Ilaria D’Amico | Sul Caso Botteri: “Anch’io presa di mira come lei”

Ilaria D’Amico ha preso decisamente posizione a favore di Giovanna Botteri e ha raccontato la propria difficile gavetta da (bella) donna giornalista.

Ilaria D'Amico
Ilaria D’Amico (Fonte: Instagram)

Il fatto che l’aspetto di una giornalista faccia scoppiare un vero e proprio caso mediatico in Italia è indice del fatto che c’è ancora molta strada da fare: è il sottinteso di tutte le recenti dichiarazioni di Ilaria D’Amico.

Bellissima, sempre impeccabile dal punto di vista del look, stimata professionista e allo stesso tempo al centro della cronaca rosa a causa della sua relazione con Gigi BuffonIlaria D’Amico sa perfettamente come ci si sente a stare da entrambi le parti del microfono.

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Proprio per questo motivo il suo punto di vista è uno dei più lucidi sulla vicenda di Giovanna Botteri, additata da Striscia La Notizia perché non conforme a un certo modello che, secondo la D’Amico, è una vera e propria tirannia.

Ilaria D’Amico sul Caso Botteri: “Vittime della tirannia della bellezza”

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Giovanna Botteri – Screenshot da video

È molto difficile pensare che una donna perfetta sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista professionale possa essere stata vittima di discriminazione, eppure è stato così per Ilaria D’Amico.

Il problema, ha detto Ilaria è che “sei sei bella ti guardano ma non ti ascoltano” e, quindi, bisogna fare una scelta di campo. Ci sono donne (dello spettacolo e non) che sottolineano la propria bellezza con ogni mezzo e ne fanno un vero e proprio piedistallo da cui far risaltare altre doti. È il caso, chiaramente, di Diletta Leottabravissima e assolutamente professionale ma che gioca sapientemente con le proprie curve per attirare l’attenzione di un certo tipo di pubblico maschile.

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Di segno completamente opposto, invece, la scelta di Ilaria D’Amico, che ha raccontato di indossare sempre abiti molto larghi all’inizio della propria carriera, in maniera da nascondere il corpo e lasciare che fosse la propria bravura a imporsi all’attenzione dei telespettatori.

Purtroppo, nonostante questa strategia, la D’Amico ha continuato a ricevere domande imbarazzanti come, ad esempio, sull’altezza dei tacchi che completano immancabilmente la gonna a tubino che è diventato il “marchio di fabbrica” della giornalista.

“Ho continuato a ricevere per anni domande sull’altezza dei miei tacchi. Queste cose succedono solo alle donne” ha dichiarato la D’Amico a Grazia. 

Purtroppo questa maniacale attenzione all’aspetto delle donne anche in ambito professionale è una tirannia della bellezza e della giovinezza a cui, secondo Ilaria, in Italia non si sottrae nessuno.

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Giovanna Botteri è rimasta vittima di quello stesso perverso meccanismo che in passato ha portato la D’Amico a “nascondersi” sotto abiti di varie taglie più grandi, eppure secondo Ilaria, l’Italia ha disperatamente bisogno di giornaliste come la Botteri. “È sempre stata fedele a se stessa. Quando era inviata di guerra, mentre altri facevano reportage pettinati dalle terrazze degli hotel, lei era arruffata in prima linea e, come in questi mesi dalla Cina, ci ha fatto vivere le notizie in modo unico. Una giornalista così è insostituibile”.

Si tratta però di un modello esclusivamente italiano. Come hanno fatto notare molte giornaliste nelle ultime settimane – e anche la D’Amico si è unita al coro – negli Stati Uniti “se sei brava, sei brava”, non importa come ti vesti o di che colore porti i capelli.

 

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Fortunatamente, la querelle tra Michelle Hunziker, che ha addirittura ricevuto minacce di morte dopo il servizio di Striscia, e Giovanna Botteri si è calmata immediatamente, proprio perché Giovanna ha dimostrato, come diceva la D’Amico, il carattere di una vera giornalista e non di una donna di spettacolo.

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