Ponte Morandi crollato, l’ipotesi del fulmine contro i tiranti

(foto Vigili del fuoco)

Ponte Morandi crollato, l’ipotesi del fulmine contro i tiranti. L’esperto: “Forse un cigno nero”, ma in ogni caso si parla di problemi pregressi.

Sono ancora tante le domande senza risposta sulla tragedia del Ponte Morandi a Genova. Il disastro ha scosso l’intera opinione pubblica e tanti sono stati i messaggi di cordoglio. Il bilancio è di 43 vittime, l’ultima un camionista romeno che era stato ricoverato in ospedale e non ce l’ha fatta. Intanto, oggi la Guardia di Finanza ha reso pubblici alcuni video che testimoniano il momento del crollo. Immagini importanti, che fanno il paio con alcune testimonianze fondamentali.

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L’ipotesi fulmine sul Ponte Morandi: cosa c’è di vero

Sulle cause del disastro di Genova, bisognerà fare ancora chiarezza, ma tra le testimonianze c’è quella di Claudia Grottin, la quale smentisce l’ipotesi che sia stato un fulmine: “Non credo proprio sia stato un fulmine. I bagliori che si sono visti nell’aria penso che fossero generati dall’energia statica scaturita dallo spezzarsi di questi elementi in acciaio. Non credo proprio che un fulmine possa causare una cosa del genere, a meno che non sia andato proprio a beccare i tiranti in acciaio, ma questo nessuno lo saprà mai”.

Sul ‘Fatto Quotidiano’, Gabriele Camomilla, ex direttore Ricerca e Manutenzione di Autostrade per l’Italia, prova a rilanciare l’ipotesi fulmine, sebbene però spieghi che si tratterebbe comunque di una concausa: “Deve esserci stato un cigno nero, un evento imprevedibile. Vedremo se un fulmine. Ma si tratterebbe di una causa scatenante che rende catastrofica una situazione già esistente”. Il procuratore capo di Genova Franco Cozzi definisce invece “difficile” l’ipotesi. Dai vertici di Autostrade per l’Italia, ha fatto sentire la sua voce nei giorni scorsi l’ad Giovanni Castellucci che ha rifiutato invece l’ipotesi di una mancata manutenzione all’origine del dramma: “Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono, mi dicono che i dubbi erano stati superati. Ma verificheremo”.

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