Cinema | “Odio l’estate” e il valore aggiunto dell’umorismo femminile

Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al cinema dal 30 gennaio con “Odio l’estate”. In questo nuovo film, diretto da Massimo Venier, la differenza la fanno le donne.

Aldo, Giovanni e Giacomo di nuovo in sala con "Odio l'estate"
Aldo, Giovanni e Giacomo di nuovo in sala con “Odio l’estate” (Getty Images)

In tempi in cui le donne vengono ‘valorizzate’ perchè “sanno stare un passo indietro rispetto a grandi uomini”, il ritorno al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo diventa una notizia poiché il trio milanese – lontano dagli schermi per ben 4 anni – ha sempre fatto della comicità e professionalità femminile un valore aggiunto che viaggiasse di pari passo con il loro estro dando sfogo ad una creatività e complicità reciproca per favorire un’alchimia senza eguali: pensiamo all’apporto che hanno dato, fra le altre, Marina Massironi, Angela Finocchiaro e Paola Cortellesi.

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Caratteri diversi, quote rosa necessarie per bilanciare ed enfatizzare – quando serve – vizi e virtù della contemporaneità con il dono dell’ironia e dell’ilarità. Stavolta, in “Odio l’estate”, che vede anche il ritorno della collaborazione con il regista ed amico del trio siculo-milanese Massimo Venier, l’asticella si è alzata ulteriormente: in scena è presente anche un trittico femminile – protagonista esattamente come quello maschile – nel dipanarsi della vicenda, imprescindibile nel fare da contraltare per costituire un’armonia scenica tangibile nell’intera architettura del film.

“Odio l’estate”, tre donne impeccabili per dare equilibrio e profondità ad una commedia polivalente

Maria Di Biase e Lucia Mascino in una scena di "Odio l'estate"
Maria Di Biase e Lucia Mascino in una scena di “Odio l’estate” (Medusa Film)

Quest’eterno confronto, di genere e di approccio differente alla vita, che finisce per collimare nell’amore e nella complicità, è portato avanti da Lucia Mascino (dal BarLume con furore), Carlotta Natoli (apprezzabile anche in ruoli più drammatici ma con Aldo, Giovanni e Giacomo ha potuto esprimere al meglio tutta la solarità che la contraddistingue) e Maria Di Biase. Lei è una vera e propria outsider, con la sua vis umoristica fatta di picchi che costituisce un vero e proprio “motore a scoppio” fra risate e riflessioni (anche amare talvolta), come ci aveva abituato nel recente passato con “Gli ultimi saranno ultimi” e “Vengo anch’io”.

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Tre facce di una stessa medaglia, con stimoli e suggestioni differenti, diventano, grazie anche ad una conoscenza reciproca approfondita sulle scene, l’ingrediente segreto di questa commedia favolistica in grado di restituire quel tocco in più che completa una serie di meccanismi basati sulla costante alternanza alto/basso, spensieratezza/profondità per riproporre una vera e propria tela di stati d’animo nel quadro completo del girato. “Odio l’estate” ha il merito di aver rimesso al centro di tutto le emozioni: non è così scontato, dunque, riuscire a ridere e l’attimo dopo lasciarsi andare ad una lacrima di comprensione ed empatia. Un caleidoscopio di sensazioni pronto a mostrarsi a coloro che vorranno e sapranno coglierne ciascun segnale e avvisaglia. Ed è un bene, specialmente di questi tempi, che sia stato possibile farlo anche grazie a tre donne così impeccabili. Dentro e fuori dalle scene.

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