Congestione digestiva: cos’è, sintomi e regole da seguire al mare

congestione digestiva: cos’è e come evitarla (Istock Photos)

Congestione digestiva in acqua: cos’è e come evitarla rispettando le 10 regole al mare. Sintomi e cause di un disturbo digestivo facilmente evitabile se conosciuto in tempo

Con l’arrivo del caldo le mete ambite sono certamente il mare e la piscina. Luoghi dove poter trovare un po’ di refrigerio dalla calura estiva. Si arriva in spiaggia e spesso, imprudentemente, ci si getta in acqua per rinfrescarsi dall’eccessivo calore accumulato in auto o in città. E, molto frequentemente, può succedere di star male all’improvviso. Cosa sta capitando? Probabilmente non ve ne rendete conto ma il brusco sbalzo termico – troppo caldo e troppo freddo – insieme, può provocare delle forti reazioni al nostro organismo che, non sia adatta immediatamente al cambio repentino a cui lo abbiamo sottoposto inconsciamente. Di cosa stiamo parlando? Di Congestione digestiva. Chi di noi, specie da piccoli, non ha sentito la propria mamma o il proprio papà, dire “Dopo mangiato niente bagno per un po’ “, oppure “Non buttarti in acqua subito, bagnati prima poco per volta”. E quante volte lo abbiamo fatto, solo perché ci veniva imposto ma non spiegato per bene? Quasi sempre. Ora, per evitare gli stessi errori con i nostri bimbi ma anche con noi stessi, cerchiamo di far chiarezza su cosa sia la congestione digestiva e perché è importante seguire determinate regole per prevenirla, sia al mare che in piscina. I sintomi di una congestione sono chiari ma, spesso poco conosciuti dalla maggioranza delle persone. Fino ad ora. Per godersi un’estate tranquilla bisogna conoscere il modo e le regole giuste da adottare in spiaggia.

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Congestione digestiva in acqua: cos’è?

nuoto
congestione digestiva in acqua cos’è (Istock Photos)

Con la parola congestione si intende, in modo generico, un eccessivo accumulo di sangue in un organo o in una parte del corpo. Si può parlare, quindi, di congestione cerebralepolmonare, delle prime vie respiratorie a seconda dell’organo in cui si verifica l’accumulo di sangue.

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In genere, tuttavia, il termine congestione è comunemente usato per definire un blocco digestivo (blocco intestinale da freddo o congestione dello stomaco). Dopo i pasti, infatti, per svolgere la funzione digestiva e i processi chimici che permettono la trasformazione del cibo ingerito, stomaco e intestino necessitano di molto ossigeno che viene loro trasportato in gran quantità attraverso il flusso sanguigno. Un improvviso cambiamento della temperatura può provocare una diminuzione della quantità di sangue che arriva all’addome causando il rallentamento, o il blocco, dei processi digestivi con la conseguente comparsa di malessere.

La congestione digestiva è considerata un disturbo tipico dell’estate e del caldo, come indicato anche nel sito del Ministero della Salute che tra le possibili cause riporta “La congestione è dovuta all’introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti”. Bisogna ricordare, però, che durante la digestione anche un eccessivo sforzo fisico o il passaggio da un ambiente riscaldato ad uno freddo (ad esempio, in inverno, dopo aver mangiato, fare una passeggiata all’aperto senza essersi adeguatamente coperti) può provocare una congestione digestiva. Il risultato è uno squilibrio circolatorio, che causa, oltre all’interruzione del processo digestivo, una sorta di shock che può avere conseguenze drammatiche.

Ad essere più facilmente colpiti sono i bambini e gli adolescenti, sia perché il loro apparato digerente è più delicato rispetto a quello degli adulti, sia perché sono meno attenti ai segnali inviati dal corpo.

I sintomi e i segnali di una congestione digestiva in acqua

congestione digestiva in acqua: i sintomi (Istock Photos)

È importante riconoscere i primi segnali della congestione digestiva per poter intervenire in tempo ed evitare conseguenze che possono divenire anche gravi. Specie per quanto riguarda i bambini che non sanno riconoscere e non sanno interpretare i primi disturbi e, per questo motivo, possono essere soggetti più a rischio rispetto agli adulti, in particolare se la congestione si verifica mentre sono in acqua. La persona colpita da congestione digestiva improvvisamente impallidisce, trema, suda freddo e si sente improvvisamente spossata. Dopo pochi minuti, compare un forte dolore all’addome, con crampi alla bocca dello stomaco, nausea e vomito. Altri sintomi che possono segnalare il verificarsi di una congestione digestiva comprendono annebbiamento della vista, capogiri e perdita dei sensi. In alcuni casi, è possibile un collasso cardiaco. Solo raramente, a seguito di un rapido e intenso sbalzo di temperatura (shock termico) come quello che si verifica, ad esempio, tuffandosi in acqua molto fredda durante la digestione, può determinarsi una congestione fulminea che può causare uno svenimento. Quando ciò accade in acqua può sopraggiungere la morte per annegamento.

