso contrario a quello di marcia. Il posto più sicuro è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto sia frontale che laterale: vietato invece posizionarlo sul sedile anteriore, se è presente l’airbag.

L’opzione del treno è ugualmente comoda. In questo caso avrete maggiore spazio per muovervi e la mamma può tenere in braccio il bambino senza l’obbligo di fermarsi come in macchina.

E il viaggio in aereo? Questo mezzo di trasporto diventa indispensabile per alcune mete lontane ma non solo. Se avete deciso di spostarvi in aereo prima dovrete prendere contatto con la compagnia per tutte le indicazioni. In questo caso, è bene farlo succhiare spesso, per ridurre il rischio di dolore alle orecchie, soprattutto durante decollo e atterraggio. Se possibile, però, è meglio posticipare la scelta del volo, perché in aereo il piccolo viene sottoposto a stress per eventuali sbalzi di temperatura, di pressione e per la presenza di luci e rumori che possono disturbarlo. Inoltre, aumenta la possibilità di contrarre infezioni respiratorie.

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Ultimi brevi consigli di viaggio

viaggiare con neonati consigli
consigli di viaggio per partire con il neonato (Istock photos)

Un consiglio per la pappa in viaggio è portarsi con se uno strumento davvero indispensabile, è questo vale sia che i vostri bimbi siano nell’età del biberon sia che siano in quella dello svezzamento, è un buon porta biberon e portavivande termico. Il materiale migliore è l’acciaio inossidabile, che non è troppo pesante e tiene la pappa (o il latte) caldo per diverse ore. Altro oggetto utilissimo per scaldare il latte durante i viaggi è lo scalda biberon, che in pochissimi minuti vi aiuta a preparare il biberon per i vostri bambini.
Per i bimbi in fase di svezzamento serve anche un seggiolone. E se esistono comodi seggioloni da viaggio che si attaccano direttamente al tavolo c’è una soluzione ancora più pratica, i seggiolini portatili in stoffa, in grado di trasformare qualsiasi sedia in un comodo e sicuro seggiolone.

Quale struttura scegliere per le vacanza? La scelta è ampia, sia che voi scegliate un albergo, B&B, un’appartamento, hotel o Villaggio turistico, la scelta migliore che possiate fare è che sia Family Friendly: cioè adatto al soggiorno di famiglie con bimbi piccoli. In questi casi, i genitori avranno tutto il necessario alla cura e al benessere del proprio bebè e, allo stesso tempo dedicarsi anche al proprio relax con il papà. Probabilmente un villaggio attrezzato all inclusive sarà abbastanza costoso ma il più idoneo alle vostre esigenze di neo mamma e di donna. In fondo se non ci si può rilassare in vacanza, beh, che vacanza è?

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