Coronavirus | Le linee guida sulla riapertura di palestre e piscine

Da lunedì 25 maggio riapertura in tutta Italia, tranne che in Lombardia e Basilicata, di palestre e piscine. I centri così come i clienti dovranno attenersi però alle linee guida per evitare il contagio da Coronavirus. 

riapertura palestre piscine
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Per tutti gli amanti dello sport il gran giorno è arrivato. Lunedì 25 maggio hanno riaperto palestre e piscine in tutta Italia, tranne che in Lombardia (31 maggio) e Basilicata (3 giugno).

Dopo oltre due mesi di stop riprende quindi l’attività sportiva al chiuso che sarà consentita ma attenendosi rigorosamente alle linee guida per evitare il contagio da Coronavirus.

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Imperativo categorico è il rispetto della distanza di sicurezza, misura fondamentale per contrastare il Covid-19 dal momento che il virus si trasmette tramite droplet, ovvero le goccioline e il liquido vaporizzato che emettiamo quando respiriamo o tossiamo.

Tornare ad allenarsi in sicurezza: ecco le linee guida sulla riapertura di palestre e piscine

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Buone notizie per gli sportivi che finalmente da ieri sono tornati a svolgere attività fisica in palestre e piscine. Ma sia i gestori dei centri che gli avventori dovranno tenere bene a mente le linee guida per evitare il contagio da Covid-19.

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Innanzitutto gli allenamenti dovranno essere necessariamente prenotati così da evitare assembramenti. Attività pianificate, dunque, e regolamentazione degli accessi. I gestori dovranno tenere l’elenco delle prenotazioni per almeno 14 giorni.

All’ingresso sarà misurata la temperatura attraverso un termoscanner. Vietato l’ingresso per chi supera i 37.5 °C.

Gli spogliatoi dovranno essere organizzati in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra i clienti.  Prevedendo ad esempio postazioni alternate o l’uso di barriere. Possibilmente utilizzare un telo personale per sedersi sulla panca mentre ci si cambia.

Durante l’attività fisica invece le persone dovranno stare a distanza di almeno 2 metri facendo particolarmente attenzione quando praticano quella intensa. Discorso diverso per la piscine dove invece si dovranno avere almeno 7 metri quadrati di superficie di acqua a persona.

Inoltre, ora che arriva la bella stagione, molte piscine saranno scoperte e avranno uno spazio per poter prendere il sole. In questo caso lettini e sdraio dovranno essere posizionati a distanza di almeno 1 metro e mezzo tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Messi a disposizione, inoltre, dispenser con gel idro-alcolici per la disinfezione delle mani. Obbligatori all’entrata e nelle postazioni di maggior passaggio e più strategiche.

All’arrivo occorrerà cambiare le scarpe che dovranno essere utilizzate esclusivamente per svolgere l’attività fisica. Tutti gli indumenti e oggetti personali, inoltre, dovranno essere riposti dentro a una borsa negli armadietti. Rispettando un uso non promiscuo degli stessi, mettendo a disposizione eventualmente dei sacchetti per gli effetti personali.

Per quanto concerne l’uso della mascherina sarà obbligatoria per accedere al centro e in tutti quei momenti in cui non ci si sta allenando. È consentito toglierla solo nel momento dell’allenamento per favorire la respirazione. Il personale, se non sta svolgendo allenamento dovrà indossarla.

Fondamentale anche la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati, dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto.
Quelli che  non possono essere disinfettati non devono essere usati.

Garantita, inoltre, la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine, anche più volte al giorno. Così come la disinfezione degli spogliatoi, armadietti compresi, a fine giornata.

In piscina dovrà essere assicurato il trattamento
dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato minore o uguale a 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5.

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Le vasche che non consentono il rispetto della distanza e il mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, come nel caso delle gonfiabili, devono essere interdette all’uso.
Pertanto si suggerisce un particolare e rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.

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Per quanto riguarda il microclima, nelle palestre, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione. Devono essere poi garantiti i ricambi d’aria nei locali con aria naturale preferibilmente, dove c’è la possibilità.

Anche se con tutte le difficoltà del caso, dunque, c’è il tentativo di tornare a una vita normale, fatta anche di allenamento e sport.

 

 

 

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