La febbre nel neonato: come intervenire se la temperatura sale, quali precauzioni prendere e come misurare la temperatura nel modo corretto
Quando siamo genitori per la prima volta, ciò che si teme di più è vedere nostro figlio che non sta bene. Ci angoscia solo l’idea di vederlo sofferente magari per un malanno stagionale o per un po’ di alterazione corporea. Ci facciamo prendere dal panico se nostro figlio, malaguratamente si ammala per un colpo di freddo o se ha la febbre. Iniziamo a porci mille domande: come intervenire se la temperatura sale? Quali precauzioni dovrò prendere per assicurargli una corretta guarigione? Oppure, cosa che più tormenta i neo genintori: come misurare la temperatura in modo corretto?
Niente panico, la soluzione esiste e, con il tempo, vi accorgerete anche voi che era tutto smeplicissimo ma, non ora, che per voi è la primissima volta e volete che vostro figlio stia bene subito, con le corrette cure. Allora, vediamo di fare chiarezza e togliere qualche dubbio sul mondo della febbre nel neonato. Tutto ciò che c’è da sapere è qui.
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Cosa fare quando un neonato ha la febbre
Dobbiamo da subito specificare che il sistema immunitario dei neonati è ancora immaturo e questo li espone alle malattie molto più facilmente di un adulto. Normalmente i neonati hanno una guarigione molto facile ma sapere cosa vi aspetta vi aiuterà a essere più fiduciosi a proposito delle eventuali misure da adottare. Quando un neonato sta male, di solito i primi segni sono evidenti ma, per esserne sicuri, visto che per voi neomamme e neopapà, è la prima volta, scopriamolo insieme cosa dovrete fare.
- Primi segni: di solito è molto evidente quando vostro figlio non sta bene. Spesso il primo segno è la febbre. Occorrerà quindi consolarlo tanto; alcuni bambini arrivano proprio alla disperazione e vogliono essere teneuti sempre in braccio.
- Temperatura corporea: la migliore strategia è toccarlo dietro la nuca invece che sulla fronte, per sentire se ha la febbre.
- Perdita di liquidi: i bambini piccoli si disidratano facilmente, soprattutto in presenza di vomito e diarrea. Controllate spesso i pannolini. Deve bagnarne almeno sei al giorno e scaricarsi almeno una volta.
- Inappetenza: se il bambino rifiuta il seno o il biberon per parecchie ore, consultate il vostro pediatra. Il latte materno di solito lo aiuta a debellare le infezioni. Inoltre lo manterrà idratato e reintegrerà le sostanze nutritive perse.
- Allattate spesso: quando sono ammalati, i bambini allattati al seno dovrebbero essere attaccati più spesso per evitare la disidratazione. Se la condizione permane, comunque siano allattati, potrebbe occorrere una soluzione reidratante.
- L’abbraccio consolatore: i bambini hanno molto bisogno di essere rassicurati quando sono malati. Ricevere conforto li aiuta a rilassarsi e calmarsi.
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Misurare la temperatura al neonato
Forse istintivamente sapete già quando vostro figlio ha la febbre: magari è irritabile o sonnolento, ha le guance rosse e ha la pancia, la schiena e il collo che scottano. Misurargli la temperatura confermerà, però, i vostri sospetti. Per misurare la temperatura corporea al vostro piccolo bimbo, esistono due tipi di termometro che sono, in entrambi i casi, ottimi a tale scopo:
- Il termometro digitale ascellare: Per ottenere una misurazione corretta va tenuto in posizione sotto l’ascella del bambino per il tempo indicato (di solito un paio di secondi). Potrebbe essere difficile da usare se il bambino si agita, ma con un po’ di pazienza che solo le mamme posseggono, riuscirete nell’intento.
- Il termometro digitale auricolare: questo tipo di termomentro invece, permette una lettura quasi istantanea della temperatura di vostro figlio ma, rispetto al classico termometro ascellare, questo è molto più costoso. Qualora abbiate intenzione comunque di comprarlo, leggete bene le istruzioni perché è importante posizionare correttamente il termometro nell’orecchio del neonato.
A seconda del tipo di termometro, la temperatura viene rilevata sotto l’ascella, nell’orecchio, sulla fronte. Ma quale metodo dà risultati più precisi?
I Termometri auricolari sono più precisi, purché posizionati correttamente nell’orecchio. Se vostro figlio è stato fuori, al freddo, o con la testa appoggiata su un cuscino, aspettate almeno 10-15 minuti prima della misurazione.
Mentre, i Termometri a sonda è quel tipo di termometro che prende la misurazione in bocca. Sicuramente il metodo ascellare non è il più affidabile ma, sicuramente risulterà più adatto e idoneo per un neonato o un bambino piccolo che potrebbe mordere un termometro a sonda messo in bocca.
Le strisce per la fronte misurano la temperatura della pelle, più che quella corporea, per cui non sono particolarmente precise. Però sono comode, specialmente se il bambino non vuole stare fermo. Tenete, in questo caso, la striscia sulla fronte per un paio di minuti.
