Gravidanza, ventottesima settimana d’attesa: sintomi e crescita

28 settimana gravidanza

Gravidanza, ventottesima settimana d’attesa: quali sono i sintomi più comuni e come cresce il bambino. Consigli e rimedi per affrontare il terzo trimestre

La vostra gravidanza è giunta alla ventottesima settimana. Il terzo ed ultimo trimestre è appena iniziato e sono passati ben 196 giorni – 7 mesi – da quando avete scoperto che presto sareste diventate mamme. Ora, quel traguardo è quasi giunto e voi vi sentite emozionate come non mai. Per ciò che riguarda i sintomi legati a questa nuova settimana, sono di gran lunga più sopportabili di quelli che avete passato all’inizio della gravidanza, quando nausee mattutine, capogiri, vertigini e vomito erano presenti tutto il giorno. Ora, quei brutti fastidi sono passati e non torneranno più, anche se è possibile che possiate accusare qualche capogiro, di volta in volta, oppure una stanchezza generale. Ma questo è normale e, ricordiamo sempre, che ogni gravidanza è a se, così come i sintomi percepiti. Dunque non vi preoccupate se non doveste accusare qualche sintomo che andremo ad analizzare, oppure, se ne avete di altri che non compaiono nella lista. In caso, comunque, di sintomi persistenti e anomali, contattate il vostro ginecologo o medico di fiducia. Ma vediamo quali, nello specifico, i sintomi comuni nella ventottesima settimana di gestazione.

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I sintomi comuni nella ventottesima settimana di gravidanza

Con l’entrata nella ventottesima settimana d’attesa,  alcune di voi future mamme, avranno già sperimentato alcuni di questi sintomi; mentre per altre, i disturbi nati in questa settimana saranno nuove. In entrambi i casi, proviamo a capire come rimediare ad essi con alcuni consigli.

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  • Stanchezza e fiato corto: in questa settimana il fiato diventa corto e ti senti più debole del solito. E’ normale perché il bambino brucia le sue calorie e richiede energie dal tuo organismo.  In tal caso cerca di scegliere alimenti adatti al tuo stato e segui con cura una dieta leggera ma nutriente.
  • smagliature, specialmente su pancia, fianchi e cosce: le smagliature sono una controindicazione della gravidanza che, se non curata nel giusto tempo, può non andare più via e rimanere indelebile. Con l’aumento del pancione e i chili in più, la pelle del corpo tenderà ad allargarsi e a stendersi nelle zone interessate quali: pancia, fianchi, glutei, gambe e seno. Questo stiramento dell’epidermide è, ovviamente normale, ed è importantissimo che la pelle sia tenuta costantemente idratata con una crema o un olio specifico sia la mattina che la sera. Quindi prendi l’abitudine di massaggiarti le parti interessate con un olio alle mandorle dolci o una crema antismagliature, in tal caso preverrai il formarsi delle smagliature rendendo la pelle elastica e pronta ai cambiamenti futuri. Dovrai continuare ad usare la crema anche dopo il parto, per l’effetto opposto. Infatti le smagliature, come si sa bene, possono nascere per un peso eccessivo e veloce o, al contrario, per un calo di peso altrettanto rapido (come avviene dopo il parto). Ricorda anche di praticare esercizio fisico regolarmente e mantenere il tuo corpo idratato, bere molta acqua è la prima “medicina” contro le smagliature. La pancia dopo il parto, un fardello di cui ci possiamo sbarazzare del tutto (o quasi)!
  • Rigidità addominale e contrazioni di Braxton Hicks: probabilmente avrai già sperimentato questo sintomo da qualche settimana, ma se non fosse così e solo ora, con l’inizio della venticinquesima settimana, accuserai questi dolori, sappi che rientrano nella normale routine gestazionale. Vediamo come si presentano le “false contrazioni”: sono degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto trimestre ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale. Durante queste contrazioni, fai dei lunghi respiri e distenditi appena puoi, passeranno in un attimo.
  • Bruciore allo stomaco e difficoltà a digerire: la difficoltà a digerire è sintomo molto comune in gravidanza. Bruciori gastrici, mal di stomaco e acidità sono dipesi dallo spostamento dei tuoi organi interni con l’avanzare del peso del tuo bambino. Gli organi fanno spazio al tuo piccolo bebè e ciò comporta una maggiore difficoltà nel tratto gastrointestinale, procurandoti anche – ma non sempre – maggiore difficoltà nella regolarità intestinale. Assumi cibi e bevande leggere, segui una dieta bilanciata che privilegi verdura e frutta, non dimenticando le fibre (utilissime per chi soffre di stipsi/stitichezza).
  • Mal di schiena: come abbiamo già accennato, alcuni dei sintomi potresti già averli accusati da un po’ di tempo. il mal di schiena, per esempio è tra questi. È probabile che la parte bassa della schiena ti possa far male particolarmente, questo perché con l’avanzare del pancione, la tua postura subisce gradualmente delle modifiche “sbagliate” procurandoti, per l’appunto, dolore. Il tuo centro di gravità si è spostato e ciò influisce sulla tua povera schiena. Il consiglio è di riposarti appena puoi, facendo in modo di tenere sempre le gambe un po’ rialzate, con un cuscino sotto, e quando sei sdraiata cerca di stenderti su di un lato, così facendo non farai pressione sulla colonna vertebrale. Un altro rimedio che puoi anche  provare a fare è qualche esercizio per alleviare il mal di schiena. Ad esempio, un esercizio semplice contro la lombalgia consiste nel mettersi a gattoni e incurvare la schiena verso l’alto espirando. Poi contraendo i muscoli addominali e i glutei si porta il bacino in avanti. Quindi si torna alla posizione di partenza inspirando e rilassando i muscoli. Ripetere 10 volte.
  • Naso congestionato: per effetto degli alti livelli di ormoni della gravidanza, che aumentano il flusso sanguigno alle mucose nasali, causandone il rigonfiamento, potresti risentire per l’appunto, di naso congestionato.

