Terrible two: come affrontare la fase delicata dei due anni

Gli inglesi la chiamano ‘Terrible Two’, la fase oppositiva dei due anni, periodo in cui il bambino comincia ad affermare se stesso perché si percepisce un individuo separato dai genitori.

Terribible Two: come affrontare la fase dei due anni

La fase dei due anni, rappresenta per la vita di un bambino una tappa fondamentale di crescita che segna però anche un periodo davvero particolare per genitori e figli, l’inizio di un confronto diretto senza esclusione di colpi, in cui i bambini da cuccioli teneri si trasformano in veri e propri oppositori che si percepiscono come individui distaccati, soprattutto dalla figura materna, e in grado di imporre la loro volontà.

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Alla soglia dei due anni, i genitori si ritroveranno ad affrontare un repentino cambio di rotta nel carattere dei figli che improvvisamente regaleranno urla, pianti e reazioni oppositive molto importanti. Sarà una fase, e come ogni fase, sarà destinata ad essere completata e superata.

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Come affrontare la particolare fase dei due anni

come affrontare la terribile fase dei due anni

Il bambino raggiunti i due anni di età comincerà a sperimentare se stesso come individuo e di conseguenza ad affermare la sua indipendenza nei confronti della figura genitoriale, soprattutto quella materna con cui lo lega una forte dipendenza fisica ed emotiva. Lo farà in modo confuso, aggressivo, oppositivo e plateale, dando vita a inconsolabili pianti e prese di posizione importanti, farà una piccola rivoluzione a cui i genitori a volte sembreranno soccombere per disperazione.

Ma la fase dei ‘Terrible Two’ può e deve essere affrontata con consapevolezza e con la certezza che una volta passata, regalerà un bimbo più maturo. I due anni sono il periodo dei ‘no’ detti con collera, degli ‘io’ affermati con veemenza. Tutto questo, non è altro che un modo per il bambino di sperimentare se stesso come individuo in grado di formulare pensieri propri. Tutta questa particolare fase evolutiva è caratterizzata in verità da molte paure ed insicurezze a cui il bimbo si trova a dover far fronte e imparerà a gestire emozioni forti come la rabbia e la frustrazione.

I genitori quindi non dovranno subire questo periodo come una sfida continua da parte del bambino, ma piuttosto come un tentativo di crescita da parte dei figli che avranno ancor più bisogno della guida di mamma e papà. I bambini avranno bisogno di sfogare le proprie energie a livello motorio e per questo sarà bene portarli nella natura all’aria aperta evitando luoghi chiusi e affollati in cui si sentano repressi ed in cui avrebbero troppi stimoli.

Dopo aver giocato e sperimentato si dovrebbe offrire loro la possibilità di rilassarsi e decomprimere in cui si potranno calmare attraverso una routine fatta di gesti, abitudini e anche regole da seguire. Accogliere e rassicurare i bimbi in questa particolare fase di crescità sarà la regola principale per superarla con amore.

(Fonte: uppa.it)

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