Decreto rilancio | Ecco le proposte dei ministeri per l’emergenza

La maxi manovra del governo chiamata ‘decreto rilancio’, che dovrebbe essere varata già da lunedì, prevede tantissime misure per sostenere cittadini e imprese nell’emergenza Coronavirus. Vediamo alcune delle proposte dei ministeri su cui i vertici di Palazzo Chigi stanno lavorando in queste ore. 

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Giuseppe Conte (Getty)

In queste ore il governo Conte sta lavorando sul ‘decreto rilancio’, una maxi-manovra che già da lunedì potrebbe essere varata. Mancano però ancora diversi tasselli. I ministeri hanno messo sul tavolo le varie proposte per sostenere l’economia, dai cittadini alle imprese, nell’emergenza Coronavirus.

Per il decreto, inizialmente chiamato aprile, poi maggio, ora rilancio il governo conta di stanziare 55 miliardi. Le pagine del documento di lavoro che contiene le varie proposte dei ministeri sono però oltre 770.

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Fra queste molte sono ancora incomplete, altre non trovano il parere favorevole della ragioneria. Quindi non tutte le mozioni saranno soddisfatte anche perché probabilmente servirebbe una disponibilità economica ancora più elevata.

Lavoro, famiglia, turismo ecco alcune proposte del decreto rilancio

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Fonte foto: AdobeStock

Sul capitolo lavoro si prevede un’estensione a cinque mesi per il divieto dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, con sospensione anche delle procedure pendenti. Inoltre, al datore di lavoro è concessa la possibilità di revocare l’eventuale licenziamento, purché faccia richiesta di cassa integrazione salariale in deroga.

Quanto alla proroga della cassa integrazione potrebbe essere di 12 settimane, anziché 18 come inizialmente previsto. A partire dal 23 febbraio fino al 31 ottobre con una spesa di 1,2 miliardi. I datori di lavoro che non anticipano i trattamenti ordinari della cig possono fare richiesta diretta all’Inps di pagamento della prestazione.

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I contratti fino a 20 ore settimanali prenderanno 400 euro, quelli superiori alle 20 ore 600 euro. L’estensione è prevista anche a stagionali e altre categorie.
Previsto anche un innalzamento del bonus da 600 a 1000 euro per i lavoratori autonomi.

Per il settore spettacolo si propone un incremento da 80 a 230 milioni di euro del Fondo per le emergenze così da arrivare a 280 milioni di euro.

Sul capitolo famiglia si pensa di far salire il bonus baby sitter da 600 a 1.200 euro. La misura si estenderebbe anche ai centri estivi, dai servizi integrativi per l’infanzia a quelli socio educativi territoriali. Incremento a 2mila euro per il bonus del personale sanitario.

Previsto, inoltre, il reddito di emergenza che cambierà nome diventando ‘contributo di emergenza’. Valido per i soli mesi di aprile e maggio andrà da 400 a 800 euro al mese in base ai componenti del nucleo familiare.

Incremento a 150 milioni anche per il Fondo per le politiche della famiglia per il potenziamento dei centri estivi diurni. Si assicura poi ai dipendenti del settore privato la possibilità di lavoro in smart working con figli minori di 14 anni.

Per la riapertura delle scuole in sicurezza a settembre tra attività scolastiche e pulizie sono stanziati 370 milioni.

Previsto poi un rimborso sugli abbonamenti dei trasporti pubblici non usufruiti nel periodo di emergenza Covid.

Misure importanti anche per rilanciare il turismo. Una tax credit di 500 euro per nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35mila euro. Così da poter pagare i servizi offerti da imprese turistico ricettive.

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Il credito è utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 ed è in favore di un solo componente per nucleo familiare. La misura sarebbe di 300 euro per le coppie e 150 per i single. Non solo, tra le proposte anche un Fondo da 50 milioni per sanificare le strutture ricettive.

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Foto di Khawaja Masud da Pixabay

Sul capitolo sanità oltre a prevedere l’investimento di 3 miliardi a sostegno del settore è previsto un prezzo calmierato delle mascherine. Per le chirurgiche è fissato a 1,5 euro salendo fino a 9,50 per le Ffp3 con valvola. Il costo dei disinfettanti a base idroalcolica, invece, non potrà salire sopra i 7,20 euro.

Misure anche per rilanciare l’edilizia. Con l’innalzamento di ecobonus e sismabonus si arriverebbe a una detrazione del 110 per cento sui lavori di manutenzione e riqualificazione energetica. Con la possibilità di sfruttare tale provvedimento fino al 31 dicembre 2021.

Favorita, inoltre, la mobilità alternativa con un bonus fino a 500 euro sull’acquisto di biciclette, monopattini e tutti i mezzi di trasporto individuali elettrici.

di Cristina Biondi

 

 

 

 

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