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  • Gambe pesanti: le gambe sembreranno più pesanti perché il flusso di sangue al cuore è più difficoltoso. Ottimo rimedio è fare getti di acqua fredda sulle caviglie e dormire con un cuscino sotto le caviglie.
  • Sudorazione e vampate di calore: In questo settimo mese, suderai molto più del normale. Bevi molto, per migliorare il drenaggio e alleviare, così, anche il gonfiore alle gambe, oltre che per scongiurare la disidratazione. Un consiglio è vestirti a strati in modo che potrai spogliarti gradualmente, se dovessi avvertire caldo improvvisamente. Indossa sempre indumenti comodi, in tessuto traspirante e in cotone.

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Come cresce il bambino nella ventottesima settimana di gravidanza

sviluppo del feto
28 settimana di gravidanza, sviluppo del feto (Istock Photos)

Con l’inizio del terzo trimestre, lo sviluppo del bambino è ora nella sua fase finale.

A questo stadio dello sviluppo il bambino è, infatti,  considerato legalmente vitale e potrebbe essersi già messo in posizione giusta, a testa in giù. I bambini che nascono prematuramente alla ventottesima settimana, hanno il 90% di probabilità di sopravvivere senza grossi difetti neurologici o fisici.

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Per ciò che riguarda il suo sviluppo celebrale, l’aumento del suo tessuto cerebrale nel corso di questa settimana, determina un maggior livello di attività del feto. Quando il bambino sta dormendo, le onde cerebrali fetali iniziano a mostrare dei cicli di sonno che sono ora ben distinguibili. Si può anche individuare la fase di rapido movimento dell’occhio (REM): ciò sta ad indicare che il bambino potrebbe già aver iniziato a sognare.

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Alla ventottesima settimana il peso del tuo bambino è in media 900 grammi ed è lungo circa 38 cm. In questa fase della gravidanza  i suoi polmoni stanno per completare il loro sviluppo e i movimenti respiratori sono ben coordinati ed è proprio nel corso di questa settimana, che i suoi bronchi (in maturazione) iniziano a dividersi in rami più piccoli.

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Questa è anche la settimana in cui si pigmentano le sue iridi: però il loro colore non è ancora permanente e potrebbe cambiare fino al primo anno di età. I suoi strati di grasso sono ancora in via di sviluppo, e danno al feto un aspetto opaco e grassottello. In questa settimana, iniziano ad apparire anche le unghie. Mentre un cambiamento è dovuto, ora, alla scomparsa della peluria che ricopriva per intero il bambino.  Anche i primi abbozzi dei denti da latte si sono già formati e, durante il periodo fetale inizieranno a formarsi anche i denti permanenti. I denti del giudizio, invece, si formeranno solo nel terzo anno di vita. Ricordiamo che stiamo parlando della formazione dei denti, non della loro comparsa. Per quelli, bisognerà attendere  tra il 4° mese ed il 33° mese d’età.

