Rimugini troppo? Scopri come smettere

Scopri alcune dritte per smettere di pensare troppo alle cose e per iniziare a goderti veramente la vita.

motivi del decadimento sessualeFonte: Istock Photos

Quella di rimuginare su ciò che avviene è un modo di fare che appartiene a molte più persone di quante non si pensi. Si tratta di un atteggiamento che in piccole dosi è sano e serve a capire dove si è sbagliato in modo da non commettere due volte lo stesso errore. Il problema è che sempre più persone si trovano ingabbiate in uno stato mentale nel quale quello di ripensare alle azioni passate diventa una costante, togliendo così la possibilità di fare nuove esperienze che, giuste o sbagliate che siano, sono indispensabili per andare avanti con la propria vita.
Fermarsi a pensare ad un momento particolarmente spiacevole come quello in cui ci si è sentiti inadeguati o sbagliati nel modo di ricoprire il proprio ruolo, con il tempo, porta infatti a vedersi solo in un determinato modo e ciò può essere deleterio dal punto di vista dell’autostima.
Ma come fare ad uscire da questo vortice che un volta sperimentato diventa come una prigione? La buona notizia è che il modo c’è ma per ottenere dei risultati è indispensabile avere tanta forza di volontà per impegnarsi nell’intraprendere un percorso che, per quanto possa portare a star bene, almeno all’inizio può risultare molto difficile da portare avanti.

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Come smettere di rimuginare: i passi da seguire

donna stressataCome già detto, la prima cosa che serve per imparare a smettere di rimuginare sulle cose è la forza di volontà. Almeno all’inizio, infatti, ci si dece imporre di non farlo, trovando delle distrazioni da mettere in pratica tutte le volte in cui ci si scopre a farlo istintivamente.
Per riuscirci ci sono degli esercizi che si possono fare e che possono risultare utili in base al carattere o al modo di essere di ognuno di noi. Il consiglio è quello di provarli tutti in modo da trovare la chiave giusta e personale che consenta di mettere in pratica questo nuovo modo di essere che con il tempo porterà sicuramente sollievo al proprio stile di vita.

Tenere un diario in cui sfogarsi.
Spesso, rimuginare su ciò che è accaduto nasce come un modo per metabolizzare una brutta esperienza. Il problema è che una volta dentro questo tunnel, uscirne è davvero difficile e quello che doveva essere soltanto un momento si trasforma rapidamente in qualcosa di più, portando dalla semplice elaborazione ad una vera e propria tortura nella quale non si fa che pensare a quanto accaduto senza riuscire a smettere. Tenere un diario nel quale sfogarsi per ciò che avviene può essere un buon modo per buttare fuori quanto accaduto. Nel farlo è però necessario imporsi una durata di tempo ed evitare di rileggerlo di continuo. Un buon modo può essere quello di dedicargli una decina di minuti ogni qual volta accade qualcosa di spiacevole e obbligarsi a concludere il proprio resoconto mettendo in luce anche degli aspetti positivi o come si pensa di poter agire la prossima volta che ci si trova ad affrontare una situazione simile. Rileggerlo, come già detto, è fuori discussione perché aprirebbe la strada a pensieri costanti e ossessivi. Un giorno, forse, quando il problema sarà risolto e ci si sentirà più forti e positivi che mai si potrà tornare a sfogliarne le pagine al fine di apprezzare i miglioramenti ottenuti. Al momento, però, la lettura è del tutto da escludere.

Agire per non pensare. Un’altra cosa da fare quando ci si scopre a rimuginare su ciò che è stato è quella di imporsi di bloccare i pensieri facendo qualcosa che sia in grado di scacciarli. Si può chiamare un’amica che sappia come distrarci, andare a correre ascoltando della buona musica, andare a far compere, etc… L’importante è capire cosa è più giusto e cioè in grado di mettere a tacere i pensieri, portando a sentirsi al contempo più sollevati rispetto a come ci si sente quando si entra in quella modalità che porta solo a rimuginare ciò che di brutto è stato. Dopo qualche tentativo si capirà sicuramente cosa è meglio perché la sensazione di essersi liberati da un peso è troppo grande per non essere riconosciuta.