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I sintomi della febbre nel neonato: quando chiamare il pediatra
Non tutti i bambini che non stanno bene hanno la febbre, quindi è meglio cercare altri indizi del suo malessere. Chiamate il vostro pediatra se vostro figlio ha qualcuno dei seguenti sintomi o più di uno:
- Pianto debole o eccessivo
- mancanza di interesse per il cibo
- non sorride come al solito
- dorme insolitamente più a lungo
- Irritabilità
- si bagna meno del solito
- un’insolita eruzione cutanea di colore violacea o scarlatta che non svanisce quando si preme sulla pelle con un bicchiere.
- vomito e diarrea: le cause più comuni di disidratazione, che nei bambini piccoli è pericolosa.
- Valutate se ha gli occhi infossati e/o è pallido
- Non evacua le feci per l’intera giornata
- ha la fontanella depressa
- Una temperatura che supera i 38°C e il bambino ha meno di tre mesi di vita oppure 39°C e il bambino ha un’età fra i tre e sei mesi di vita.
- Rigidità del collo
- Respirazione eccessivamente rapida
- Rifiuta di bere
- anormale sonnolenza
- Convulsioni (perdita di coscienza)
- E’ inconsolabile
In qualsiasi caso, comunque la regolazione terminca non è ancora ben sviluppata nei neonati e la loro temperatura può alzarsi o abbassarsi rapidamente. Fidatevi del vostro istinto materno e chiamate il medico per qualsiasi dubbio.
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Come gestire la febbre del bambino
In genere i bambini sviluppano la febbre per combattere un’infezione; altre cause di innalzamento della temperatura sono l’abbigliamento eccessivo, in questo caso si tende a coprire il neonato o il bambino affetto di febbre con strati di coperte e pigiami pesanti. Non esiste al mondo cosa più sbagliata! Il neonato ed il bambino piccolo, quando presenta un innalzamento dell temperatura e quindi stati febbrili, va tenuto semi vestito o comunque con vestiti leggeri traspiranti e, possibilmente a piedi nudi o, al massimo con un paio di calzini di cottone leggero. Stesso discorso vale per la temperatura della stanza dove il neonato dorme o, comunque passa la maggior parte del tempo. Quest’ultima deve essere spesso arieggiata con una temperatura che oscilla tra i 17°C e i 21°C.
Una delle cose che dovete fare per gestire la febbre del vostro bambino è dargli costantemente liquidi da ingerire, tipo acqua. Un bambino con la febbre ha bisogno di liquidi per reintegrare quelli che perde per la malattia. Offritegli quindi, acqua più che potete. Non preoccupatevi se quando non sta bene mangia di meno: è molto più importante l’idratazione.
Come dare la medicina al bambino
a volte è necessario somministrare un farmaco al bambino, per ridurre la febbre o trattare un’infezione batterica. Normalmente i bambini non prendono volentieri le medicine, ma imparerete presto a dargliele in modo efficace. Seguite le istruzioni e, se si tratta di antibiotici, assicuratevi che finisca il ciclo completo. Per dare la medicina a voltro figlio esistono fondamentalmente due metodi:
- L’uso della siringa: è il modo più semplice per somministrare una medicina a un neonato o bambino piccolo. Misurate la dose consigliata dal vostro pediatra, inserite la siringa nella bocca e iniettate lentamente il contenuto verso la guancia, non verso la gola, perché potreste farlo strozzare.
- Cucchiaino dosatore: può essere usato per somministrare i medicinali se il bambino collabora. Provate a offrirglielo prima di un pasto. Versategli in bocca la medicina poco per volta, in modo che la prenda goccia a goccia. Accarezzatelo e rassicuratelo.
- Miscelato in un liquido: uno dei metodi più usati è quello di miscelare la medicina, sciroppo, antibiotico con il latte. Questo ovviamente si può fare se il neonato non è allattato in modo esclusivo al seno. Come fare? mettete la dose della medicina nel biberon e aggiungete un dito appena di latte, miscelate e datelo a vostro figlio. Neanche se ne accorgerà e voi, avrete risolto il problema.
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Le regole per somministrare le medicine in sicurezza
Per dare le medicine a vostro figlio, seguite scrupolosamente queste semplici regole:
- Scuotete il flacone prima di versare la dose
- Prendete nota di eventuali effetti collaterali manifestati da vostro figlio e comunicateli al pediatra
- Non dategli mai farmaci non adatti alla sua età o prescritti ad altri bambini
- Non somministrate aspirina ai neonati (o ai bambini sotto i 16 anni di età), perché può provocare una grave malattia nota come sindrome di Reye.
- In caso di errore di dosaggio, chiedete istruzioni al medico o farmacista.
- Non somministrate mai dosi superiori a quelle consigliate dal foglietto illustrativo. Se il dosaggio deve essere calcolato in base al peso, verificate il vostro conteggio con un’altra persona.
- Tenete d’occhio l’orologio e non somministrate il farmaco più spesso di quanto prescritto, o consigliato nel caso di un prodotto da banco.
Il pediatra o il farmacista vi indicheranno i medicinali e le dosi consigliate per vostro figlio, in base all’età, peso e allo stato generale di salute. Non date per scontato che le medicine naturali o alternative (omeopatiche) siano innocue: chiedete sempre il parere del medico prima di utilizzarle.