Coronavirus | gatti e cani gettati dalle finestre per psicosi di contagio

Il Coronavirus sta generando una psicosi collettiva che spinge le persone a commettere gesti folli e sconsiderati.

(Istock Photos)

Di fronte ad allarmismo, paure e disinformazione dilagano i gesti sconsiderati da parte della popolazione. Quello che sta accadendo in questi giorni agli animali domestici ritenuti responsabili della diffusione del virus è sconcertante.

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Coronavirus, è psicosi collettiva

coronavirus animali domesticiSono i nostri migliori amici, i nostri compagni di vita, si affidano a noi in tutto e per tutto, noi dovremmo prenderci cura di loro, proteggerli e amarli senza riserve eppure finiamo sempre col liberarci di loro non appena diventano “scomodi”. Ci liberiamo di loro perchè ostacolano le nostre vacanze, perchè si ammalano, perchè invecchiano. Ci liberiamo di loro perchè dimentichiamo che sono esseri viventi e che meritano la felicità ed il rispetto come chiunque altro.

Sono ancora una volta loro a pagare il conto anche a causa della psicosi collettiva generata dal Coronavirus, piccoli esseri incapaci di difendersi.

Dopo le voci secondo cui gli animali sarebbero responsabili della diffusione dell’epidemia del coronavirus c’è chi abbandona le proprie case lasciandoli li soli ed inermi e chi li getta senza scrupoli dalle finestre con l’intenzione di porre fine alle loro vite, gesti ignobili e senza giustificazione.

Negli ultimi giorni non si parla d’altro a livello internazionale, il coronavirus 2019-nCoV si sta diffondendo a macchia d’olio,  in Cina si contano 362 morti e 17.200 infezioni confermatee, le autorità sanitarie sono preoccupate a livello planetario. Il bilancio delle vittime umane è sempre più alto e a questo ora si aggiunge anche il bilancio delle vittime dei sacrifici degli animali. Cani e gatti gettati fuori dalle finestre senza scrupoli. Le immagini scioccanti sono state trasmesse dal media britannico The Sun.

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Animali domestici responsabili della diffusione del Coronavirus?

Animali domestici  (Istock Photos)

Le voci che il contatto con gli animali domestici potrebbe diffondere il virus impazzano sul web. Senza verificare la veridicità di queste informazioni molti proprietari di cani e gatti hanno iniziato a sbarazzarsene nel modo più abietto.

Secondo i resoconti dei media locali sono moltissimi gli animali morti trovati in diverse città e province in tutto il paese. La psicosi che accompagna l’epidemia di coronavirus non sta dunque mancando di provocare reazioni esacerbate da parte di alcuni residenti in Cina.

Animali morti stesi a terra, uno scenario raccapricciante

Secondo quanto riportato da The Sun, un cane è stato trovato a terra dopo essere stato gettato da un edificio nella città di Tianjin alle 4 del mattino a Hubei, l’epicentro dell’epidemia. L’animale sarebbe atterrato violentemente sul tetto di un’auto, prima di finire a terra e morire in preda ai gemiti per il dolore.

Lo scenario sembrava inverosimile, ma ciò che maggiormente sembra avere del paranormale è che anzichè suscitare l’indignazione e la rabbia da parte della popolazione ha ispirato un esempio da seguire. Poche ore dopo questo primo caso altri cinque gatti, sono stati lanciati fuori dalle finestre dai loro stessi proprietari e sono morti.

Questi massacri sono avvenuti subito dopo la dichiarazione del dottor Li Lanjuan su un canale televisivo cinese. “Se gli animali entrano in contatto con pazienti sospetti, devono essere messi in quarantena”, avrebbe dichiarato l’esperto parole che sono state riportate sui media locali con parole del tipo “cani e gatti possono trasmettere il coronavirus”.

Le autorità cinesi si dichiarano contro questi atti illeciti, la China Global Television Network ha ricordato le parole dell’OMS. “Non ci sono prove che animali domestici come cani e gatti possano contrarre o diffondere il coronavirus.” per scongiurare altri massacri.

Inoltre la polizia ha avviato delle indagini affinchè questi bagni di sangue non passino inosservati e vengano puniti come confermato da Keith Guo, addetto stampa affiliato all’associazione PETA per il benessere degli animali in Cina.Tra le varie dichiarazioni rilasciate da quest’uomo vi è anche una denuncia verso le fabbriche ed i macelli locali che versano in condizioni igieniche precarie. Stando alle sue parole: “sono le sporche fabbriche, i macelli e i mercati della carne che minacciano la salute di ogni essere umano sul pianeta fornendo terreno fertile per malattie mortali come il coronavirus, la SARS, influenza aviaria, ecc. ”

Il Coronavirus si sta diffondendo a livello internazionale. Casi di isolamento si sono verificati anche in Italia,dove si potenziano le misure preventive come i controlli con il termoscanner a Fiumicino. Il Ministero della salute chiede a chiunque sia reduce di viaggi in Cina di effettuare dei controlli ricordando che chiunque sia stato a Wuhan 14 giorni prima della comparsa dei sintomi di seguito rischia di soffrire della malattia che può essere accertata tramite un semplice esame biologico eseguito in un centro specializzato per limitare il rischio di contaminazione.

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Coronavirus controlli con termoscanner a fiumicino
Fonte foto: Istock

Ricordiamo che i sintomi del coronavirus possono essere simili a quelli dell’influenza e sono state rese note le giuste misure precauzionali. Scegliere di indossare una mascherina non protegge dall’infezione.

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