Come difendersi dagli spoiler indesiderati? Il galateo anti-spoiler

Serie Tv ma anche Cinema e Libri: la questione è sempre la stessa: Come difendersi dagli spoiler indesiderati? Segui i consigli e scopri il galateo anti-spoiler

Come difendersi dagli spoiler (Istock)

Che si parli di un film che vorresti vedere al cinema oppure il seguito di una Serie televisiva che stai aspettando con ansia o, ancora, di quel libro dove sei arrivata quasi alla fine, insomma quando sei tranquilla e stai aspettando tutto ciò ecco, che per magia, ti ritrovi in mezzo ad una discussione e c’è sempre, quel tale che spoilera proprio quello che le tue orecchie non vogliono sentire: il finale di quel libro, il continuo di quella stagione televisiva che stai aspettando o chi è l’assassino nel film che, proprio domani volevi andare a vedere al cinema. Ormai lo sai e vorresti tanto non averlo saputo, perché non c’è più la suspance che ti aspetta. Come fare per evitarlo? Tapparsi le orecchie appare alquanto difficile in una situazione del genere e neanche zittire “l’altro” sembra la mossa giusta da fare. Quindi? Come fare per difendersi dagli spoiler nell’era di Twitter, di Facebook, di Instagram, degli smartphone e della connessione perpetua? Che sia colpa della rete o di amici troppo entusiasti, ecco il galateo anti spoiler per persone educate e rispettose.

Cos’è lo spoiler? Dall’origine ad oggi

Come difendersi dagli spoiler (Istock Photos)

Questa parola “spoiler” tanto in voga negli ultimi anni non sono altro che anticipazioni indesiderate fatte da terze persone proprio su qualcosa che a noi interessa come, serie Tv, Libri, Film ecc. Insomma una “confidenza” che non vorremmo sentire. In pratica, per capire meglio cosa sia lo spoiler, un esempio spicciolo: avete presente quando state guardando una serie tv, o state leggendo un libro, o non avete ancora visto un film ma avete in programma di farlo a breve, e qualcuno vi dice cosa succederà a questo o a quel personaggio o addirittura come finirà la storia? Ecco, questi sono i famigerati spoiler, ovvero anticipazioni non desiderate che non solo fanno perdere la voglia di proseguire con la lettura o la visione perché purtroppo ormai l’effetto sorpresa è svanito per sempre.

Per quanto riguarda le serie tv nello specifico, bisogna dire che nonostante questa sia l’era di internet, dei social network, degli smartphone, della connessione perpetua, delle tv satellitari, dell’on-demand, dei vari servizi online e chi più ne ha più ne metta, nonostante i prodigi della tecnologia non tutti guardano gli episodi il giorno stesso in cui questi sono trasmessi: c’è chi li registra, chi guarda le messe in onda in replica, chi li scarica legalmente e chi li “recupera” con metodi alternativi. Non dobbiamo solo domandarci che cosa sia uno spoiler ma anche perché sia tanto odiato da lettori, amanti del cinema e fan delle serie TV, che, se posti di fronte a questo amara informazione, hanno spesso dimostrato, anche in tempi recenti, di poter perdere davvero le staffe.
Come comportarsi, inoltre, di fronte a uno spoiler e quali possono essere le sue possibili variabili? È veramente sempre da condannare oppure ci sono casi in cui può considerarsi una pratica accettabile o, quanto meno, scusabile?

Sapete l’origine della parola Spoiler? Ebbene, è antichissima, risale addirittura al 1530. Termine coniato in Inghilterra per indicare un’azione non tanto carina compiuta da una persona, il termine stava proprio a sottolineare: colui che ruba o saccheggia! Negli anni Cinquanta del Novecento il termine spoiler si ritrova nel lessico politologico americano, probabilmente mutuato dal linguaggio della boxe, per alludere a una persona che danneggia le possibilità altrui di vincere. In ogni caso il significato appare chiaro, soprattutto se si considera l’etimologia del termine spoiler: la funzione attribuita all’agente dal verbo correlato (to spoil) – che era quella di rovinare, rubare, limitare le possibilità altrui, sciupare – viene mantenuta, in senso figurato, anche nel lessico meccanico e sportivo dove lo spoiler è ciò che rovina o, meglio, disturba.

Se volessimo una definizione precisa del termine Spoiler nel campo cinematografico e librario, potremmo utilmente ricorrere a quella fornita dal vocabolario online Treccani: “Nella lingua colloquiale, anticipazione di una parte della trama di un racconto, romanzo, film o simili, in particolare se data a qualcuno senza preoccuparsi di rovinargli la sorpresa”.

