Coronavirus | Arriva “Immuni” l’app per il tracciamento dei contagi

Sembra manchi ormai poco alla scelta dell’app che traccerà i contagi. Il suo nome è “Immuni”.

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Donna con smartphone – Fonte: Adobe Stock

Siamo sempre più vicini alla messa in atto dell’applicazione per smartphone che durante la fase due dovrebbe aiutare a controllare la diffusione del Coronavirus tramite un sofisticato sistema di tracciamento.

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Come riportato da La Repubblica e da Il Corriere della Sera, l’app, progettata da Bending Spoons, è stata approvata da Domenico Arcuri, il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, e adesso aspetta l’ultimo ok per diventare operativa.

Immuni, l’app per tracciare i contatti

smartphone coronavirus
Donna con smartphone – Photo da Pixabay

L’idea di un applicazione per smartphone in grado di consentire spostamenti più sereni durante la fase due era in giro già da un po’. Oggi, però, sembra più che mai pronta a diventare un progetto vero e proprio. Il suo nome è Immuni e si tratta di un’applicazione per smartphone che funzionerà tramite bluetooth.

In pratica, l’app avrà due funzioni.
La prima comprende un diario clinico a disposizione degli utenti che potranno compilarlo e tenere nota del proprio stato di salute.
C’è poi una seconda funzione che riguarda il tracciamento dei contatti. Quando gli smartphone hanno l’app inserita, sarà infatti possibile rilevare la vicinanza tra loro e risalire a tutti i contatti precedenti con altri smartphone. Il tutto in modo del tutto anonimo.

Qualora si dovesse scoprire di essere positivi al Coronavirus, si potrà accedere ad un codice che consentirà di far partire un avviso, sempre nel più completo anonimato, in grado di informare tutte le persone incrociate del possibile rischio di contagio.
L’uso dell’applicazione non sarà obbligatorio ma facoltativo e lo stesso vale anche per la scelta di sbloccare la funzione di avviso per le persone con le quali ci si è trovati a stretta vicinanza.

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Si tratta di un’applicazione nuova che deve ancora essere stata approvata in modo definitivo. Qualora lo fosse, entrerebbe nella sua fase test che si svolgerà in alcune regioni italiane.
A quel punto, secondo il commissario Arcuri, per far si che diventi davvero efficace è importante che almeno il 60% degli italiani inizi a farne uso. In questo modo, e se l’app sarà ben gestita, si potrà infatti contare su un controllo più esaustivo sui contagi (qui i video che spiegano come avviene il contagio da Coronavirus).

Bisogna quindi ancora aspettare diversi passaggi prima di poter dare per certa quest’app, ma di sicuro un primo passo è stato fatto.

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