Principe Harry | Perché rinuncia al cognome Mountbatten – Windsor?

Il Principe Harry ha rinunciato anche al cognome della casa reale d’Inghilterra. La scelta è stata resa pubblica durante la firma di alcuni documenti e sembra essere l’ultimo smacco nei confronti della Regina.

Principe Harry cognome
Principe Harry (Fonte: Instagram)

Secondo la tradizione, una famiglia reale non possiede un cognome vero e proprio. I suoi membri vengono chiamati soltanto con il nome di battesimo e, al limite, con uno dei loro molti titoli nobiliari.

In alcuni contesti però è assolutamente fuori luogo utilizzare i propri titoli nobiliari. Per fare un esempio, quando i rampolli della famiglia reale inglese vanno all’università utilizzano il cognome Windsor – Mountbatten o soltanto Windsor, mentre nell’esercito Harry era conosciuto con il nome di “Cadet Wales” o “Capitain Wales”, in riferimento all’essere figlio del Principe di Galles.

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Il Principe Filippo si è battuto moltissimo affinché il suo cognome, quello della famiglia Mountbatten, venisse compreso all’interno del cognome della famiglia reale inglese, quindi si tratta di una vera e propria conquista da parte di un ramo della famiglia di William e Harry.

Pare però che, con l’allontanamento dalla famiglia reale, Harry abbia deciso di rinunciare a ben più che ai suoi diritti e ai suoi doveri di senior member della royal family: secondo le indiscrezioni trapelate recentemente dagli States, avrebbe rinunciato addirittura all’eredità più “borghese” della famiglia reale: il cognome.

Perché lo avrebbe fatto? Ma soprattutto, lo ha fatto davvero?

Il Principe Harry rinuncia al cognome (e non solo)

Harry e Meghan
Harry e Meghan (Fonte: Instagram)

Durante i suoi ultimi impegni ufficiali, in occasione del Commonwealth Day, Harry ha indossato la sua uniforme di Capitano Generale della Royal Marines per l’ultima volta.

Secondo quanto hanno riferito le solite voci di palazzo, rinunciare all’uniforme è stata una delle prove più difficili che Harry ha dovuto affrontare, dal punto di vista emotivo, per lasciarsi alle spalle la vita da reale e cominciare una vita completamente nuova insieme a sua moglie.

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Nelle giornate precedente al Commonwealth Day, Harry era intervenuto a un evento in Scozia anticipando di diversi giorni la completa rinuncia ai titoli. 

Il video in cui la speaker lo annuncia con il solo nome di Harry, ha fatto il giro del mondo. Probabilmente quella decisione fu dettata dalla prudenza, dal momento che all’epoca i rappresentanti legali di Harry e Meghan stavano trattando con quelli della famiglia reale per stabilire i dettagli della fuoriuscita dei Sussex dalla royal family: Harry forse ha semplicemente voluto evitare gaffes.

Una volta tornato in America e dopo essersi trasferito dal Canada alla California, Harry ha dovuto affrontare tutta un’altra serie di contrattempi in merito al lancio della fondazione Archewell, il cui sito internet è stato “abbattuto” dagli hacker pochissimo dopo la sua apertura ufficiale.

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Oltre alla fondazione, che sta muovendo i primi passi con difficoltà, Harry sta continuando a fornire il proprio sostegno a diverse iniziative legate al tema della tutela ambientale e delle attività economiche sostenibili. 

L’ultima firma apposta dal Duca è stata su un documento per Travelyst, un progetto che si focalizza sulla creazione di un nuovo modo di fare turismo eco friendly.

La firma di Harry recita: “Prince Henry Charles Albert David, Duke of Sussex”.

Pare quindi che Harry abbia recuperato tutti i titoli di cui recentemente stava facendo a meno, o almeno quelli che non gli potranno mai essere sottratti: quello di Principe d’Inghilterra e Duca di Sussex.

Non comparirà più, in alcun documento, il titolo di His Royal Highness, cioè Sua Altezza Reale: quello è riservato soltanto a coloro che appartengono alla “cerchia ristretta” dei parenti della Regina.

Quello che molti si sono chiesti è se Harry abbia effettivamente rinunciato al cognome della propria dinastia o se, semplicemente, non era previsto che lo usasse.

In realtà il cognome Mountbatten – Windsor viene utilizzato dai membri della famiglia reale britannica soltanto in sede legale, quando è strettamente necessario che un cittadino firmi con nome e cognome.

Per fare un esempio, sull’atto di matrimonio di William e Kate il Principe William compare come William Mountbatten – Windsor. Prima di lui avevano fatto lo stesso la Principessa Anna e il Principe Andrea, fratelli minori di Carlo.

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In tutte le altre occasioni, i discendenti della Regina non hanno bisogno di utilizzare il cognome della casata, che è soltanto un “ripiego” per situazioni particolari. Non trovandosi a firmare un documento legale, Harry si è semplicemente attenuto alla consuetudine e ha firmato indicando se stesso con tutti i propri nomi e i suoi titoli nobiliari: sarà sempre un suo diritto.

 

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Del resto, una firma così lunga e prestigiosa serve a dare dignità e rilievo alle nuove attività che il principe sta avviando insieme a sua moglie la quale, secondo i malpensanti, non vedrebbe l’ora di sbandierare ai quattro venti anche in America la nobiltà di suo marito.

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