Paul McCartney | Contro il governo italiano: “Rimborsate i miei fan!”

Paul McCartney è intervenuto in difesa dei suoi fan italiani e contro il governo del nostro Paese: il motivo? L’utilizzo dei voucher.

Paul Mc Cartney
Paul Mc Cartney (Fonte: Instagram)

I concerti di Paul McCartney in Italia sono diventati il simbolo del disagio che il mondo dello spettacolo italiano sta attraversando a causa degli strascichi della pandemia di Coronavirus contro la quale il mondo ha dovuto combattere.

Le date italiane del baronetto inglese avrebbero potuto essere gli ultimi concerti italiani della sua carriera e, proprio per questo, i fan si erano precipitati ad acquistare i suoi (costosissimi) biglietti.

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La cancellazione di tutti gli eventi dell’anno, tra cui naturalmente anche quelli dell’ex beatles, ha comportato una lunga serie di disagi sia agli artisti, sia agli organizzatori di eventi, sia naturalmente ai fan che si sono visti privati della possibilità di applaudire i propri idoli.

Le cose si sono complicate nel momento in cui è stato necessario capire come risarcire i biglietti per gli eventi annullati. Il governo italiano è stato l’unico in Europa a introdurre, per gli organizzatori di eventi, la possibilità di sostituire il rimborso con l’emissione di un voucher di valore pari al prezzo del biglietto acquistato per un certo evento.

Paul McCartney ha trovato assolutamente inaccettabile la politica del governo italiano in merito alla questione e ha deciso di dirlo chiaramente via social, con un lungo messaggio che non ci fa fare affatto una bella figura.

Paul McCArtney: “L’uso dei voucher è scandaloso”

Paul McCartney concerti
Paul McCartney (Fonte: Instagram)

Dal momento che il problema dei voucher riguarda soltanto i suoi fan italiani, Paul McCartney ha deciso di pubblicare un messaggio in italiano sulla propria pagina Facebook, in maniera che arrivasse forte e chiaro sia ai fan sia alle autorità italiane.

Il baronetto ha anche deciso di chiarire un punto fondamentale: i soldi pagati dai fan per ottenere i biglietti non sono arrivati nelle tasche di Paul. Al contrario, sono stati interamente trattenuti dagli organizzatori.

Si tratta di una specifica molto importante, dal momento che i fan avrebbero potuto pensare che l’ex Beatles avesse deciso di intascare i loro soldi senza esibirsi.

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Il problema fondamentale, individuato da Paul McCartney, è che c’è stata una vera e propria “truffa” ai danni dei suoi fan: La cancellazione (dei concerti) è stata fatta sul presupposto che a tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per gli spettacoli sarebbe stato offerto un rimborso totale del prezzo del biglietto pagato. Mentre ciò è avvenuto in tutti gli altri paesi […] il governo italiano […] ha approvato un decreto che autorizza tutti i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un “voucher” di pari valore a quello indicato sul biglietto.”

Il cantautore si è fatto portavoce del comprensibile scontento dei suoi fan, che hanno pagato “per vedere un preciso spettacolo, e non altri dello stesso promoter”. 

In pratica, McCartney ha sottolineato come il Governo Italiano abbia deciso di mettersi dalla parte degli organizzatori e non da quella dei fan. “È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno spettacolo non possano riavere i loro soldi” ha scritto Paul, che ha concluso: “È un vero insulto per i fan”.

A rendere ancora più spinosa la situazione italiana è quindi l‘unicità della decisione del nostro governo tra tutti i governi europei che si sono trovati costretti a gestire la stessa emergenza.

 

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Il governo Conte ha preso la decisione di rendere utilizzabili i voucher su proposta di Assomusica, l’associazione di promotori di musica dal vivo. Questo provvedimento rientra tra le misure “paracadute” messe a punto per sostenere il settore dello spettacolo e tutti i loro lavoratori, che più di tutti hanno risentito della crisi economica provocata in Italia dal fermo delle attività e degli eventi.

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