Burpees: ecco come si eseguono e perché fanno bene

I soliti esercizi di aerobica ti hanno stancato? Niente paura: per fare allenamento in maniera alternativa ci sono i burpees. Ecco cosa sono e perché farli

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Donna che fa burpees, IStock

Uno dei modi più in voga per fare allenamento, tra i migliori per bruciare i grassi: i “burpees” sono stati inventati dal fisiologo americano Royal H.Burpee, al fine di testare in maniera completa le capacità fisiche dei soldati nel 1930.

Prendendo in esame l’agilità, la coordinazione, la resistenza e la potenza, il fisiologo creò un vero e proprio programma di esercizio a 360°, che ad oggi viene ancora utilizzato dalle squadre di calcio americano ed è spesso inserito nelle sessioni di cross fit.

Questo tipo di esercizio è facile e può essere eseguito da tutti, persino da chi non vuole affaticare il cuore: l’unica accortezza fondamentale sta nel tenere sempre le gambe divaricate, come consigliato da Giovanna Lecis, esperta di fitness per Melarossa.

Se vuoi tonificare i muscoli delle braccia (deltoidi, bicipiti e tricipiti) delle gambe (parte posteriore della coscia, quadricipiti, polpacci e glutei) e del tronco (cintura addominale) quindi, questi esercizi fanno proprio a caso tuo..

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Burpees: cosa sono, come eseguirli e perché fanno bene al corpo e alla linea

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Ragazza che fa burpees, IStock

Questi esercizi saranno quindi portentosi: riescono a sollecitare contemporaneamente pettorali, braccia, spalle, cosce e addominali. Ne beneficia la massa muscolare, tanto da permettere di bruciare tantissimi grassi in una sola sessione, fanno bene al metabolismo e scatenano l’effetto “afterburn“, ovvero la condizione per cui continuiamo a bruciare calorie anche dopo l’attività fisica.

L’esecuzione è semplice: i movimenti dei burpees sono eseguibili da tutti, ma è comunque bene fare attenzione ad alcuni errori. Proprio per questo tutti i passaggi vanno svolti lentamente, senza correre.

Nella fase discendente andremo a piegare le gambe poggiando i palmi della mani a terra, mantenendo la schiena dritta, i glutei all’indietro e i talloni al suolo, poiché è qui che dovrà cadere il peso del nostro corpo. Dopo di che porteremo le gambe all’indietro per ottenere la posizione del plank: qui fondamentale sarà contrarre sia gli addominali che i glutei.

Infine, raccoglieremo di nuovo le gambe e porteremo i piedi in posizione esterna alle mani, ricordandoci di mantenere sempre la schiena diritta. Per il passaggio del salto in alto niente paura: se non ti senti ancora pronto o fuori allenamento, sappi che questo tipo di esercizio può essere svolto anche senza salto finale. Nel caso in cui tu riesca ad eseguirlo, fondamentale sarà tenere le gambe piegate per non avere problemi alla schiena.

Da Melarossa.it

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