Fedez e Codacons | Prosegue la guerra e arrivano atti giudiziari

Fedez ha ricevuto la notifica di atti giudiziari da parte di Codacons. Diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati sono i reati a cui dovrà rispondere di fronte al giudice.

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La notifica degli atti giudiziari (Foto Twitter @fedez)

Fedez se lo aspettava e alla fine è arrivata la notificazione di atti giudiziari in seguito alla denuncia di Codacons. La querelle con l’associazione che tutela i consumatori, infatti, va avanti già da qualche mese e riguarda le donazioni raccolte per l’emergenza Coronavirus.

Ora il rapper milanese dovrà rispondere davanti al giudice di diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati.

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Tutto questo accade perché il rapper milanese e la moglie Chiara Ferragni, avevano lanciato una campagna di raccolta fondi per donare un nuovo reparto di terapia intensiva al San Raffaele di Milano. In quell’occasione il Codacons aveva posto dubbi in merito alle commissioni imposte dalla piattaforma GoFundMe.

Arrivano atti giudiziari per Fedez: i perché della guerra con Codacons

Fedez codacons
Fedez (Foto: Instagram)

Prosegue la guerra tra Fedez e il Codacons. Ieri, il rapper milanese ha infatti ricevuto la notificazione degli atti giudiziari da parte dell’associazione a tutela dei consumatori.

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In una storia Instagram Fedez afferma: “Ragazzi non so che ricordi vi abbia lasciato questo periodo di quarantena, per quanto mi riguarda mi ha lasciato questo”. E mostra la notificazione, appunto, degli atti giudiziari.

E ancora in un tweet si legge: “È sempre bello ricevere queste onorificenze per aver cercato di dare una mano in un momento difficile. Grazie Codacons. Grazie Italia”.

Ora il cantante milanese dovrà difendersi ufficialmente per diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati.

Molti dei colleghi e altri personaggi dello spettacolo hanno mostrato solidarietà verso il rapper. “Vergognoso” il commento di Laura Pausini. “Senza parole. Mi dispiace e mi irrita e fa incazzare moltissimo”, il pensiero del regista Gabriele Muccino.

In effetti, se l’Ospedale San Raffaele di Milano ha visto la creazione di un nuovo reparto di terapia intensiva, è stato proprio grazie alla campagna di raccolta fondi lanciata da Fedez e Chiara Ferragni.

E allora cosa ha reclamato il Codacons? I dubbi dell’associazione a tutela dei consumatori nascono lo scorso marzo. In quell’occasione l’associazione denunciava come ingannevoli le commissioni applicate dalla piattaforma GoFundMe, usata appunto dai Ferragnez per raccogliere il fondi per il San Raffaele.

L’Antitrust allora aveva avviato un provvedimento d’urgenza dichiarando illecito il meccanismo per le commissioni a carico dei donatori.

Questo aveva suscitato l’indignazione di Fedez che si era difeso pubblicando alcune storie su Instagram in cui spiegava la regolarità delle procedure e che GoFundMe è una delle piattaforme più utilizzate al mondo.

A quel punto il cantante rilanciava anche accusando il Codacons di voler bloccare le raccolte fondi private ma di favorire la propria, denunciando che i soldi per contrastare il Coronavirus finivano invece direttamente nelle casse dell’associazione.

Il Codacons rispondeva all’accusa spiegando che, invece, raccoglievano fondi per denunce, diffide e ricorsi in quel momento di emergenza.

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Insomma una guerra senza fine a colpi di accuse reciproche che finirà adesso in tribunale.

Fedez e Chiara Ferragni
Fedez e Chiara Ferragni (Fonte: Instagram)

L’associazione replica al cantante facendo notare come il rapper voglia far credere che gli atti giudiziari riguardino la sua attività di beneficenza. Mentre invece la denuncia, secondo il Codacons, è scattata per la “diffamazione compiuta dal cantante ai danni dell’associazione e l’inaudita violenza scatenata sul web dallo stesso”.

 

 

 

 

 

 

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