7 prodotti che non comprerai mai più dopo aver saputo di cosa sono fatti

Scopri alcuni ingredienti insoliti contenuti in cibi che mangi abitualmente  ma attenzione, potresti decidere di non mangiarli mai più.

gelato
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Ci auguriamo che tu non stia mangiando nessuno di questi prodotti durante la lettura di questo articolo perché probabilmente non vorrai mai più acquistarli. E’ nostra abitudine consumare cibi industrializzati senza pensare, quando abbiamo fame mangiamo qualsiasi cosa, apriamo il pacchetto e poi la bocca senza riflettere o leggere la lista ingredienti. Ma come sono fatti certi cibi comuni? Anche se è difficile crederci, ci sono ingredienti che nonostante derivino da qualcosa di “naturale”, sono davvero disgustosi. Scopri 7 di quei prodotti che potrebbero cambiare la tua prospettiva sul cibo.

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Gli ingredienti che non immaginavi che cambieranno la tua prospettiva sul cibo

marshmallow
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1. Marshmallow

Gli americani adorano arrostire queste tipiche caramelle composte principalmente da zucchero e amido di mais attorno ad un falò con gli amici mentre in Italia preferiamo gustarle senza cuocerle. Ma cosa contengono veramente queste caramelle dalla consistenza schiumosa? Non molte persone lo sanno e la verità è che molte industrie dolciarie preferscono non svelare i loro segreti. È noto che la gelatina che serve per conferire alla caramella quella leggera consistenza di nuvola, viene prodotta mediante l’ ebollizione della pelle e resti ossei di mucche e maiali lasciati dall’industria della carne.

2. Gelato alla vaniglia

Se ami il gelato, in prticolar modo la vaniglia, a causa di questa notizia probabilmente lo archivierai per un pò. Nel 2013 la rivista “TIME” ha pubblicato un articolo in cui diceva: “Il tuo gelato alla vaniglia può odorare di castoro” e non mentivano. Il mix che rende questo dessert freddo così delizioso è di solito latte, panna, zucchero e talvolta uova più un ingrediente che molti non condividono con il pubblico si chiama “Castoreum”, un composto isolata dalla ghiandola anale di un castoro che i castori usano per contrassegnare il loro territorio. Secondo curioctopus.guru puoi trovare questo ingrediente in molti altri prodotti come i profumi e altri prodotti che profuano di vaniglia anche se businessinsider ha tenuto a precisare che si tratta di una fake News.

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3. Birra

Se ti piace la birra forse questa notizia non ti frà piacere. La birra viene prodotta da oltre 700 anni e la verità è che la maggior parte di noi la dora. Sembrerebbe però che la birra contenga un ingrediente un pò inquietante. Le aziende produttrici di birra aggiungerebbero un prodotto chiamato “colla di pesce” un collagene naturale estratto dalla vescica natatoria dei pesci e che servirebbe a rendere più chiaro il liquido prodotto. Il marchio “Guinness” lo ha eliminato completamente dalla sua produzione negli ultimi anni così come molti altri produttori.

4. Dolciumi rossi

Quale colore di caramelle ti piace di più? Se la tua risposta è rosso, dovrai ricrederti scoprendo l’ingrediente chiamato “Carmine” che contengono. Questo prodotto è un colorante alimentare estratto da alcuni insetti, la cocciniglia del carminio, che vengono schiacciati e di conseguenza viene estratto questo colore brillante. Sembra un pò disgustoso, ma è quello che le compagnie di caramelle di solito usano per realizzare quelle caramelle rosso brillante che ami così tanto. Secondo Wikipedia questo colorante viene usato per molti prodotti di pasticceria poichè è altamente contenuto nell’alchermes, ma anche in yogurt, gelatina, succhi di frutta e altri prodotti non dolciari ma cosmetici come ombretti, blush e rossetti.

5. Caramelle gelatinose

Gli ingredienti principali di queste caramelle sono lo zucchero e il glucosio, ma ti sei mai questo come fa l’industria a rendere queste caramellle così brillanti la risposta è gommalacca nota come “Shellac”. Questo ingrediente si trova anche in molti materiali lucidi, ad esempio la lacca, lo smalto i rossetti e il materiale con cui vengono pulite le auto. Questo ingrediiente viene estratto da un tipo di insetto che vive nella foresta dell’India e della Thailandia. Questi piccoli animali hanno una vita di 6 mesi, in cui nascono, si riproducono, si alimentano e quindi scartano questo prodotto.

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6. Funghi in scatola

Molte persone usano prodotti in scatola, ma probabilmente dopo questo articolo, potrebbero cambiare idea. Innanzitutto dovreste sapere perchè è importante e come bilanciare i pasti con alimenti in scatola e freschi. Nel caso dei funghi in scatola, dovreste sapere che questi contengono un ingrediente che potrebbe sorprendervi:  i vermi, o meglio come spiega asiagofood si tratta di “larve di particolari insetti appartenenti all’ordine dei Ditteri che normalmente abitano i funghi porcini”.

Le aziende che monitorano la qualità del cibo non li vietano, indicano semplicemente di attenersi ad una quantità adeguata. Puoi trovare fino a 20 di questi piccoli vermi in 100 grammi di funghi.

Patatine
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7. Pringles

Le patatine che tutti amano sono probabilmente uno dei marchi più famosi all mondo ma… non sono fatte di patate vere, contengono circa il 40 % di patate disidratate e il resto cos’è? In un articolo intitolato “La sconvolgente storia di come sono fatte le Pringles il dottor Joseph Mercola spiega “per capire la natura delle Pringles e di altre patatine impilabili bisogna dimenticare il concetto che sono fatte da vere patate. Pringles Company nel tentativo di evitare di pagare le tasse sui cibi di lusso come le patatine nel Regno Unito una volta ha persino argomentato che il contenuto di patate nelle loro chips è talmente basso che tecnicamente non possono neanche essere chiamate patatine”.

La maggior parte delle chips in commercio sarebbe dunque il frutto di una combinazione di prodotti diversi come il mais e alcuni aromi artificiali. Dopo che quel mix viene portato in una friggitrice, e una volta che hanno assunto la loro consistenza croccante vengono aggiunti polveri di insaporitori diversi. Ma questo non è tutto. Questo metodo di produzione eliminerebbe qualsiasi contenuto nutrizionale derivante dalla verdura originale. Inoltre ricordiamo che tutti i cibi fritti contengono una sostanza chimica che non viene aggiunta intenzionalmente, ma si forma nel corso del processo di cottura. Questa sostanza chiamata “acrilamide” e i suoi danni per la salute sarebbero stati ampiamente documentati tanto che come documentato dalla FIPE (Federazione Italiana Pubblici Servizi) l ’11 aprile 2018 è stato applicato il Regolamento (UE) 2017/2158 della Commissione che, in materia di sicurezza alimentare, che istituisce misure per la riduzione della presenza di acrilammide, che in tle regolamento viene definita molecola cancerogena, negli alimenti.

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