Non è l’Arena: Parla il finto Mark Caltagirone

Ieri a Non è l’arena, il programma di Massimo Giletti, ha parlato l’ex finto Mark Caltagirone.

Molti lo conoscono come l’uomo con il cappellino rosso, ovvero colui che durante le ultime battute del Prati Gate è apparso su alcuni giornali mentre in una foto rientrava in casa con Pamela Prati. Si tratta dell’uomo che ha prestato il suo volto, o per meglio dire la sua immagine, all’inesistente Mark Caltagirone e che durante l’intervista condotta dallo staff di Non è l’arena, ha dichiarato di voler parlare del suo contributo alla faccenda, perché dopo averne colto i risvolti ha capito che si trattava di una truffa ed essendo padre di due bambini, ha deciso di dire la sua.

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A Non è l’arena, ha parlato la controfigura di Mark Caltagirone

Pamela PratiFonte: Instagram @pamelaprati

Come tutti ormai sapranno, il Prati Gate riguarda la storia del finto matrimonio di Pamela Prati con l’inesistente Mark Caltagirone, imprenditore che si è ormai scoperto non essere mai esistito.
Una storia che dal gossip è rapidamente sfociata alla cronaca, aprendo altri casi al suo interno e portando alla testimonianza di altri personaggi che hanno parlato di raggiri simili in cui gli erano state presentate (ovviamente non dal vivo) persone del tutto inesistenti.
A dare scalpore, in tutta questa storia è stata la continua finzione portata avanti dalla Prati che anche quando le carte erano ormai state scoperte ha continuato a confermare l’esistenza del suo compagno e l’intenzione di convolare a nozze con lui. Una storia nella quale sono stati inseriti anche due bambini (sempre inesistenti) che la finta coppia avrebbe preso in affido.
Ad oggi sono ancora tanti i dubbi circa il perché di tante bugie e la figura che dietro le quinte avrebbe manovrato il tutto. C’è chi pensa che l’idea sia stata della Prati, successivamente supportata dalle sue ex manager Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo e chi da invece ogni colpa alle due ex manager o ad una soltanto delle due. Di sicuro c’è che tutte e tre continuano a rimbalzarsi le colpe e nonostante siano ormai passati dei mesi, non si è ancora capito con assoluta certezza se il tutto è frutto di una macchinazione voluta dalle tre donne o se tra loro ci sono vittime e carnefici.
Un argomento che ancora tiene banco nei vari programmi e che ieri è approdato a Non è l’arena, dove Massimo Giletti ha portato a testimone proprio l’uomo che la scorsa primavera ha vestito i panni di Mark Caltagirone, apparendo con Pamela in una foto e facendo con lei un giro in macchina, ripreso e poi postato sui social dalla donna.
Intervistato dallo staffi di Giletti, ha ammesso che ai tempi di quelle riprese non era a conoscenza del fatto che Mark Caltagirone in realtà non esistesse e che pensava di dover prendere il suo posto perché, come gli era stato detto, in quel momento il compagno della Prati era impegnato e occorreva che qualcuno si facesse fotografare al suo posto.

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Sempre durante l’intervista, nella quale ha preferito non mostrarsi, l’uomo ha dichiarato di ricordare che la Prati, apparisse poco lucida e passiva mentre la Perricciolo, al contrario, era attiva e presente, dando ad entrambi indicazioni su come mettersi in posa e cosa fare.
Un mistero nel mistero, insomma, che pur non svelando niente di nuovo rimette al centro delle colpe Pamela Perricciolo, lasciando intuire un coinvolgimento forse solo parziale della Prati che ha continuato a ribadire di aver creduto all’esistenza di Mark fino alla fine.

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