La maggioranza dei bambini, si muovono nel pancione, nel giro di mezz’ora almeno 30 volte, quindi fai attenzione ai suoi movimenti e prendi nota su un diario apposito, dei movimenti che effettua il tuo bebè durante la giornata. Questo ti permetterà di capire eventuali anomalie nel suo ritmo sonno-veglia.

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Come cambia il corpo della donna nella ventottesima settimana di gravidanza

Con questa ventottesima settimana di gravidanza, il tuo peso sarà aumentato di circa 9 chili totali e  le prossime settimane saranno più faticose: metterai su più peso e il bambino completerà il suo sviluppo, dunque,  cerca di riposare più che puoi. L’aumento di peso ideale per il terzo trimestre è di circa 2,5 chilogrammi. In questa settimana il colostro potrebbe cominciare ad uscire dai capezzoli. In questo periodo, ma in realtà già da qualche settimana, vuoi per effetto della relaxina che allenta le tue articolazioni, vuoi a causa del pancione che sta spostando il tuo baricentro, potresti lasciar cadere le cose, potresti sbattere contro i mobili e potresti inciampare molto spesso. Stai attenta a dove metti i piedi e, soprattutto, usa scarpe comode, basse e senza tacchi.

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Da ora in poi le visite ginecologiche aumenteranno di frequenza.

Gli esami da fare nella ventottesima settimana di gravidanza

Gravidanza, 28 settimana
Gravidanza, 28 settimana: sintomi (iStock Photos)

Per ciò che riguarda gli esami da sostenere in questa ventottesima settimana di gestazione,  il tuo ginecologo potrebbe prescriverti un esame del sangue, per valutare i tuoi livelli di emoglobina e per individuare eventuali anemie. Come ad ogni visita prenatale del resto, ti verrà misurata anche la pressione. Se non l’avevi già fatto, per accertare l’eventuale presenza di un  diabete gestazionale , potresti dover fare il test della tolleranza al glucosio. Alle donne Rh negative, viene fatta un’iniezione di Rhogam per prevenire la sensibilizzazione della madre al fattore Rhesus. Già in questa fase potresti optare anche per un’ecografia 3D mentre  un’ecografia 2D fatta durante questa settimana, mostrerà il tuo bambino che è piuttosto attivo, muovendo molto le sue braccia e le sue gambe, giocando con il cordone ombelicale oppure succhiandosi il pollice.

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La gioia di poter stringere finalmente il bebé tra le tue braccia ti fa sentire più viva. Allo stesso tempo è normale che tu abbia anche delle paure legate al futuro, a come sarà il parto, a come starà il tuo bambino o, se ti sentirai all’altezza di tutto. Questi pensieri sono del tutto normali, d’altronde stai cambiando la tua vita per sempre e i cambiamenti fanno sempre un po’ di paura. Parlarne con il partner ti farà stare meglio, e se magari hai bisogno di una mano in più, l’ideale è parlarne con un professionista che ti potrà tranquillizzare e seguire per l’intero percorso.

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Ricorda che questo è il momento adatto per iscriversi ad un corso pre-parto, specie se sei alla tua prima gravidanza. Normalmente i corsi pre-parto iniziano intorno alla 32° settimana di gravidanza e durano circa un mese. Una cosa molto utile di questi corsi pre-parto – sia a livello pratico che a livello psicologico –  è che tra le altre cose spesso prevedono anche una vista alla sala parto/travaglio.

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E’ anche il momento adatto per iniziare a fare un po’ di shopping per il corredino del tuo bebè. Ma non solo, fai una lista delle cose che ti serviranno quando andrai in ospedale per il parto ed inizia a preparare il borsone per il gran giorno. Nell’attesa del giorno più bello della tua vita, ricorda di fare anche delle lunghe passeggiate all’aria aperta (almeno 30 minuti al giorno), oppure un corso di yoga prenatale o nuoto per gestanti. Mantenerti in attività, ti aiuterà non solo psicologicamente ma soprattutto fisicamente a sentirti meglio. Prendi l’abitudine di portare con te sempre una bottiglia di acqua naturale da mezzo litro e ricorda di bere tanto, solo così rimarrai idratata e farai del bene a te e al tuo bambino.

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