Coronavirus | Come sanificare e riutilizzare una mascherina

Con la diffusione repentina del Coronavirus trovare mascherine è sempre più difficile. Vogliamo offrirvi uno spunto per sanificarle così da poter essere riutilizzate ma solo esclusivamente in caso di emergenza. Ribadendo il concetto che non esiste alcuna scientificità sul procedimento essendo la mascherina nata per essere monouso. 

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Foto di Khawaja Masud da Pixabay

Se tutto andrà come deve andare e il numero dei contagi da Coronavirus arriverà a una cifra pari quasi allo zero, dal 4 maggio, si dovrebbe entrare nella tanto attesa fase 2. Non appena l’Italia entrerà in questa fase sarà obbligatorio per tutti, bambini dai due anni in su compresi, l’uso della mascherina per evitare i contagi.

La situazione di emergenza ha però portato a una carenza di mascherine, spesso difficili da reperire in farmacia o più in generale in commercio. Nella migliore delle ipotesi si trovano ma a prezzi stellari.

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Parliamo in questo caso di mascherine chirurgiche che sono quelle raccomandate alla popolazione comune. Le mascherine Ffp1, Ffp2, Ffp3 con e senza valvola sono riservate ad altre categorie della popolazione.

Come sanificare e riutilizzare una mascherina chirurgica in caso di emergenza

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Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Ribadendo il concetto che la mascherina è nata per essere monouso e che andrebbe smaltita con estrema attenzione subito dopo il suo utilizzo vediamo, solo in caso di necessità, come può essere sanificata per essere riutilizzata.

A fornirci tali istruzioni lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare dell’Agenzia Industrie Difesa che ha divulgato un metodo (ad uso interno si legge nel sito ufficiale) non ancora approvato per la disinfezione delle mascherine in casa.

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Il procedimento può essere svolto al massimo tre volte controllando che la mascherina non sia deteriorata, altrimenti va buttata.

Questo procedimento è da evitare per chi opera in situazioni con alto livello di contagio e  che si trova a contatto con persone malate in quanto, come già specificato, non ci sono dati ancora disponibili per convalidarne l’efficacia.

Materiali. Per la sanificazione occorre una soluzione idroalcolica (alcol al 70 per cento) in uno spruzzatore.

Procedimento. Per eseguire la sanificazione, lavarsi bene le mani, togliere la mascherina usando gli elastici ricordando che la parte esterna della mascherina potrebbe essere contaminata dal virus, quindi facendo particolare attenzione. Lavarsi ancora una volta le mani. Ora indossare un paio di guanti monouso o disinfettare le mani con igienizzante idroalcolico.

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Mettere la mascherina su una superficie lavata con acqua e sapone o disinfettante idoneo con la parte esterna rivolta verso l’alto, spruzzare uniformemente la mascherina con alcool al 70 per cento su tutta la superficie, compresi gli elastici, senza eccedere nella bagnatura.

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Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Girare la mascherina e ripetere l’operazione. Lasciar agire fino alla completa evaporazione in un luogo protetto, per almeno 30 minuti. Una volta sanificata la mascherina, evitare di contaminarla.

Se emana ancora un forte odore di alcool, lasciarla asciugare ulteriormente su una superficie pulita e sanificata, altrimenti riporla in una busta di plastica fino al nuovo uso.

(fonte: http://www.orobiesoccorso.com/wp-content/uploads/2020/03/Sanitizzazione-Mascherine.pdf)

di Cristina Biondi

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