Il Duca di Sussex, dopo il trasferimento in Canada, comincia a sentire la mancanza degli amici e della terra natia. La distanza con il Regno Unito comincia ad essere fonte di nostalgia.
Harry e Meghan hanno iniziato una nuova vita in Canada, scindendosi – di fatto – dalla Famiglia Reale, ma per il Principe resta sempre più difficile tagliare in maniera netta questo cordone ombelicale. Infatti, il Duca di Sussex, con l’allontanamento dal Regno Unito, avrebbe iniziato a sentire nostalgia di casa. Secondo i tabloid, il Principe starebbe usando Whatsapp più del dovuto, per rimanere proprio in contatto con quegli amici e quelle figure che hanno scandito la sua esistenza fino a poco tempo fa.
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L’amore non basta, verrebbe da dire: il salto in avanti, fatto – stando alla stampa inglese – più per volere di Meghan che per cipiglio del nipote di Elisabetta II, verso nuovi giorni ed altre priorità è stato compiuto senza rimorsi ma forse c’è ancora qualche rimpianto. Quello di non essersi goduto pienamente determinate amicizie.
Harry e Meghan, al Duca di Sussex manca casa: il trasferimento in Canada potrebbe finire?
Harry, infatti, sta vivendo queste settimane attaccato al cellulare in continuo contatto con le persone che hanno scandito la sua giovinezza: tra queste c’è Guy Pelly, proprietario di diversi club e locali a Londra, oltre che padrino di Louis di Cambridge, insieme a Tom Inskip. Quest’ultimo, molto vicino a Harry, pare che non vedesse di buon occhio nemmeno le nozze dell’amico con la giovane Meghan Markle. Nella comitiva i media britannici annoverano anche Lara, la moglie di Tom, e Charlie van Straubenzee. L’aristocratico a cui Harry ha fatto persino da testimone di nozze.
Un gruppo assortito, attualmente lontano più di qualche chilometro, che sarà difficile disunire. Infatti, malgrado la distanza, i rapporti con Harry sono piuttosto assidui e il giovane reale sembrerebbe non poterne fare a meno: “Il principe è consapevole che il trasferimento in America significa anche allontanarsi dagli amici”, hanno scritto i tabloid alcune settimane fa.
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Più passa il tempo e più aumenta la nostalgia, che sa essere stringente, non appena ci si rende conto di aver varcato una soglia da cui è impossibile tornare indietro: il cosiddetto punto di non ritorno. Il blasone non cancella certe mancanze e determinate esigenze, allora un sorriso in più – magari dagli amici di sempre – può aiutare anche se la distanza resta un ostacolo apparentemente insormontabile. È in questi casi che ci si rende conto quanto tutto il mondo, in fin dei conti, sia un grande paese che ci unisce nei gesti più semplici come l’abbraccio di un amico nel momento del bisogno.
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