Asparagi | Ecco perché la pipì puzza dopo averli mangiati

Quando consumiamo gli asparagi molti di noi avranno notato uno strano odore nell’urina. Scopriamo quali sono i motivi per cui la pipì puzza dopo averli mangiati.

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Asparagi (Adobe Stock)

Sarà capitato a molti in questo periodo di consumare gli asparagi. Tale ortaggio, infatti, ha una stagionalità che va da marzo a giugno e si presta a molte ricette primaverili.

Utilizzati sia come un contorno ma anche come ottimo condimento per la pasta, gli asparagi sono ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo.

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L’unica pecca, però, se così la vogliamo chiamare è che quando li consumiamo la nostra urina assume un odore forte. Ma quali sono i motivi per cui la pipì puzza dopo aver mangiato gli asparagi? Scopriamolo qui di seguito.

Ecco i motivi per cui la pipì puzza dopo aver mangiato gli asparagi

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(Adobe Stock)

Gli asparagi sono piante erbacee perenni appartenenti alla stessa famiglia di aglio e cipolla, le Liliaceae. Di varietà, tra quelli coltivati e selvatici, ne esistono diverse.

Questi ortaggi hanno poche calorie ma una serie di proprietà benefiche. Ad esempio sono ricchi di fibre e vitamine, specie la E, la A e la C. Contengono acido folico, ottimo in gravidanza, ma anche molti sali minerali come fosforo, calcio e cromo che migliora la produzione di insulina, abbassando i livelli di glucosio nel sangue.

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Insomma un vero toccasana da includere, se piace, nella propria dieta. Ma allora quali sono i motivi per cui quando li consumiamo le nostre urine tendono ad assumere entro un’ora dall’assunzione un odore forte, quasi sgradevole?

Partendo dal presupposto che ancora la scienza sta studiando le motivazioni specifiche di tale fenomeno ci diverse teorie.

Alcuni studi ritengono che la causa dipenda da composti solforati, ovvero a base di zolfo, trovati analizzando campioni di urina prelevati da persone che avevano mangiato asparagi. In realtà però questi composti non si trovano negli asparagi ma solo nelle urine. Ecco perché quest’odore potrebbe ricercarsi in qualche processo metabolico non ancora identificato.

Dall’altro lato gli asparagi contengono anche asparagine e acido aspartico, che sono stati rintracciati anche nelle urine, ma entrambi non contengono zolfo.

Uno studio più recente, inoltre, punterebbe il dito sul metilmercaptano, presente nella pipì di chi ha mangiato asparagi, ma in concentrazioni troppo basse per giustificare il forte odore.

Infine, secondo gli studi condotti all’Harvard TH Chan School of Publich Health da Sarah Markt e Lorelei Mucci, sembra che si tratti di una questione di geni. A quanto pare, infatti, non tutti sembra che avvertano lo sgradevole odore sulfureo.

I ricercatori sono partiti dal concetto che non tutti avvertono un odore pungente delle urine una volta aver mangiato gli asparagi.

Da qui hanno iniziato perciò a studiare un gruppo di geni coinvolti nel senso dell’olfatto, individuando centinaia di varianti nella sequenza del Dna che sono collegate all’abilità di riconoscere l’odore, secondo quanto scrive l’Huffington Post.

A questo punto quindi non è l’odore dell’asparago quello che si sente bensì quello di una sostanza che viene prodotta durante i processi metabolici e cioè la metabolite. E non tutti riescono a riconoscere quest’odore.

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A detta degli esperti comunque c’è bisogno di ulteriori ricerche per capire perché alcune persone presentano questa variante genetica.

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Asparagi (Adobe Stock)

Anche se le urine assumono un cattivo odore, questo non significa che gli asparagi facciano male, anzi al contrario sono un alimento ricco di sostanze depurative e diuretiche molto utili al nostro organismo.

(fonte: Huffington Post)

 

 

 

 

 

 

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