Ansia: che cos’è in psicologia, perché ci fa stare male

Una vera e propria patologia che colpisce la salute mentale di molte persone: ecco cos’è l’ansia, qual è la definizione in psicologia e il suo malessere..

ansia definizione psicologia
Disegno dell’ansia, IStock 

In psichiatria, l’ansia è uno status di salute mentale simile all’angoscia: più in generale, si tratta di un’agitazione interiore dovuta a qualche paura o a un qualche tipo di incertezza.

A dare più informazioni precise è il nuovo progetto “Bates Corner – Glossario minimo di psicologia” di OggiSalute, che prende ispirazione da Norman Bates, protagonista della serie di libri “Psyco” di Bloch e conosciuto perlopiù per il riadattamento cinematografico di Hitchcock.

L’idea si propone di informare sul significato corretto dei termini della psicologia non sempre usati nel modo giusto nella quotidianità.

Alcune delle parole che spesso utilizziamo e che sono entrate nel linguaggio comune, sono contenute anche nel DSM, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, che ne riporta la definizione corretta.

Altri termini invece, sono pian piano entrati nel gergo della nostra lingua ed è spesso difficile avere chiaro il loro significato e determinarne un utilizzo corretto.

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Ansia, ecco la definizione giusta in psicologia: scopri quando è giusto utilizzare questa parola

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Persona preoccupata, IStock 

Se vogliamo parlare correttamente di ansia, dobbiamo riferirci infatti a uno stato caratterizzato da sentimenti di paura o di preoccupazione che provoca una forte tensione su chi la prova.

L’ansia e i sentimenti da cui è caratterizzata non sono connessi a delle minacce reali: nonostante ciò tante sono le preoccupazioni percepite e le modificazioni fisiche riscontrate, come ad esempio l’aumento del battito cardiaco.

Quand’è che si può parlare di ansia come patologia? Si smette di stare bene nel momento in cui questo status diventa esagerato rispetto al pericolo reale, o quando è addirittura immotivata o diventa troppo presente nella nostra quotidianità.

Altro campanello d’allarme sono i sintomi fisici, che possono diventare sempre più intensi: oltre al battito cardiaco anche l’eccessiva sudorazione possono dirci qualcosa sulla nostra salute mentale.

Ultimi, ma non per importanza, sono i sentimenti d’allarme crescenti: proprio per questo motivo si tende ad assumere atteggiamenti di evitamento o di controllo eccessivo in alcune situazioni.

Da OggiSalute

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