Puntura di tracina: come comportarsi se ci punge un pesce ragno

In estate, al mare può capitare di imbattersi nella puntura di una tracina nell’acqua bassa. Ecco come comportarsi se si viene punti da un pesce ragno

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Tracina (Adobe Stock)

Il mare, per quanto bello nasconde le sue insidie. E in estate, è facile, quando si passeggia sull’acqua bassa, o semplicemente si sta facendo un bagno, incappare nella puntura di una tracina o pesce ragno.

Ciò accade perché le tracine vivono sui fondali bassi e sabbiosi, in genere entro i primi 30 metri di profondità, anche se può capitare di trovarle oltre i 100 metri. E soprattutto la tracina vipera è quella che mette maggiormente in apprensione i bagnanti perché staziona sotto la sabbia vicino alla riva.

Ecco perché è facile calpestarla con un piede ed essere punti da questo pesce il cui veleno provoca un forte dolore, anche se non è considerato letale per l’uomo, ma che può essere molto fastidioso specie per i bambini. Scopri anche quali sono le altre insidie del mare.

Ecco come comportarsi in caso di puntura di tracina o pesce ragno

La tracina o pesce ragno appartiene alla famiglia delle Trachinidae, che comprende 9 specie, ed è molto diffuso nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico dalle coste dell’Europa occidentale all’arcipelago britannico, fino all’Africa tropicale. Ecco perché è molto facile trovarla anche nei mari italiani.

Le dimensioni della tracina vanno dai 15 ai 50 centimetri e si mimetizzano sul fondale sabbioso. Il loro corpo è schiacciato lateralmente e gli occhi sono laterali e posizionati in alto per consentire all’animale di vedere quando è sotto la sabbia.

Gli aculei sono posizionati sul dorso e in condizioni di riposo sono abbassati, ma se il pesce si sente attaccato non esiterà a tirarli fuori. Questo accade anche quando cacciano una preda o se qualcuno si avvicina al loro nascondiglio.

Le spine dorsali delle tracine, in genere da 5 a 7, facilmente riconoscibili dal loro colore nero, sono collegate ad un tessuto spugnoso che produce veleno e quando tali spine penetrano nella pelle dell’uomo rilasciano una tossina.

In genere i bagnanti vengono pungono sui piedi ma ai pescatori capita di essere punti anche sulle mani.

Il veleno che sprigionano è ancora poco noto ma contiene sostanze tossiche di natura proteica. Tra queste la più conosciuta è la dracotossina molto sensibile alla temperatura. Presenti anche la serotonina e l’istamina che contribuiscono a scatenare il senso di panico nella persona che viene punta.

A seconda di come si viene punti dalla tracina il dolore e la sintomatologia sono più o meno acuti. È chiaro che se si viene presi di sfuggita minore sarà il dolore e più blandi i sintomi.

Se si è molto sfortunati e si mette tutto il piede sopra all’animale sarà più facile avere una sintomatologia più acuta.

Nel punto della puntura si può notare arrossamento e gonfiore. A volte può esserci una necrosi del tessuto colpito dal veleno. Il picco del dolore in genere si avverte dopo mezz’ora dalla puntura e nei casi peggiori o nei bambini può protrarsi anche per 24 ore.

Il forte dolore a volte può sfociare anche in nausea, vomito, tremori e sincope. A volte, specie nei bambini, può comparire anche qualche linea di febbre.

Se si viene punti quindi la prima cosa da fare è pulire la parte con l’acqua di mare e controllare se ci sono resti degli aculei nella pelle ed eventualmente asportarli.

Poi è bene mettere il piede dentro all’acqua molto calda, ad almeno 37-40 gradi per mezz’ora o almeno finché non si attenua il dolore. Un rimedio facilmente attuabile è anche di infilare il piede nella sabbia calda sempre per una mezz’ora. Ovviamente in entrambi i casi fare attenzione a non ustionarsi. L’alta temperatura però è molto utile in quanto rende inattive le tossine attenuando subito il dolore.

Se i sintomi dovessero peggiorare o persistere è bene recarsi da un medico che potrebbe prescrivere una terapia antibiotica, l’applicazione di pomate a base di cortisone ed eventualmente anche una profilassi antitetanica.

Un ottimo metodo per prevenire le punture di tracina è quello di indossare scarpette o sandali di plastica che si utilizzano anche per andare sugli scogli. Nei bambini la prevenzione è sempre fondamentale.

Al mare oltre alle tracine ci si può imbattere anche nelle meduse, scopri i rimedi naturali in caso di puntura o nei ricci di mare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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