Fase 2 | Riapertura parrucchieri ed estetiste tra clienti 1 metro

Prevista da lunedì 18 maggio la riapertura anche di parrucchieri, barbieri ed estetiste. L’accordo raggiunto tra governo e regioni ha dettato le linee guida sui comportamenti da tenere. Fissata a 1 metro la distanza tra i clienti e obbligatorio l’uso delle mascherine. 

parrucchieri distanza 1 metro
Andare dal parrucchiere nella fase 2 (Adobe Stock)

Con la fase 2, da lunedì 18 maggio è prevista anche la riapertura dei servizi dedicati alla cura della persona. Parrucchieri, barbieri ed estetiste torneranno al lavoro ma rigorosamente seguendo alcune precauzioni.

Si riaprirà, quindi, ma secondo le norme generali definite da governo e regioni. Le linee guide stilate per lavorare in sicurezza saranno valide su tutto il territorio nazionale ma le singole Regioni potranno aggiungere qualche restrizione ulteriore.

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Imperativo categorico mantenere la distanza 1 metro fra i clienti e l’uso obbligatorio della mascherina. Ma vediamo quali sono tutte le disposizioni da adottare sia per i clienti che per gli esercenti.

Ecco le linee guida per la riapertura di parrucchieri ed estetiste

parrucchieri distanza 1 metro
Foto Adobe Stock

Con l’avvio della fase 2, dal 18 maggio, riapriranno tutte quelle attività dedicate alla cura della persona vale a dire parrucchieri, estetiste e barbieri. Ma ci saranno regole ferree da seguire per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus.

Superate quindi le disposizioni di Inail e Iss che volevano la distanza di due metri fra i clienti, portate adesso a 1 metro.

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Innanzitutto gli esercenti di queste attività, che prevedono un avvicinamento tale da non permettere sempre di mantenere la distanza di 1 metro, dovranno dotarsi di mascherine. “Obbligatorio sarà indossarle sia per i professionisti che per i clienti durante tutto il tempo dell’espletamento della prestazione, compatibilmente con il servizio specifico”. Si legge nel documento stilato da governo e regioni.

Inoltre “gli operatori dovranno indossare eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, ecc.
In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola”.

Inoltre, gli esercizi dovranno “riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet”.

Occorrerà poi “predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione”. Importante sarà “consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni”.
All’ingresso si misurerà la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore a 37,5 °C.

“La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita, inoltre, limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento”. In base alla capienza del locale occorrerà consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti.

Inoltre, nelle aree del locale, bisognerà “mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani”.

A tal proposito “l’operatore dovrà procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici o grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti”. I guanti, invece, devono essere “diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale”.

Novità sarà quella di “eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo”. Un’abitudine, quella di leggere i giornali dal parrucchiere, che esiste da sempre ma che almeno per il momento dovrà essere eliminata.

Occorrerà poi “assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e un’ adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori”.

Terminato con il cliente si procederà a igienizzare le postazioni di lavoro. Inoltre, dovrà essere assicurata la regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.

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Estetista (Foto Adobe Stock)

Inoltre, è raccomandato di “favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria”. No all’uso di sauna, bagno turco e vasche idromassaggio.

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Infine, la postazione dedicata alla “cassa può essere dotata di barriere fisiche come schermi. In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani”. In ogni caso, sarà importante favorire la modalità di pagamento elettronica, anche in fase di prenotazione.

di Cristina Biondi

 

 

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