Finge rapimento su TikTok, poi la tragedia. Muore per errore a 20 anni

Un terribile errore ha portato alla morte di una ragazza di 20 anni. Finge il rapimento su TikTok ma gli eventi sfuggono al suo controllo.

finge rapimento su TikTok
Areline Martinez, solo pochi giorni prima della tragedia (fonte: Instagram)

Aveva solo vent’anni Areline Martinez, la ragazza che ha perso la vita in seguito ad un tragico incidente.

Giovanissima e con un grande seguito, la ragazza aveva deciso di creare un contenuto estremo da postare sui suoi profili social.

Uno scherzo quasi che è, però, finito in tragedia.

Finge rapimento su TikTok ma finisce uccisa per errore

Tik Tok
l’applicazione TikTok (fonte: Pixabay)

Aveva progettato di girare un video da postare sul famosissimo (e sempre al centro delle polemiche) social network TikTok.

Areline Martinez, di soli 20 anni, era già una famosa influencer nel suo paese, il Messico.

Con più di 10.000 follower anche su Instagram si può ben dire che dei social aveva deciso di fare il suo lavoro.
Lavoro che, tra le altre mansioni, prevede quello di creare giornalmente contenuti nuovi ed interessanti per il pubblico.

Queste le motivazioni alla base del gesto, sconsiderato, di fingere un rapimento a favore di camera per postarlo sulla famosa applicazione.

TikTok, infatti, funziona esattamente come i Reels di Instagram: pochi secondi a video, prima che si passi a quello dell’utente successivo.
Necessario, quindi, tenere sempre alta l’attenzione di chi guarda, anche con contenuti a volte scioccanti.

L’idea era di mettere in scena, insieme a degli amici, un vero e proprio video di un rapimento.
Areline sarebbe stata legata mani e piedi, seduta su una sedia.
Gli amici, invece, (dieci persone) avrebbero fatto la parte dei rapitori.

Pare che non fosse la prima volta che Areline, sempre con gli amici, programmasse e girasse un video del genere. Questa volta, purtroppo, qualcosa è andato storto.

Uno dei ragazzi, infatti, aveva con sé una pistola vera e non una di quelle di plastica che avevano invece tutti gli altri.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un proiettile è partito per errore colpendo Areline alla testa.

Per lei non c’è stato nulla da fare.

Il giovane responsabile dell’atto si è dato alla fuga insieme ad un altro dei ragazzi: la polizia lo sta ancora cercando.

A chiamare le forze dell’ordine sono stati proprio gli altri ragazzi, testimoni della terribile tragedia.
Hanno raccontato ai poliziotti com’è andata, usando anche come testimonianza i video girati durante la giornata.
Inconfutabile, quindi, la prova che la morte della giovane è stata causata solo da un tragico susseguirsi di eventi che hanno portato all’avvenuto incidente.
All’inizio, infatti, la polizia aveva valutato l’ipotesi di un omicidio intenzionale ma i video hanno scagionato il giovane responsabile dell’accaduto.

bambini e tablet
diventare dipendenti dallo smartphone può portare a conseguenze terribili (fonte: Istock)

Il ragazzo è ancora in fuga e dovrà di certo rispondere delle accuse penali del suo gesto.

Bisognerà capire com’è arrivata la pistola in quella stanza, se il giovane sapeva che era vera e carica o se, invece, qualcuno lo ha ingannato.

Vent’anni non sono molti e sono certamente pochi per morire: giusto ribadire, quindi un monito a cercare di capire quanto gli smartphone possano influenzare negativamente i più giovani.

Una tragica storia, questa, che fa il paio con quella del bambino che ha perso la vita sempre a causa di un’arma da fuoco.

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