Coronavirus | Rai e Mediaset insieme dopo l’emergenza, l’idea della Clerici e Bonolis

Antonella Clerici e Paolo Bonolis propongono a Rai e Mediaset di fare fronte comune una volta terminata l’emergenza Coronavirus. C’è l’idea di un evento congiunto.

Clerici e Bonolis, la proposta a Rai e Mediset dopo l'emergenza
Clerici e Bonolis, la proposta a Rai e Mediset dopo l’emergenza (Getty Images)

Unire le forze in tempi di crisi, per combattere un nemico più grande, proprio come fanno i supereroi. Questa parola, ultimamente, è un po’ abusata: viene con cognizione utilizzata per coloro che – in prima linea – stanno combattendo l’emergenza sanitaria al COVID-19 e poi allargata, per forza di cose, a tutto il resto. Non capita tutti i giorni di “salvare l’Italia” dal proprio divano, perchè quello che si chiede attualmente a tutti i cittadini è di restare a casa: distanti ma uniti, affinché il contagio da Coronavirus non si propaghi ulteriormente.

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Vittime, purtroppo, ce ne sono state già abbastanza. Nel nostro Paese e nel resto del mondo, da qui l’esigenza di dichiarare la pandemia. Tuttavia, tornando alle vicende dello Stivale, vittime – in un certo qual modo e per ragioni profondamente diverse – sono anche tutti coloro che non hanno più un lavoro: le restrizioni governative, infatti, hanno imposto la chiusura di tutte quelle attività non essenziali (a fronte di un sussidio economico da elargire durante i giorni di quarantena) affinché venisse agevolata la permanenza nelle proprie abitazioni: molti possono, altresì, lavorare da casa (il cosiddetto smart-working). Altri, però, devono prendere atto di dover chiudere i battenti fino a nuovo ordine.

Clerici e Bonolis: “Uniamo le forze per ripartire al meglio in tivù”

Clerici e Bonolis lanciano l'idea di un progetto comune Rai e Mediaset
Clerici e Bonolis lanciano l’idea di un progetto comune Rai e Mediaset (Getty Images)

Vale per ristoratori, parrucchieri, commessi, titolari di negozi, pub, bar e tutte quelle attività che non sono fondamentali nella quotidianità. Fra queste, purtroppo e per fortuna, c’è anche la televisione: molti programmi avevano iniziato a prendere misure tiepide, tipo la messa in onda senza pubblico, ma dopo i diversi casi di Coronavirus riscontrati a diversi protagonisti sia nella tivù pubblica che in quella generalista, si è passati (di comune accordo) alla sospensione momentanea di parecchie trasmissioni e quindi la rinuncia a celebri appuntamenti settimanali con un palinsesto quotidiano rivoluzionato dalle fondamenta. Molte repliche, parecchi film a coprire i buchi lasciati da noti format e altrettanta capacità di adattamento sia per società di produzioni che per gli addetti ai lavori.

Infatti, data la situazione, non è tanto – per quanto riguarda i vip – la perdita economica (quella era prevedibile e sta coinvolgendo diverse categorie di lavoro), quanto la perdita di popolarità: un personaggio famoso se non si fa notare, in qualche maniera, ha perso il proprio pubblico e quindi – se vogliamo – la propria fonte di guadagno. Allora, sotto questo aspetto, l’emergenza Coronavirus ha la sua importanza anche per i cosiddetti Very Important People.

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Per evitare che il pubblico cominci davvero a chiedersi “Important per chi”, a fronte delle diverse offerte di streaming e piattaforme online che promuovono o cassano tutto con la forza di un click, bisogna correre ai ripari. Qualcosa se la stanno inventando gli esponenti più noti, dirottandosi sui social network con dirette mirate (per il pubblico della Rete) che è – gioco forza – sempre più vasto.

Proprio da una di queste dirette sarebbe nata una malsana idea, ma opportuna, visti i tempi che corrono: “Quando finirà tutto questo e riprendiamo la stagione televisiva, sarebbe bello fare una cosa tutti insieme, Rai e Mediaset”. Antonella Clerici e Paolo Bonolis, dalle proprie piattaforme social ufficiali lanciano l’idea. C’è bisogno di unire menti, idee e possibilità in barba alle etichette e alle aziende di appartenenza.

Se la conduttrice sembra possibilità, il celebre conduttore romano accetta con riserva: “Sarebbe bello. Io l’ho proposta tante volte una cosa dove le due aziende si unissero tra loro, però, sai, un conto siamo noi che abbiamo il piacere dello spettacolo, un conto sono i conflitti economici, aziendali e politici. Quelli non c’hanno sentimenti, spesso”. Come a dire va bene tutto ma resta da capire fin dove possiamo spingerci. Una cosa è certa, la macchina televisiva uscirà completamente modificata da questo impasse: sarà compito dei vari “piloti” saper schiacciare il pedale giusto per ripartire. Una sorta di viatico sembrerebbe esser stato tracciato, bisogna vedere in quanti vorranno imboccarlo al netto di oneri e onori.

 

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