Quarantena | Come superarla dal punto di vista psicologico

Scopri come superare il difficile periodo della quarantena senza impazzire. Consigli utili di sopravvivenza.

Donna alla finestra
Donna alla finestra con mascherina – Fonte: Adobe Stock

Questo 2020 si è aperto con una delle prove più difficili di sempre. A causa del Coronavirus, infatti, ci si è trovati improvvisamente costretti a cambiare le proprie abitudini, ivi comprese quelle sociali. Un cambiamento che in tanti hanno accusato in modo anche grave.
Perché al di là della paura per il problema del momento e per le incertezze dovute alla sospensione del lavoro, degli studi e di ogni progetto di vita, ci si è trovati improvvisamente a non poter contare su tutti quei cuscinetti di sicurezza che ogni giorno rappresentavano una sorta di via di fuga dai problemi del quotidiano.

Un problema che ha grandi implicazioni psicologiche e che pertanto è giusto affrontare con la dovuta serietà e con l’impegno di mettercela tutta per superarlo nel miglior modo possibile. Oggi, quindi, noi di CheDonna.it, cercheremo di analizzare con voi le tante piccole strategie che si possono mettere in atto per superare il periodo di quarantena senza farsene sovrastare. In questo modo si potrà trasformare un momento sicuramente difficile in un percorso di crescita ed in grado di renderci più forti. Iniziamo?

Strategie per superare la quarantena dal punto di vista psicologico

Donna depressa – Fonte Istock photo

Fino ad oggi ci siamo occupati di come superare i momenti di noia in quarantena o di come vivere al meglio la quarantena con il partner. Argomenti di sicuro interesse e che seppur in modo diverso sfiorano anche la sfera psicologica.

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Ma cosa dire proprio di quest’ultima? Perché alla fine, la quarantena, va a toccare prima di tutto il mondo interiore di ognuno di noi, attaccandolo con paure, restrizioni e divieti che alla lunga diventano difficili da gestire e, per questo, sempre più difficili da accettare.

Per far si che le cose tornino a posto il prima possibile, è però indispensabile, mettercela tutta e cercare di trovare una soluzione ad ogni problema, imparando prima di tutto a riconoscerli come tali in modo da poter decidere di affrontarli. Ecco quindi quali sono gli aspetti da non sottovalutare.

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Imparare ad ascoltarsi. La prima cosa che accade quando ci si trova improvvisamente con diverso tempo libero da occupare è quella di riscoprirsi soli con se stessi. Ciò porta inevitabilmente ad un dialogo interiore fatto di pensieri e di valutazioni. Una cosa che per alcuni può essere normale ma che può invece sconvolgere chi fino a ieri tendeva ad occupare la mente con svariate affinità e tutto proprio per evitare questo momento.

La prima cosa giusta da fare è quindi quella di imparare ad ascoltarsi e farlo con cuore e mente aperti. Perché solo quando ci si ascolta davvero si può scoprire di volere cose diverse, di dover cambiare qualcosa della propria vita o addirittura di se stessi. Bisogni che possono sembrare sconvolgenti in un primo momento ma che se ci pensa, se accettati per quello che sono, possono aiutare a migliorare se stessi. Perché non è scritto da nessuna parte che si debba cambiare proprio tutto ma partendo dall’esigenza che si sente si può provare a modificare le cose a piccoli passi, in modo da migliorare se stessi e, probabilmente, la propria vita.

Accettare i pensieri tristi. Quando ci si trova davanti ad un problema, i modi di reagire sono spesso diversi. Ci sono persone che tendono a deprimersi ed altre che, invece, fanno di tutto per sovrastare i pensieri tristi con altri più allegri. La verità è che ci vorrebbe una sana via di mezzo che consenta di sentire i pensieri negativi senza lasciarsene sopraffare.

Ciò significa essere consapevoli di non essere al massimo e accettare la cosa, sforzandosi al contempo di trovare un modo costruttivo per migliorare il proprio stato d’animo. Si tratta di un modo di gestire le cose che una volta imparato tornerà utile per il futuro, consentendo di affrontare in modo diverso ogni avversità.

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donna depressa post partum
Donna triste alla finestra – Fonte: iStock photo

Agire sulla tristezza. Una cosa utile da fare quando si è finalmente imparato ad accettare e sentire i pensieri tristi è quella di iniziare ad agire su di essi. Per farlo si possono scegliere diversi modi che dipendono dal carattere e dalle sensazioni che si provano.

Se la risposta alla tristezza è in energia da scaricare l’ideale è quello di fare sport (si, può fare anche a casa), altrimenti la scelta migliore e comunque sempre consigliata è quella di imparare a rilassarsi grazie ad alcune tecniche di meditazione, molte delle quali reperibili gratuitamente sul web.

Prendersi cura di se. Non c’è nulla come un periodo di quarantena forzata per ritrovarsi a vestire tutto il giorno in pigiama e a ciondolare per casa senza una meta. Se in una normale settimana lavorativa, questo scenario rappresenta un po’ il sogno di tutti, alla lunga è un modo come un altro per peggiorare la propria condizione. Vedersi trasandati quando si passa davanti ad uno specchio o vivere come se non si avessero più obiettivi nella vita, sono modi di fare che possono portare alla depressione o comunque ad uno stato mentale non positivo.

Per evitare che ciò accada è quindi importante aver cura di se. Ciò significa, lavarsi e vestirsi come sempre, fare attività fisica in casa, mangiare in modo sano e bilanciato e cercare di organizzare la propria giornata così come i propri spazi. Aver cura di se è il più grande atto d’amore che ognuno di noi può fare verso se stessi e rappresenta al contempo una sorta di routine e di sicurezza in un momento storico che, altrimenti, ne sarebbe del tutto privo.

Aprirsi al mondo esterno. Per quanto possa sembrare un controsenso, questo è il momento in cui, più che mai, si dovrebbe cercare di aprirsi verso il mondo esterno. Certo, al momento non si può uscire di casa né tantomeno ci si può abbracciare con vicini e conoscenti. Si può però imparare ad aprirsi in modo diverso, a cogliere e rendere importanti le piccole cose cui normalmente non si fa neppure attenzione.

Così, ecco che una semplice telefonata in cui condividere pensieri e preoccupazioni può aiutare a sentirsi meno soli. Allo stesso modo si può imparare a sorridere agli altri, a notare i particolari di chi ci circonda e ad apprezzare i sorrisi degli occhi, quelli visibili anche dietro una mascherina. Si tratta di un momento importante per sentirsi uniti agli altri. Momento che in futuro potrebbe persino cambiare il modo con cui ci si relaziona l’un l’altro.

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