Stress in Gravidanza: impara a gestirlo per proteggere il tuo bambino

Nel corso della gravidanza le donne affrontano numerose cause di stress, che si generano principalmente dall’alterazione del loro organismo: quali sono i rischi correlati allo stress durante la gravidanza? E quali sono le potenziali conseguenze per il feto?

culla pancione gravidanza
(Pexels)

Le fonti di stress alle quali una donna incinta si trova a far fronte nell’arco della gravidanza sono di natura molto diversa tra loro e necessitano di un grande sforzo di adattamento da parte della gestante.

Naturalmente i cambiamenti più evidenti e profondi sono quelli che coinvolgono l’organismo (graduale spostamento delle ossa del bacino, graduale spostamento degli organi interni per far posto al bambino, cambiamento dei livelli ormonali e così via) ma molti altri coinvolgono il benessere psicologico della donna in gravidanza e altri ancora il suo nuovo ruolo sociale.

In un periodo di enormi cambiamenti è perfettamente lecito provare ansia e paura per il futuro.

Non bisogna dimenticare inoltre che i fattori ambientali, completamente fuori dal controllo della donna, possono alzare moltissimo il livello d’ansia per il futuro. Ne è un esempio perfetto lo stato di pandemia mondiale che la società sta attraversando fin dall’inizio del 2020.

Come si sa da molto tempo lo stress può avere conseguenze negative sul benessere psicofisico di un individuo: nel caso di una donna in gravidanza, lo stress comporta rischi molto seri anche per la salute del bambino.

Imparare conoscere e gestire lo stress per evitare le conseguenze più negative sulla salute del bambino è un impegno che ogni madre dovrebbe prendersi a partire dai primissimi mesi di gravidanza.

Stress in gravidanza: i rischi per mamma e bambino

donna incinta
(Pexels)

Uno stress normale, che si manifesta con episodi poco frequenti e di durata limitata nel tempo, non arreca danni di alcun tipo né all’organismo della donna incinta né a quello di suo figlio.

Il problema si pone nel momento in cui lo stress normale si trasforma in uno stress cronico: in questo caso infatti la risposta dell’organismo allo stress non è più proporzionata alle cause che hanno indotto lo stress e il corpo continua a rimanere in tensione per tempi molto lunghi, anche quando le fonti di stress sono state eliminate e la fase di stress dovrebbe ritenersi superata.

In questo caso gli effetti negativi sul bambino sono diversi e piuttosto gravi:

  • Ansia e Ipertensione: l’ipertensione gestazionale è un problema affrontato da circa il 7% delle donne in gravidanza. Nasce da una malformazione della placente che il corpo della madre tenta di compensare innalzando il livello della propria pressione sanguigna. L’ipertensione è spesso correlata ad agitazione e ansia che concorrono ad alimentare i problemi di stress di cui la madre già soffre, innescando un circolo vizioso pericoloso per la salute della madre e del bambino.
  • La gravidanza potrebbe concludersi prima e il corpo potrebbe anticipare il parto 
  • Il bambino potrebbe nascere sottopeso poiché la gravidanza si è conclusa prima del suo termine naturale o perché la madre ha tentato di gestire lo stress assumendo abitudini sbagliate, come il consumo di alcool e tabacco. Non bisogna dimenticare inoltre che il consumo di alcool, tabacco e droghe potrebbe compromettere il normale sviluppo neurologico del bambino.
  • La motricità del feto potrebbe essere compromessa: un bambino che si è sviluppato nel grembo di una madre stressata si è mosso di meno e questo potrebbe comportare conseguenze anche sul suo sviluppo futuro
  • Alto rischio di malattie infettive: le statistiche hanno dimostrato che i bambini nati da madri che hanno sopportato alti livelli di stress durante la gravidanza hanno sviluppato più spesso malattie infettive e sono stati sottoposti più spesso a trattamenti antibiotici

     

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  • Nascita di bambine più emotive: un corpo stressato produce cortisolo, quindi un feto che si sviluppa nel grembo di madri stressate può sviluppare alterazioni delle dimensioni dell’amigdala, organo che produce gli ormoni con il compito di gestire i processi emotivi. Le statistiche hanno dimostrato che le bambine nate da madri molto stressate nel corso della gravidanza hanno sviluppato un’amigdala più grande, che quindi secerne quantità maggiori di ormoni. Le bambine con un’amigdala più sviluppata del normale sperimenteranno necessariamente alti e bassi emotivi (soffrire di ansia, depressione, problemi mentali eccetera) nel corso della vita, più delle bambine e delle donne con un’amigdala di dimensioni regolari
  • Nascita di bambine: anche se questo non può essere assolutamente considerato un rischio per la salute del feto, alcune ricerche hanno dimostrato che una donna stressata ha maggiori possibilità di concepire una bambina rispetto a un maschio. Le possibilità che nasca un maschio calano del 75%
  • Problemi di attaccamento: la relazione che si instaura tra madre e bambino è influenzata da molti fattori, tra cui lo stato d’animo con cui la madre ha vissuto il periodo della gravidanza. C’è il rischio che una madre molto stressata possa sviluppare stili di attaccamento sbagliati nei confronti di suo figlio, danneggiando irreparabilmente il suo equilibrio emotivo e psicologico nell’età adulta.

Tutte le strategie utili a gestire l’ansia in gravidanza

Ansia e Stress sintomi
(Pexels)

Durante la gravidanza è assolutamente sconsigliato assumere medicinali ansiolitici poiché potrebbero provocare gravi disturbi alla salute del bambino. Per questo motivo è strettamente necessario che le future mamme imparino a gestire lo stress in gravidanza con metodi naturali e pratiche di benessere psicologico.

Per approfondire l’argomento => Stress: sintomi cause e rimedi per una condizione difficile da sopportare

Tra i consigli generali che ogni donna in gravidanza dovrebbe cominciare a seguire ci sono:

  • Non mentire in merito al proprio benessere psichico: nella società è diffusa in maniera capillare la convinzione che la gravidanza e la maternità siano le fasi più belle della vita di una donna e sui social imperano le fotografie di madri bellissime, perfette, in perfetta salute. Molte donne finiscono per tentare disperatamente di adeguarsi a questo modello, arrivando a negare i loro problemi di stress. 
  • Chiedere aiuto: una madre che decide di fingere che vada tutto bene per ricoprire al meglio possibile il ruolo di “madre perfetta” implica anche che una donna gravida e in difficoltà psicologica si proibisca di chiedere aiuto per vergogna e paura di essere bollata in maniera negativa
  • Delegare: ridurre il carico mentale è fondamentale durante la gravidanza, se si tollera male lo stress. Imparare a delegare i propri compiti ad altre persone, evitando di far tutto da sole, è un passo importante verso l’acquisizione di un nuovo equilibrio psicofisico che farà molto bene al bambino
sintomi stress cronico
(Chedonna)
  • Praticare yoga, meditazione e ritagliarsi del tempo personale: molte donne in attesa lavorano fino all’ultimo minuto dell’attesa, continuando spesso a gestire anche la casa ed eventuali altri figli. Purtroppo si tratta di un’attitudine non sana, che contribuisce ad alzare enormemente i livelli di stress. Ritagliarsi del tempo personale, durante il quale praticare tecniche di rilassamento, di meditazione e di mindfulness viene spesso considerato inutile dalle gestanti, ma si tratta invece di una risorsa enorme per il benessere psicologico delle future mamme e dei bambini.
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