Coronavirus | Mascherine a 60 euro l’una: farmacia risponde su Facebook

Compra in una farmacia del centro di Milano due mascherine a 60 euro l’una e su Facebook pubblica lo scontrino ma la farmacia risponde: “le abbiamo pagate care anche noi”

vendita mascherine
Photo by BEN STANSALL/AFP via Getty Images

Come tutti i momenti difficili anche questa crisi da Coronavirus ha i suoi approfittatori, gente che cerca di sfruttare le debolezze altrui, la paura e i dubbi per lucrare più del dovuto.

Ce ne sono naturalmente di clamorosi e estremamente deplorevoli, come coloro che hanno provato a ingannare gli anziani proponendo fantomatici tamponi a domicilio (motivo per cui a Piacenza è stata escogitata una parola d’ordine per la consegna della spesa), e altri più sottili ma che non mancano di far quantomeno riflettere.

Oggi parliamo di un caso crescenza dubbio da da pensare, quello di una farmacia del centro di Milano in cui le mascherine chirurgiche sono state vendute a 60 euro l’una.

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Coronavirus Milano: Mascherine a 60 euro

scontrino mascherine

E’ stato un cliente della farmacia stessa a pubblicare su Facebook la foto dell’esorbitante scontrino, un tagliando in cui due mascherine modello Fpp3 sono state pagate ben 120 euro, 60 euro ciascuna appunto.

Non è naturalmente dovuto passare troppo tempo affinché sulla pagina Facebook della farmacia in questione comparissero molteplici commenti di protesta e indignazione.

I diretti interessati hanno a loro volta provveduto a rispondere:

“Erano care perché le abbiamo pagate care anche noi, comprandole da un’azienda italiana [..]. Non ne abbiamo più, le abbiamo finite due giorni fa e non sappiamo se ne arriveranno altre”

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Il problema in effetti, in questo come in molti altri casi, sembra esser a monte: i produttori stessi stanno proponendo prezzi esorbitanti e i rivenditori così vengono legittimati nell’agire di conseguenza.

A intervenire sulla questione, sempre via Facebook, è poi una farmacia che si trova in zona Conciliazione:

“Siamo tutti nella stessa frustrazione tra le paure e i sacrifici, anche quelli economici che questa situazione di emergenza comporta e il rischio è che nei prossimi giorni possa peggiorare. Mascherine, gel e tanti altri prodotti di prima necessità assoluta in tempi di pandemia, sono infatti introvabili anche per noi operatori del settore che ne abbiamo bisogno proprio perché siamo la prima interfaccia di chi sta male, 7 su 7 H24. Eppure anche noi siamo mamme con bambini e abbiamo anziani a casa e vorremmo proteggerci come tutti. I nostri farmacisti sono stremati e fanno turni folli. Per questo pur di non lasciare senza mascherine i cittadini, quando le abbiamo trovate le abbiamo acquistate al volo convinti che in questo momento, per tutti la cosa più importante è salvarsi”

Come fermare questo circolo vizioso? Da una parte dei professionisti che sono però in primis persone e vanno dunque doppiamente tutelati, dall’altra consumatori costretti a prezzi oramai fuori controllo, nel mezzo un buon senso che sembra oramai dimenticato.

coronavirus contagio
Foto da Pixabay

Ancora una volta dunque il Coronavirus sembra prenderci alle strette tra diversi fuochi e, per uscirne, serve il buon senso comune: uscite solo se occorre, acquistate solo se realmente occorre, supportate chi cerca di lavorare per voi.

Insieme #andràtiuttobene!

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