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I sintomi che possono comparire in caso di congestione digestiva sono, in genere, non specifici e comuni anche ad altre condizioni come, ad esempio, il colpo di calore e/o l’insolazione. Facendo il punto di quanto detto fin ora, i sintomi principali sono:

  • dolore al torace
  • sudorazione fredda
  • brividi
  • pallore
  • pelle d’oca
  • stomaco gonfio
  • bruciore di stomaco e conati
  • crampi all’addome e/o allo stomaco
  • mal di stomaco
  • flatulenza
  • capogiri
  • stato confusionale
  • visione offuscata
  • mal di testa
  • nausea e vomito
  • graduale abbassamento della pressione arteriosa, con sensazione di svenimento che difficilmente culmina in una perdita di coscienza (lipotimia)
  • svenimento e presincope

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Congestione digestiva: cosa fare se si presenta

uomo con mal di testa
Congestione digestiva, come comportarsi al mare o in piscina (Istock Photos)

Al primo segnale di malessere, occorre distendersi con le gambe appena sollevate rispetto alla testa e tenere calda la pancia, appoggiando le mani sull’addome per aiutare a ripristinare il processo digestivo. In caso di congestione, può essere utile bere qualcosa di tiepido a piccoli sorsi, come, ad esempio, acqua a temperatura ambiente, camomilla o tè e tamponare con un panno umido (a temperatura ambiente) la fronte del soggetto congestionato. Non mangiare subito ma aspettare almeno un’ora dopo l’avvenuta congestione e riposarsi in un luogo ventilato e asciutto, al riparo dal sole.
Dopo circa un’ora, sono possibili manifestazioni residue, quali senso di stordimento e stanchezza ai muscoli e agli arti. Se la sintomatologia è più seria, invece, conviene recarsi al primo pronto soccorso utile o chiamare un’ambulanza (112 o 118). In ogni caso, occorre essere prudenti ed evitare di esporsi al freddo per almeno 3 ore dopo un pasto completo o 1-2 ore quando si consuma uno spuntino leggero (es. panino, insalata, un gelato ecc.).

La congestione non è di per sé una malattia grave, ma un disturbo in genere, passeggero. È comunque importante riconoscerne i segnali iniziali e i sintomi per poter intervenire tempestivamente e scongiurare complicanze.

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Come evitare la congestione: il decalogo da seguire in acqua

legame affettivo
Cosa mangiare sotto l’ombrellone: le regole da seguire (Istock Photos)

Per gli amanti del mare, dell’estate e della buona cucina non è importante solo sapere cosa mangiare in spiaggia, ma anche come comportarsi. Quali sono, allora, le regole base per evitare congestioni e malori in spiaggia, proteggendo in particolare i nostri piccoli bimbi? Se vuoi schiarirti le idee e affrontare più serenamente l’estate al mare, devi sapere che:

  1. La digestione comincia appena finisci di mangiare, mediamente nell’arco di 30 minuti. Dopo il pasto, quindi, bisogna aspettare almeno due ore prima di entrare in acqua. Questo per evitare dolori alla pancia, vomito e congestione, con conseguenze a volte molto gravi.
  2. non buttarti bruscamente in acqua se si è sotto il sole da molto tempo o se si è appena fatta attività fisica. Controllare la temperatura dell’acqua ed entrare gradualmente, bagnandosi poco a poco il corpo, questo aiuterà il tuo fisico a stabilizzarsi poco per volta alla temperatura fredda del mare.
  3. mangia cibi leggeri, evitando i grassi
  4. evita di fare il bagno da sola, anche se non hai mangiato nulla.
  5. non allontanarti troppo dalla riva
  6. controlla le condizioni meteo e del mare prima di partire
  7. scegli spiagge dove è presente il servizio di salvataggi e comunque evita spiagge troppo isolate, specie se sei in dolce attesa.
  8. Bagna spesso la testa e usa, se puoi, un cappello a falda larga per proteggerti dal raggi UV.
  9. Non bere acqua troppo fredda, prediligi sempre piccoli sorsi.
  10. Il tempo di attesa dopo aver mangiato varia a seconda da cosa hai mangiato

Dopo mangiato, per permettere la digestione, il sangue fluisce preferenzialmente nello stomaco e nell’intestino facendo così aumentare la temperatura corporea (motivo per il quale non si misura la temperatura dopo mangiato). In questa fase molto delicata, un forte sbalzo termico attiva una reazione di difesa da parte dell’organismo per mantenere la temperatura corporea costante. Ciò avviene tramite un meccanismo cosiddetto di vaso-costrizione (restringimento dei vasi sanguigni) che si verifica nello stomaco e nell’intestino. La conseguente diminuzione dell’afflusso di sangue provoca un blocco digestivo. Il risultato è uno squilibrio circolatorio che, oltre all’interruzione del processo digestivo, in alcuni casi può causare una crisi circolatoria dalle gravi conseguenze.

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È molto diffusa la convinzione che prima di poter fare il bagno, in mare o in piscina, si debbano attendere almeno due o tre ore dal termine del pasto; in realtà, il tempo di attesa dipende da cosa si mangia e dalle caratteristiche del singolo individuo (c’è chi ha una digestione lenta e chi più veloce, ad esempio).

La raccomandazione è quella di seguire il buon senso: se si è consumato un pasto abbondante, ricco di grassi difficili da digerire, è preferibile aspettare 2-3 ore prima di fare il bagno; se, invece, il pasto è stato composto da cibi molto leggeri o da uno spuntino a base di frutta o di verdura (un panino non troppo ‘farcito’, un frutto, un’insalata, ecc.) si può fare il bagno anche immediatamente. Prestare molta attenzione ai bimbi e alla loro salute è importante per godersi a pieno il mare, il sole e l’estate.

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