Tra le classiche ricette di recupero non possono mancare i capunsei mantovani, un modo intelligente e gustoso per utilizzare il pane raffermo.
Le nostre nonne sapevano sempre come fare, anche per recuperare il pane raffermo rimasto in casa. E nella nostra cucina tradizionale sono molte le ricette che lo utilizzano, come i capunsei mantovani. Un piatto tipico lombardo, facilissimo da preparare anche a casa nostra.
Capunsei, cioé gnocchi tipici della cucina povera ma buonissima. La loro forma tipica, anche se poi varia da zona a zona, è quella di piccoli sigari da cuocere nel brodo (di cane ma meglio di pollo o di cappone). Altrimenti potete dare loro la forma di una polpetta, tipo i canederli, che tanto il risultato finale è lo stesso.
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Un piatto invernale, certo, ma da consumare anche d’estate servito tiepido. Nell’impasto tutti ingredienti semplici ma messi insieme anche molto saporiti. Come il parmigiano reggiano (o grana padano), le uova, il brodo, la noce moscata per dare un po’ di sprint. Se li provate, non li abbandonerete più
Capunsei mantovani, ricetta regionale
La ricetta originale dei capunsei prevede il brodo, è vero. Ma una volta pronti, possono anche essere conditi asciutti, con burro e salvia oppure con un ragù leggero di carne.
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Ingredienti:
500 gpane secco
2 uova
burro
parmigiano grattugiato
brodo di carne
noce moscata
sale
Preparazione:
Partite dall‘ingrediente di base, il pane secco. Riducetelo in farina con un mixer, come se doveste impanare la carne. Poi salatelo e date anche una grattata di noce moscata. A parte fate fondere 50 grammi di burro senza che diventi colorato, poi versatelo sul pane tritato.
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Cominciate a lavorare con le dita delle mani in modo che il pane assorba il burro e intanto portate a bollore 400 ml di brodo. Versatelo subito sul pane e amalgamate. Quindi allargate l’impasto per farlo raffreddare e incorporate 30 grammi di grana o parmigiano più un uovo e un tuorlo.
Modellate la vostra palla e lasciate riposare per almeno 2 ore. Poi dividete l’impasto in filoncini e poi in gnocchetti lunghi 3-4 cm. Arrotolateli con le palme delle mani e poi tuffateli nel brodo già caldo. Quando salgono a galla sono pronti e potete servirli ancora caldi.
Federico Danesi