In Italia il termine spoiler, nell’accezione di informazione che tende a disturbare, guastare o rovinare la fruizione di un film, di un libro, di una serie tv ma anche di newsletter, di un forum di discussione e di prodotti informazionali simili, rivelandone parti salienti come la trama, la conclusione, o gli elementi e gli eventi che determinano un effetto di sorpresa, fu impiegato per la prima volta alla fine degli anni Novanta, quando il termine fece la sua comparsa in ambienti digitali. Tuttavia in quegli anni lo spoiler era solo l’ombra del demone che oggi tormenta migliaia di spettatori, soprattutto in campo seriale.Con il passare del tempo il termine ha preso piede e si è evoluto a tal punto da assumere una connotazione solo ed esclusivamente negativa, arrivando persino a essere causa di litigi e sfuriate pubbliche. In un newsgroup dedicato alle arti e in particolare al cinema, nel 1998, un utente avvertiva che il gruppo era, appunto, dedicato a conversazioni relative al mondo del cinema e spiegava le modalità e i termini per inserire uno spoiler.

I casi più noti di spoiler a livello nazionale e internazionale

Come difendersi dagli spoiler (Istock)

Il problema degli spoiler è una questione piuttosto seria, e bisogna affrontarla attivamente, ma c’è un problema: cosa è spoiler e cosa non lo è? Come difendersi concretamente? Possiamo iniziare indicandovi dei casi di spoiler “involontari”? (diciamo così), che hanno fatto la storia degli spoiler e fatto arrabbiare molto i fan di serie tv e libri. Giusto per citare di esempi tra i casi più recenti e più celebri di spoiler nei mezzi di comunicazione e negli ambienti digitali italiani ed internazionali segnaliamo:

  1. il (famoso e criticatissmo) tweet che Stephen King si lasciò sfuggire mentre guardava una puntata di Game of Thrones, la ormai notissima serie TV ispirata alle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, con il quale rivelò la fine di un episodio che molti fan della saga non avevano ancora visto (anche a causa del fuso orario);
  2. la polemica tra Masterchef Striscia la notizia che svelò il nome del vincitore della quarta edizione del noto talent dedicato al mondo degli aspiranti Chef, prima che la finale andasse in onda, attirandosi le critiche non solo di Sky ma anche di molti fan del programma.

Il fenomeno dello spoiler si è talmente esteso da sviluppare applicazioni che possano proteggere dalla ricezione di anticipazioni.

Quando si può spoilerare? I Tempi d’attesa e gli “Spoiler Allert” a cui fare attenzione

Come difendersi dagli spoiler (Istock)

Al di là dello spoiler intenzionale, sempre oggetto di biasimo e di critiche, un elemento di fondamentale importanza, per non togliere a nessuno il gusto della sorpresa, attraverso uno spoiler, è il tempo che passa dal momento della pubblicazione o della diffusione del prodotto comunicativo o editoriale del quale si parla e si rivelano i dettagli. E’ comunque regola non scritta che passato un determinato periodo di tempo, lo spoiler perde gran parte del suo valore. Soprattutto se si parla di serie tv cult. Questo accade perché prodotti come Breaking BadLost, o Twin Peaks, sono entrati nella cultura di massa al punto da risultare (quasi) senza filtri. Per fare un parallelismo, un esempio adiacente lo abbiamo in straordinarie saghe cinematografiche come Star Wars o Il Signore degli Anelli.Se questo con i film però è più facile, con le serie tv è più complesso. Il mercato del piccolo schermo propone opere di interesse mondiale a piccole dosi. In tal senso, una serie tv come Game of Thrones perde parte del suo valore spoiler addirittura a pochi giorni dal rilascio dell’episodio.

  • Per i film, specie per film di successo, il tempo che dovrà passare dalla loro diffusione sarà relativamente breve, dopo una stagione, o al massimo due, tutti gli interessati avranno già visto quel prodotto, quindi rivelarne i dettagli non guasterebbe la sorpresa di nessuno perché quel film sarebbe, in qualche modo, già entrato nella cultura collettiva.
  • Per le serie tv: qui i tempi sono molto serrati, per questo consigliamo ai fan più accaniti di non seguire troppo assiduamente le pagine social (Facebook o Instagram in particolare) delle loro serie preferite, soprattutto le pagine in lingua originale, dove potrebbero trovare spiacevoli spoiler circa quello che succederà nella prossima stagione, che nel paese d’origine potrebbe essere già iniziata (lì lo spoiler non sarebbe più tale e verrebbe tollerato più facilmente).
  • Per i libri: Una logica simile, anche se con tempi più dilatati, vale per i libri, in particolare per le novità editoriali di successo.

Ricordate che secondo la netiquette, il cosiddetto galateo del web, uno spoiler dovrebbe essere opportunamente segnalato in un articolo pubblicato su un blog o su una community o, anche, in un post inserito sui social network. Se navigate sul web e incappate in “notizie sospettose” riguardo una serie tv di cui non volete ancora sapere il finale di stagione, ricordatevi che, prima di cliccare sulla notizia, come regola, ogni blog o sito che si rispetti, dovrebbe avere due semplici paroline (se si parla di spoiler) “Spoiler alert” prima della frase in cui si anticipano dei contenuti importanti di un film, una serie tv o un libro. Spesso queste due parole sono scritte con particolari accorgimenti, così da renderle più evidenti e da permettere al lettore di distogliere lo sguardo in tempo.