Imparare a perdonarsi. L’accettazione è sempre una delle fasi indispensabili per guarire il proprio animo e per tornare a riabbracciare la propria vita. In questo caso la sua importanza è resa ancora più grande dal campo d’azione che prevede l’accettazione di ciò che è stato, il perdono per chi (eventualmente ci ha fatto del male) e quello verso se stessi per essersi trovati in una situazione difficile ed aver agito, probabilmente, in modo sbagliato. È bene tenere sempre a mente che ragionare con il senno di poi è una cosa ma trovarsi ad agire sul momento e non a sangue freddo comporta dinamiche diverse che a volte possono portare a non avere una visione totale di ciò che sta accadendo e spingere verso azioni o decisioni che se successivamente possono rivelarsi errate, al momento erano l’unica via percorribile. Per questo motivo è indispensabile imparare a perdonarsi per ciò che è stato, spronarsi a far meglio e far pace con il passato. Solo così si potrà sperare di vivere con più leggerezza il presente in modo da andare verso un futuro radioso che non sia costantemente oscurato dalle ombre del passato. Una fase indubbiamente difficile ma che vale davvero la pena di percorrere perché cambia la vita semplicemente in meglio.

Imparare a guardare al futuro. Se è vero che guardare al passato può avere una connotazione romantica, è altresì vero che soffermarsi troppo a lungo su ciò che è stato impedisce di vivere il presente e di avviarsi verso il proprio futuro. Questi ci saranno comunque ma senza i loro aspetti positivi, portando ad invecchiare senza aver mai veramente vissuto. Iniziare a guardare alla propria vita come ad un viaggio da percorrere è quindi indispensabile o si finirà con l’avere la sensazione di aver preso un aereo senza mai scendere a destinazione, lasciandosi trasportare qua e là per città rimaste sconosciute nonostante il passare del tempo. Vivere è qualcosa di meraviglioso che a tratti può risultare complesso ma che solo trovando il modo giusto di fare può essere davvero goduta a pieno e, in questo caso, il giusto modo di fare è appunto quello di guardare in avanti senza soffermarsi troppo su ciò che è stato, specie se si tratta di questioni dolorose alle quali non è possibile porre rimedio. Ciò non significa che non si possa pensare ai propri cari o ai momenti andati ma che bisogna imparare a distinguere tra la nostalgia nella quale cullarsi ogni tanto ed il rimuginare che può davvero inghiottirci rovinando l’esistenza intera. Una differenza che solo imparando ad uscire dal continuo giudicarsi può essere colta e apprezzata davvero.

Non aver paura di chiedere aiuto. Ci sono delle situazioni in cui un passato troppo doloroso o difficile da metabolizzare può portare ad una mancata risoluzione del problema e questo nonostante l’impegno e la buona volontà. In circostanze simili la scelta più opportuna è quella di rivolgersi ad un professionista che conosciuta la storia saprà dove porre gli accenti giusti, insegnando di volta in volta a trovare un modo per far pace con il passato ed iniziare finalmente a vivere. Si tratta forse del passo più difficile e importante ma che saprà dare finalmente la gioia di vivere che tutti meritano e che va colta il prima possibile.

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Vivere è muovere un passo dietro l’altro con la consapevolezza di ciò che è stato, un’attenzione totale verso ciò che si sta vivendo e dei pensieri positivi per il futuro. Saper distinguere tra questi tempi e viverli nel modo giusto è la chiave per un’esistenza ricca di soddisfazioni e che dia il giusto spazio a tutti gli aspetti della vita, portando a sentirsi finalmente in pace ed armonia con se stessi.

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