Sindrome dell’impostore | Cos’è e come uscirne

Scopriamo insieme cos’è la sindrome dell’impostore e perché colpisce le persone capaci.

Donna con maschera bianca da teatro
Donna con maschera bianca da teatro – Fonte: Adobe Stock

Contrariamente a quanto lascerebbe pensare il nome, la sindrome dell’impostore è un problema che riguarda persone davvero capaci e che sono tutt’altro che degli impostori. Riguarda infatti persone estremamente capaci che nella vita hanno avuto diversi successi e che pensano erroneamente di non meritarli.

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Un problema che può rendere la vita di chi ne soffre davvero difficile e che è di difficile risoluzione. Per risolverlo, infatti, bisogna andare a scavare nel profondo, coglierne le origini e lavorare su di esse al fine di rendersi conto che i successi ottenuti sono effettivamente meritati.

La sindrome dell’impostore: i sintomi

Sindrome dell'impostore
Notes con scritta “sindrome dell’impostore” – Fonte: Adobe Stock

Per quanto possa sembrare strano, la sindrome dell’impostore può colpire chiunque. Se un tempo si pensava fosse più comune nelle giovani donne di successo, con il tempo si è dimostrata presente allo stesso modo anche negli uomini. Quanto al lavoro svolto si parla di professionisti come uomini o donne d’affari, musicisti, scrittori e, più comunemente, persone che pur avendo ogni giorno la prova del proprio talento, continuano a pensare di non meritare il successo.

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Il motivo? L’idea di base è che la riuscita del proprio lavoro non sia imputabile a preparazione o bravura, quando a fortuna e simili. Detta così sembrerebbe un problema di poco conto. In realtà, però, può rendere davvero difficile la vita di chi ne soffre e questo perché, chi si sente un impostore finisce con il cercare di evitare ogni nuova sfida, limitando così le proprie possibilità di successo.

Ma quali sono esattamente i sintomi di questa sindrome? I più importanti sono:

  • Manie di perfezionismo
  • Consapevolezza di poter sbagliare
  • Paura del confronto con gli altri anche quando si è più preparati
  • Incapacità di accettare i complimenti
  • Senso di disagio quando si è al centro dell’attenzione
  • Paura di fallire
  • Tendenza a crearsi un alibi per giustificare un fallimento
  • Ansia
  • Senso di inadeguatezza quando si svolge qualcosa di importante
  • Stima di se legata esclusivamente ai propri successi
  • Ansia da prestazione
  • Mancanza di autostima

Si tratta di sintomi che tutti, prima o poi hanno provato ma che tutti insieme e reiterati nel tempo tendono a tracciare in modo univoco il profilo di chi soffre di sindrome dell’impostore. Il lato positivo è che riconoscere di soffrirne è già un primo passo per comprendere e migliorare la propria situazione. Scopriamo quindi come fare per attenuare la sindrome e per uscirne.

Come superare la sindrome dell’impostore

Donna triste
Donna con espressione triste – Fonte: iStock photo

La sindrome dell’impostore è stata individuata relativamente di recente, ovvero intorno al 1978. A scoprirla sono state le psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes che l’hanno riscontrata su un gruppo di giovani donne di successo.

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Da allora, gli studi su questa sindrome sono andati avanti e ad oggi è possibile lavorarci su più fronti. Inutile dire che il più prezioso tra tutti è quello psicologico. Comprendere le origini del problema e lavorare con un esperto sull’opinione che si ha di se stessi è infatti un buon modo per acquisire sempre più fiducia nelle proprie capacità, uscendo così dalla sindrome dell’impostore. Detto ciò, ci sono tutta una serie di cose che si possono fare per migliorare la propria condizione. Ecco le più importanti:

Ammettere di avere un problema. Può sembrare strano ma riconoscere di avere il problema della sindrome dell’impostore è il primo passo per lavorare al fine di superarla. Essere consapevoli, infatti, aiuta a riconoscerne i sintomi ogni volta che si presentano e ciò, con il tempo, può spingere a riconoscere che ciò che si prova non è reale ma solo un sintomo del problema che si è scelto di accettare e superare.

Accettare i complimenti. Una delle cose più difficili e per le quali è quindi necessario allenarsi riguarda il rapporto con i complimenti. In genere, chi soffre della sindrome dell’impostore prova infatti un gran senso di disagio ogni qual volta ottiene un riconoscimento. Ciò lo porta a non saper accettare i complimenti. Imparare a farlo è quindi un modo per rendersi conto di meritarli, imparando ad apprezzarli poco alla volta. Invece di rispondere in automatico sminuendosi, si può iniziare con il dire semplicemente grazie. Una risposta semplice che può fare molto più di quanto si pensi.

Pretendere meno da se stessi. Spesso, a creare la sindrome dell’impostore è il costante mettersi alla prova di chi ha così poca stima di se da dover dimostrare sempre di più. Accettare che errare è umano e che può capitare a tutti e cercare di fare del proprio meglio senza puntare necessariamente al massimo, sono modi diversi di vedere le cose. Modi che però possono aiutare a misurarsi con obiettivi più a portata di mano ed in grado di non provocare le ansie classiche di chi teme di sbagliare di continuo.

Rivivere la propria storia. Imparare a guardare al passato e ricordare gli sforzi fatti e i successi ottenuti per proprio merito è un buon modo per rendersi conto attivamente di quanto si sia effettivamente capaci. Annotare tutto sarà un modo per ricordarsene ogni qual volta si sente di essere sul punto di vacillare. Spesso verbalizzare le cose aiuta infatti a codificarle in modo diverso. Un tentativo che vale sicuramente la pena di fare.

Parlarne. È molto importante non tenersi tutto dentro e non pensare di essere i soli a vivere questo disagio. Rivolgersi ad uno psicoterapeuta è, come già detto, la decisione più importante. Anche condividere le proprie paure con qualcuno di fidato, però, può fare molto. Inoltre trovare altre persone che condividono lo stesso problema può aiutare a capirne alcune dinamiche nascoste e fungere da fonte di riflessione riguardo i pensieri che si fanno a riguardo.

La sindrome dell’impostore è sicuramente un problema difficile con cui condividere. Oltre a far sentire spesso a disagio e fuori luogo rischia infatti di limitare le possibilità di carriera o di successo di chi ne soffre. Per questo motivo è importante non lasciare nulla al caso e, in caso di dubbi, cercare in ogni modo di risolvere il problema al fine di assicurarsi una vita piacevole e in cui essere felici (come giusto che sia) dei propri successi.

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