Gaslithing: come riconoscerlo ed uscirne

Tutto quel che c’è da sapere sul gaslithing e come fare per riconoscerlo e proteggersi.

come affrontare un lutto Fonte: Istock

Quando si parla di violenza si pensa sempre a quella fisica e solo più raramente a quella mentale. Pur non essendo pericolosa in modo immediato come la prima, però, anche la violenza psicologica fa male perché in modo invisibile e silente va a colpire l’animo di chi la subisce, portando ad un male di vivere, un senso di solitudine ed una disperazione che se possono rovinare in modo irreversibile la vita. Tra le violenze di tipo psicologico, specie in campo sentimentale, esiste il gaslithing, una forma della quale si sa ancora troppo poco e che in molti non riconoscono pur vivendola giornalmente. Si tratta infatti di una serie di azioni che vanno a minare lentamente e in modo progressivo la psiche di chi le subisce, portando a sentirsi inadeguati, colpevoli di come si sta e, di conseguenza, sempre più depressi. Per riuscire ad uscirne in tempo è indispensabile riconoscerla sin dalle prime battute. Scopriamo quindi come nasce e quali sono i segnali ai quali è giusto prestare attenzione.

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Gaslighting, come riconoscerlo

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Il gaslithing prende il nome da una famosa opera teatrale e da un adattamento cinematografico di Alfred Hitchcock dove il protagonista metteva in scena una manipolazione mentale che aveva a ce fare con luci e gas. Si tratta di una forma di violenza graduale, che inizia in modo quasi impercettibile e tutto per far si che chi la subisce non se ne renda conto.
In genere avviene tra persone che hanno un rapporto molto stretto e che vivono insieme, motivo per cui è particolarmente comune nei rapporti di coppia dove uno dei due inizia a far sentire inadeguata l’altra persona, facendole credere di essere sempre in errore o in debito per qualcosa in modo da farle crescere dentro un senso di inadeguatezza e fragilità emotiva che per la vittima non ha nulla a che vedere con il rapporto. Una manipolazione molto grave se si pensa che spesso può emergere anche dopo parecchio tempo e che a quel punto, tirarsene fuori è molto più difficile.

Cerchiamo quindi di individuare i punti salienti del gaslithing così da poterli riconoscere quando si presentano.

  • Critiche sempre più pesanti che mirano a far sentire l’altra persona sbagliata
  • Dialoghi poco chiari che mirano a confondere la vittima, facendole credere di essersi sbagliata, di aver capito male o di non essere abbastanza intelligente per capire
  • Critiche sull’aspetto fisico, sul modo di vestire e sul modo di agire
  • Silenzi imposti come forma di punizione
  • Critiche su azioni, conoscenze, amicizie e parentela della vittima
  • Tentativo di sviare i discorsi e di negare cose dette o fatte in precedenza, in modo da aumentare il senso di confusione
  • Isolamento graduale ma progressivo dal mondo esterno
  • Modi di fare alternati nei quali si inseriscono anche quelli positivi in modo da far sentire chi li subisce come la causa scatenante di ogni momento negativo

Ovviamente si tratta solo di alcuni dei metodi più comuni che singolarmente possono accadere tutti i giorni nella quotidianità, seppur in modo casuale e leggero. Ed è proprio questo il motivo per cui chi li vive si trova spesso a non riconoscere il problema, iniziando a pensare di essere semplicemente sbadata e sbagliata e di meritare eventuali rimproveri, chiudendosi sempre più in se stessa fino a cadere in una sorta di depressione che rende il tutto ancor più difficile. È quindi importante cercare di cogliere da subito eventuali segnali, chiedendo se è possibile anche il parere di amici o familiari. Solo in questo modo si può sperare di uscirne in tempo e di non minare l’autostima che, in simili casi, è la prima ad essere intaccata.
Per farlo occorrono sicuramente coraggio e forza d’animo ma l’azione repentina è importante, ancor più se supportata da un professionista in grado di aiutare psicologicamente a capire come uscire dal senso di inadeguatezza che tende a restare anche quando si è riusciti a prendere le distanze dalla persona che cercava di manipolare. Ma cerchiamo di capire le mosse giuste da compiere.

  • Agire anche in caso di dubbi perché se si sospetta anche solo una volta di esserne vittime, probabilmente è così
  • Chiedere consiglio ad amici e parenti che magari conoscono anche l’altra persona
  • Chiedere un aiuto psicologico per non affrontare da soli il problema
  • Ricordarsi sempre che un momento in cui va tutto bene non cancella quelli in cui si viene umiliati, manipolati o trattati male
  • Prendere le distanze emotive e fisiche da chi usa il gaslithing

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Ciò che conta, come già detto, è uscire dall’isolamento e chiedere aiuto ad amici e familiari. In questo modo anche quando si vacillerà pensando di tornare indietro si potrà contare sull’aiuto di qualcuno pronto a ricordare i motivi dell’allontanamento. È importante ricordarsi sempre che nella vita tutti valiamo allo stesso modo e nessuno ha il diritto di far sentire gli altri inferiori e di rovinargli la vita e quando ciò accade è giusto e doveroso porre rimedio alla cosa, sia se accade in prima persona che ai propri cari.

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