Eliminare i germi in 30 secondi | Mani a confronto sotto la luce Uv

Lavare le mani è importante ma, ancor più importante, è la durata del lavaggio. Una foto sotto la luce UV dovrebbe farvi riflette.

batteri mani
Foto da Instagram @kristenanniebell

L’importanza di lavare le mani. Questa la prima e più importante lezione che la pandemia del Covid-19 dovrebbe averci insegnato.

Ce lo hanno detto da subito e hanno continuato a ripetercelo più e più volte sino ad oggi: lavatevi spesso le mani.

Acqua e sapone vanno più che bene, anche questo dovremmo averlo oramai imparato (sebbene qualcuno si ostini a preferire i gel igienizzanti per le mani), ma li usiamo correttamente?

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Nonostante i diversi promemoria di ogni genere di esperto o autorità il dubbio di non eseguire un lavaggio mani impeccabile permane.

Considerato allora che “un’immagine vale più di mille parole”, probabilmente visualizzare i risultati a cui lavare le mani correttamente potrebbe condurci potrebbe rivelarsi il giusto stimolo per prestare finalmente la dovuta attenzione a questo importante gesto.

Ci viene a tal proposito in soccorso un post condiviso su Instagram da una famosa attrice, una foto che mette, per così dire, “nero su bianco”, il contributo di una insaponata realizzata a dovere nella lotta ai germi.

Lavare le mani: a fare la differenza è la durata

sapone mani
Foto da Unsplash

“Mia mamma mi ha inviato la comparazione del lavaggio mani sotto la luce UV. 30 SECONDI CON IL SAPONE GENTE!!!”

Così scrive su Instagram l’attrice Kristen Bell condividendo una foto che mostra sei mani a confronto sotto la luce UV.

La scopo dello catto, realizzato dalla madre dell’attrice, è dimostrare come acqua e sapone vadano benissimo per eliminare ogni traccia di germi, a patto però che li si utilizzi correttamente, soprattutto dal punto di vista dei tempi.

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Per realizzare le foto le mani sono state coperte con una crema chiamata Glo-Germ. Si tratta per la precisione di un olio minerale che si attacca ai germi, risultando poi visibile solo sotto una luce UV e consentendo dunque letteralmente di visualizzare i germi.

La prima foto mostra la mano prima del lavaggio, un vero e proprio “faro di batteri”, per così dire.

In sequenza possiamo poi vedere: la mano dopo una sciacquata rapida, la mano dopo 6 secondi sotto l’acqua senza sapone, la mano dopo 6 secondi di lavaggio col sapone e poi dopo 15 secondi di insaponamento e, infine, dopo 30.

Che cosa ne deduciamo?

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L’esperimento mostra come solo con uno strofinamento di 30 secondi si ha un’efficacia migliore.

I germi visibili diminuiscono infatti sempre più drasticamente ma, mentre con il semplice risciacquo con acqua si nota come cambi nulla o quasi, con il sapone il miglioramento è netto e incrementa rapidamente con il passare dei secondi.

lavare mani
Foto da Pixabay

Del resto anche il Ministero della Salute era stato molto chiaro circa l’importanza del fattore tempo nel lavaggio delle mani, specificando che ogni manovra sotto i 30 secondi sarebbe risultata perfettamente inutile.

E voi, quanto tempo dedicate al lavaggio delle vostre mani? La foto qua sopra dovrebbe senza dubbio portarvi a prestare un po’ più di attenzione a questo semplice ma potente gesto.

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