Come volersi bene in cinque mosse

Piccolo vademecum per imparare a volersi bene in sole cinque mosse.

donna abbraccio Fonte: Istock

Si sente dire spesso che volersi bene è fondamentale per vivere al meglio la propria vita e per avere relazioni sane e armoniose. Volersi bene significa infatti avere stima di se, perdonarsi per gli eventuali errori commessi e trovare dei modi per premiarsi o, più semplicemente, coccolarsi quando se ne sente il bisogno. Chi si vuole bene, difficilmente si ritrova in storie tossiche, in situazioni lavorative poco gratificanti o con amici che non sanno dare affetto e le volte in cui capita, sa sempre come trarsene rapidamente. Questo perché il bene chiama bene e non c’è affetto più grande di quello che si può (e si deve) provare per se stessi.
Purtroppo, però, vuoi per problemi educativi legati all’infanzia, per esperienze pregresse o per semplice mancanza di conoscenza sul come muoversi per darsi affetto, non tutti sono in grado di volersi bene per davvero e quando ciò accade tutta la vita ne risente altamente perché senza questa base indispensabile, l’intera vita cambia venendo a mancare della serenità d’animo e della naturalezza nel vivere le relazioni che solo chi si ama può conoscere e mettere in pratica giorno per giorno.

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Come volersi bene in cinque mosse

essere singleFonte: Istock Photos

Partiamo dal presupposto che volersi bene è qualcosa che deve nascere da dentro per poi crescere a dismisura diventando un modo di vivere o, ancor meglio, parte integrante del proprio modo di essere. Imparare non è sempre facile perché spesso ci si deve scontrare con quanto di sbagliato si è appreso durante l’infanzia, andando contro schemi diventati ormai usuali e ricostruendo tutto il proprio mondo a partire da se stessi. A volte, per riuscirci davvero può essere utile chiedere aiuto ad un professionista, in modo da saper gestire le emozioni legate a questa delicatissima fase. Altre volte un avvenimento in particolare può fare da motore per avviare tutto il processo. In ogni caso, è giusto prendersi il tempo che serve e che può variare da persona a persona.
Volendo provarci, però, ecco quali sono cinque mosse indispensabili che possono aiutare a volersi più bene, gettando almeno le prime importantissime basi.

Modificare il dialogo interiore. Forse non tutti se ne rendono conto ma durante il giorno parliamo costantemente con noi stessi dicendoci praticamente tutto su quello che ci accade intorno. Tendenzialmente, chi non si vuole bene finisce sempre con lo sminuire le vittorie o i piccoli successi rendendo invece più grandi i problemi o gli errori commessi. Ci sono poi i rimproveri, i “non ce la faccio” e i vari “non sono in grado di” che sembrano completare un pacchetto non esattamente felice. Ovviamente, tutti questi pensieri generano una mancanza di affetto nei propri confronti che può essere cambiata semplicemente cambiando il modo con cui ci si parla. Iniziare a rivolgersi parole gentili, spronarsi quando si sbaglia e complimentarsi con se stessi quando si ottiene qualcosa, sono i primi passi in grado di aiutare a rendere il dialogo interiore più funzionale allo scopo.

Riconoscere il proprio bambino interiore. Ognuno di noi ha una parte di se bambina che non cresce mai e che ha costantemente bisogno di affetto e attenzioni. Chi non sa volersi bene ha solitamente un bambino interiore più sensibile e bisognoso di cure perché durante l’infanzia queste sono mancate o non sono state sufficienti ad insegnare l’amore per se stessi. Iniziare a trattarsi con la stessa dolcezza che si avrebbe verso un bambino spaventato o solo è un buon modo per riempire il vuoto d’amore che spesso genera l’incapacità di amarsi. Si può iniziare con parole dolci, con coccole, premi e con tanta, tantissima tolleranza. Niente più rimproveri o punizioni quando si sbaglia e soprattutto niente più giudizi. Ciò che conta è esserci e sperimentare sapendo che comunque vadano le cose ci si vorrà comunque bene. Imparare questo e riuscirci davvero sarà la prima grande vittoria in grado di cambiare tutto in meglio.

Aiutarsi tenendo un diario. Spesso può capitare che un incidente di percorso porti a peggiorare o a star male. Scrivere un diario può essere un aiuto da tirar fuori nei momenti di maggior bisogno. Si possono annotare i vari successi di questo importante percorso o ci si può scrivere delle lettere per scusarsi di tutte le volte in cui ci si è trattati male o si è permesso agli altri di farlo. Tenere un diario è spesso un modo per vedersi in modo diverso e trovare un contatto alternativo con il proprio io.

Circondarsi delle persone giuste. Spesso chi non si ama, tende a circondarsi di persone in grado di avvalorare il suo pensiero e che, di conseguenza, risultano spesso negative e sempre pronte a muovere delle critiche. Per quanto difficile possa essere è indispensabile cambiare e iniziare a troncare i rapporti con chi ci fa stare peggio. Molto meglio iniziare a frequentare persone in grado di dare affetto e di far sentire importanti con gesti e parole. Perché l’amore, come già detto, va costantemente alimentato e ciò vale anche, e soprattutto per quello verso se stessi.

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Impegnarsi ogni giorno. Infine è indispensabile ricordarsi che questo percorso è infinito e non mira ad un punto di arrivo. Certo, arriverà il momento in cui guardandosi indietro si penserà di aver già percorso tanta strada ma è proprio lì che bisognerà insistere e mai arrendersi o fermarsi. Perché l’amore non conosce limiti e una volta avviato deve continuare a fluire in modo costante in modo da rendere ogni giorno degno di essere vissuto.

Seguendo queste semplici regole, i primi risultati non dovrebbero tardare a farsi vedere. È importante, però, riconoscere se il percorso è troppo duro e, nel caso, chiedere aiuto. Qualsiasi sforzo non sarà mai vano se la posta in gioco è quella di imparare ad amarsi e a darsi tutto il sostegno possibile. Lo stesso che spesso si desidera ricevere dagli altri che ma che invece dovrebbe partire prima di tutto da noi stessi.

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