Bonus vacanze confermato | Ecco come funziona e a chi spetta

Approvato nel nuovo ‘Decreto Rilancio’ il bonus vacanze. Una tax credit che arriva fino a 500 euro stanziata per famiglie, coppie e single che potranno usufruirne per andare in vacanza. Un incentivo economico per rilanciare il turismo in Italia. Vediamo come funziona e a chi spetta.

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Nel nuovo decreto Rilancio è stato approvato anche il bonus vacanze. Un incentivo economico previsto per famiglie, coppie e single da spendere in strutture ricettive in Italia. Una misura che vuole rilanciare da un lato il turismo del Belpaese, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.

Dall’altro vuole dare una boccata d’aria alle famiglie, molte di esse duramente provate dalla chiusura delle attività e dalla diminuzione vertiginosa dei redditi. Una misura che stando alle parole del ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini ammonta a 2,4 miliardi di euro.

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Il bonus vacanze, introdotto all’articolo 183 del decreto Rilancio, nella parte dedicata a turismo e cultura, non è altro che una tax credit per le spese sostenute dal 1 luglio al 31 dicembre legate alla fruizione di servizi offerti da imprese turistico ricettive. Dagli agriturismi, agli hotel dai bed breakfast ai campeggi, tutti rigorosamente sul suolo nazionale.

Come funziona e a chi spetta il bonus vacanze?

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Ma chi potrà usufruire del bonus vacanze e a quanto ammonta? La tax credit potrà essere richiesta da tutti quei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40mila euro. E la somma corrisposta arriverà fino a 500 euro per le famiglie con entrambi i genitori e almeno un figlio a carico. Scende a 300 euro per le coppie mentre per i single sono previsti 150 euro.

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Non si potrà cumulare tra i diversi membri di una famiglia perché ne può beneficiare solo un componente del medesimo nucleo familiare.

Inoltre, per usufruire del bonus ci sono delle condizioni da rispettare, ovvero bisognerà pagare in un’unica soluzione quindi non si potrà frazionare e tutto dovrà convergere verso un’unica struttura ricettiva. Inoltre, il pagamento dovrà essere documentato con fattura elettronica o documento commerciale, con l’indicazione del codice fiscale del soggetto beneficiario.

Il credito sarà corrisposto per l’80 per cento sotto forma di sconto da parte della struttura turistico-ricettiva mentre il 20 per cento si potrà detrarre in sede di dichiarazione dei redditi.

Infine, una condizione che ha fatto storcere il naso a diversi soggetti, è che il pagamento dovrà essere eseguito direttamente dal cliente, senza l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.

Questo ultimo punto ha sollevato diverse polemiche da parte di piattaforme come ‘Airbnb’ e ‘booking.com’ ma anche di tutte quelle multinazionali che offrono servizi di intermediazione e prenotazione di alloggi.

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“Esprimiamo il nostro dissenso sull’esclusione delle piattaforme digitali per il pagamento. Auspichiamo che l’esclusione dalla misura possa essere eliminata” ha detto il country manager di Airbnb Italy e South East Europe, Giacomo Trovato, durante un’audizione in commissione industria al Senato. “La distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive ed alloggi ad uso turistico sarebbe una misura più semplice” ha aggiunto.

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Non è da meno Alberto Yates, country manager per l’Italia di booking.com che sempre nella stessa sede ha affermato. “Siamo dispiaciuti che in questi significativi e positivi aiuti per il turismo siano discriminate le persone che prenotano e pagano tramite portali telematici”. Sempre secondo Yates si intravedono anche piccoli segnali di ripresa. “Quando ci sono date certe sull’allentamento del lockdown una ripresa c’è. Anche se si guarda all’alta stagione”.

di Cristina Biondi

 

 

 

 

 

 

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