Come difendersi dagli spoiler: Il Galateo anti-spoiler da seguire

Come difendersi dagli spoiler il galateo anti-spoiler (Istock Photos)

Ecco giunti al clou della questione, quella che riguarda tutti coloro che NON vogliono anticipazioni indesiderate ma che non sanno proprio come evitarle in una discussione con un gruppo di amici o navigando in rete. Insomma, consigli anti-spoiler da mettere in pratica, praticamente da subito! Vediamo il galateo cosa suggerisce di fare:

  • State parlando con qualcuno, e il vostro interlocutore a un certo punto spara il nome di una serie che state seguendo ma di cui dovete recuperare alcuni episodi o intere stagioni. Ebbene, interrompete garbatamente chi avete di fronte e avvisatelo subito di non farvi spoiler. Se non lo fate e poi venite spoilerati ed è solo colpa vostra e tutto sarà finito con un finale non più a sorpresa!
  • Quando consigliate una serie a qualcuno un po’ d’entusiasmo va bene, anche molto entusiasmo va bene, basta che non vi facciate fregare dall’eccitazione e non scendiate troppo nei particolari. A scanso di equivoci: a meno che non vi venga esplicitamente detto di tacere, le sinossi di serie o di stagione, quelle che grossomodo vengono rilasciate dai canali che quelle serie le trasmettono, NON sono da considerarsi spoiler.
  • Gli spoiler smettono di essere spoiler dopo una settimana che l’episodio è andato in onda, dopo un mese dal finale di stagione e dopo sei mesi dal finale dell’intera serie. Dopo svariate prove ed esperimenti, a un certo punto è stato chiaro che questi sono i periodi di tempo minimi per potersi mettere in pari, dunque attenzione alle date!
  • Se nel vostro gruppo c’è qualcuno che non ha ancora visto l’ultimo episodio andato in onda di una certa serie, per favore allontanatelo con gentilezza e poi proseguite il discorso. Se i numeri di quelli che hanno visto e di quelli che non hanno visto l’episodio in questione sono pari, giocatevela a carte!
  • Gli spoiler detti in dialetto, in slang o in lingue straniere sono sempre e comunque spoiler. Lo stesso discorso vale per gli spoiler detti in lingue inventate appositamente per alcune serie, ma a questo punto il problema l’avete voi, che vi siete messi a imparare una lingua che non esiste nella realtà. Lasciate perdere, passereste per dei Nerd inquietanti.
  • Le 24 ore successive alla messa in onda di un episodio sono le più critiche, quindi, se tendete a essere spoileratori involontari è bene non parlare in nessun modo finché non si è fuori dalla “zona di pericolo”, e in ogni caso anche dopo continuate a fare molta attenzione. Se invece siete nel gruppo di quelli che hanno paura di essere spoilerati non entrate in Twitter, non visitate Facebook, non accendete lo smartphone, non accendete il pc, evitate le interazioni sociali di ogni genere, e se riuscite chiudetevi in casa e recuperate quel maledetto episodio prima che sia troppo tardi, Fatelo ora!
  • Chi va sui siti dedicati alle serie e alle recensioni delle serie ci va a proprio rischio e pericolo. Evitate i promo, evitate i teaser, evitate gli sneak peek, evitate le anteprime, evitate tutto l’evitabile insomma. E per coloro che non vogliono spoiler ma vanno lo stesso su certi siti, beh, non avete capito nulla!
  • Chiunque inizi un frase con “Questo non è proprio uno spoiler…” nove volte su dieci sta per dire uno spoiler, quindi dovrebbe essere obbligato a rimanere muto per i successivi sessanta minuti. La punizione deve corrispondere al crimine, e visto che un episodio dura circa un’ora
  • Se una serie tv è l’adattamento di una saga letteraria, o è ispirata a un romanzo, beh, se non volete spoiler non leggete i libri!! Non ci vuole poi molto per capirlo, vero?
  • Se qualcuno vi svela uno spoiler fondamentale e la cosa proprio non vi va giù, allora vendicatevi con uno spoiler altrettanto importante e cattivo. Come si dice? Occhio per occhio? Bene, in quel caso l’ha voluta proprio lui.

Sebbene sia importante godersi le serie tv che amiamo senza nessun tipo di anticipazione, è altrettanto importante rimanere rilassati, senza stressarsi inutilmente. Il mondo del Web, proprio come quello reale, è spietato. Spetta a noi difenderci. Noi stessi siamo la miglior difesa contro gli spoiler e al contempo la giusta medicina al fenomeno. Diventarne schiavi non ci permette più di goderci nulla, rovina il primo reale scopo di ogni serie tv: intrattenere.

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