Fabrizio Moro | “Concerto Primo Maggio? Ho basato tutto sulla libertà”

Fabrizio Moro al Concerto del Primo Maggio 2020 e confessa: “ho basato tutto sulla libertà e davo per scontato che sarei stato sempre un uomo libero”.

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Fabrizio Moro – Screenshot da video

In una videointervista rilasciata ai microfoni dell’Ansa, Fabrizio Moro che ha accettato di partecipare al Concerto del Primo Maggio 2020, racconta il suo rapporto con il Concertone che, quest’anno, si svolge in un teatro e non in piazza e svela il senso della libertà e come sta affrontando l’emergenza coronavirus.

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Fabrizio Moro al Concerto del Primo Maggio: “da piccolo ci andavo con mio padre. Ho basato tutto sulla libertà e pensavo che sarei stato sempre un uomo libero”

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Fabrizio Moro – Screenshot da video

Il concerto del Primo Maggio 2020 sarà sicuramente diverso come spiega Fabrizio Moro all‘Ansa.  “Sicuramente quest’anno ha un valore ancora più forte, un po’ per tutto quello che sta accadendo nel mondo del lavoro. Per i tanti ragazzi che in questo momento l’hanno perso, per chi come me è cresciuto con i valori del Primo Maggio, il valore del lavoro. Mio padre mi portava al concerto del Primo Maggio“.

E’ sempre stato un palco ambito da me. Mi ricordo che all’inizio, quando ancora non avevo canzoni di successo, provavo sempre a presentarmi e venivo sempre messo da parte. Poi ho avuto la fortuna di riuscire ad arrivare su quel palco e quando sali lì e vedi 150mila persone davanti a te è un’emozione straordinaria“, racconta il cantautore che ha ricolto anche un appello ai fans.

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Sul Concerto del Primo Maggio 2020 che, quest’anno si è trasformato in uno spettacolo televisivo per permettere al pubblico di partecipare pur non potendo scendere in piazza, Moro dice: “cercheremo di renderlo bello anche quest’anno per quanto ci è possibile”.

Sul momento difficile, il cantautore dice: “c‘è molta incertezza per quello che accadrà. Sai che per chi vive di questo, ma non soltanto per noi artisti, ma per tutti i tecnici, musicisti, tutti gli addetti ai lavori, è un massacro, è un momento molto difficile“, dice.

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Fabrizio Moro ha sempre cantato temi sociali importanti. Una delle sue canzoni simbolo, diventanto un manifesto del suo pensiero è sicuramente Libero. A tal proposito, l’artista confessa di aver fatto una riflessione: “Io costruito tutto il mio percorso lavorativo e umano sulla libertà, però, davo per scontato che sarei sempre stato un uomo libero”. 

Poi conclude:

Quindi oggi che mi ritrovo come tutti, come la maggior parte degli italiani a stare chiuso dentro casa, a non poter fare tutte quelle cose che davo per scontate come abbracciare un amico, andare a mangiare la pizza al paese, cose che fanno parte della mia quotidianità, sono sicuro che l’abbraccio che darò ai miei amici sarà un abbraccio diverso rispetto a quello che ho sempre dato, la pizza che andrò a mangiare al paese avrà un altro sapore, quando riguarderò la prima partita di Serie A sarà come quando mio padre mi ha portato la prima volta allo stadio. Alla fine penso che la libertà sia una cosa molto semplice, non è un concetto così utopico e complicato. La libertà è fatta di piccole cose che possiamo fare e di persone che possiamo proteggere“, conclude”.

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