Disturbi del sonno | Il Coronavirus non ti fa dormire? Migliora il riposo

Se questo periodo di stress legato al Coronavirus ti crea disturbi del sonno, ecco alcuni consigli dell’esperta per dormire meglio.

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I disturbi del sonno sono una problematica assai più diffusa di quanto si possa credere. In Italia sono numerose le persone che faticano a prender sonno o che hanno un sonno disturbato o che, ancora, si svegliano nel cuore della notte senza riuscire poi a riprender sonno.

Se normalmente simili problematiche possono esser ricondotte a diversi disturbi della persona, casistiche nei quali sicuramente lo stress ricopre un ruolo notevole, oggi giorno il periodo difficile che stiamo vendendo rende la tensione causa principe di simili problematiche.

Il Coronavirus e l’isolamento conseguente ci sta gettando in una prospettiva ansiosa, incerta, che fa paura e la nostra mente ne risente e con essa anche il nostro sonno.

Ecco allora che, di questi tempi, i problemi segati alla sfera del sonno si moltiplicano sempre più. Come affrontarli e, se possibile, come porre rimedio?

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Disturbi del sonno causa coronavirus: le soluzioni dell’esperta

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A intervenire ai microfoni di Pinocchio, programma che va in onda su radio Deejay con La Pina, Diego e La Vale, è stata la dottoressa Renata Del Giudice, psicologa ed esperta del sonno, la quale ha voluto consigliare qualche regola da seguire per migliorare il riposo in questi giorni di forte stress causa Coronavirus.

Il momento che stiamo vivendo non è certo facile, ci sottopone a un forte stress, riempie la nostra testa di domande e, in generale, rende difficile rilassarsi per godersi poi un buon sonno ristoratore.

A quanto pare però alcune piccole accortezze da mettere in atto durante il giorno potrebbero risultare molto utili per agevolare poi, al momento giusto, il sonno.

Scopriamo insieme che cosa ci ha consigliato la dottoressa in radio.

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“Un po’ il sonno, e anche i sogni, sono lo specchio di quel che succede durante la giornata”

Partendo da questo presupposto è facile capire perché ultimamente facciamo fatica ad addormentarci o ci svegliamo più volte lungo la notte, tutti segnali di un sonno disturbato.

Mangiare in modo abbondante o pasti calorici, bere alcol la sera, sembra ad esempio stimolare i risvegli notturni, quelli che spesso avvengono intorno alle tre o alle quattro di notte.

L’attività onirica importante è un altro segnale del periodo complicato che stiamo vivendo.

Come rispondere a tutto ciò? Ci sono alcune buone abitudini da seguire:

Ristabilire le routine – Specialmente con lo smartworking è assai difficile sperare i momenti lavorativi dal resto della giornata e della vita. Mettere un po’ di rigidità potrebbe dunque aiutare, come ad esempio dividere gli spazi dedicati al lavoro da quelli dedicati al divertimento e al relax: ordine esteriore e ordine interiore spesso coincidono (come vi avevamo spiegato in Organizzare l’armadio | Sfruttare la quarantena per ordinare i vestiti)

Attività fisica – Lo sport aiuta sempre ma solo se praticato nei momenti giusti. Ciò significa mai allenarsi quindi poco prima di andare a dormire: lo stato di eccitazione scaturito non sarà infatti di grande aiuto. Se proprio volgiamo dedicarci a un’attività fisica prima di coricarci meglio rivolgerci aa attività rilassanti, come lo yoga (tra gli sport che già vi avevamo consigliato per questo periodo nell’articolo Yoga a casa | 5 esercizi per praticarlo senza difficoltà e con grandi risultati) o tecniche di respirazione in generale.

Troppe notizie prima di andare a dormire – Aggiornarsi è un dovere ma non deve trasformarsi in un’ossessione. Limitiamo dunque la nostra ricerca di informazioni a un paio di volte al giorno, stappandola del tutto a partire da circa un’ora e mezza prima di andare a dormire.

Bere a mangiare – Mai pasti importanti poco prima di andare a dormire. La regola vuole che da un’ora e mezza prima di andare a letto si evitino in particolare alcolici e junk food. E’ vero che l’alcol agevola il momento di prender sonno ma poi si rivela anche easer causa gli odiati risvegli notturni.

Pisolino – Non sono in generale una buona idea. Riposare durante la giornata rende infatti meno necessario per il nostro corpo riposarsi durante le ore corrette. Come spiega la dottoressa. il sonno è come una pentola a pressione, se togliamo pressione la sua attivazione sarà più difficile.

Smartphone – Così come tutti i dispositivi elettronici sarebbe mele eliminarlo se possibili prima di andare a dormire e, ancor di più, strane ben alla larga in caso di risvegli notturni.

Luce accesa – Il comportamento qui è duplice e dipende da necessità più personali e specifiche. In generale, nel caso di risvegli notturni, è da evitare se si sa di riprendere il sonno facilmente ma, qualora invece si pensasse che i minuti di veglia andranno aumentando, meglio allora accenderla e dedicarsi ad attività rilassanti come esercizi di respirazione o qualche minuto di lettura.

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Tenendo naturalmente conto di tutti questi consigli ricordiamo la cosa più importante: ognuno deve trovare la propria strategia, il meccanismo giusto per evitare di trasformare la mancanza di sonno in una fissazione e infilarsi in un tunnel da cui poi sarà sempre più arduo uscire.

Non ripetere a te stessa “non dormo più, non dormo più, non dormo più” e trova quei piccoli gesti che concilieranno il tuo personalissimo sonno ristoratore.

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