Solitudine | Perché fa bene a tutti (soprattutto in quarantena)

La solitudine è legata, nell’immaginario collettivo, a sensazioni profondamente negative come l’ansia e la paura. Quando però ci si ritrova a non avere nemmeno un minuto per sé si comprende quanto sia necessaria e benefica. Ecco tutti i motivi per cui in quarantena la solitudine è preziosissima.

Solitudine necessaria
(Foto: Pixabay)

La quarantena ha imposto a moltissimi nuclei familiari in tutto il mondo di condividere lo spazio e il tempo per 24 ore su 24.

Questo naturalmente ha fatto esplodere i contrasti che generalmente si riusciva a controllare e con lo scorrere del tempo ha generato sempre più nervosismo.

Uno dei grandi problemi del trascorrere la quarantena in famiglia è la completa mancanza di spazi e di privacy, soprattutto quando si vive in case piccole e affollate.

In questi casi bisogna comprendere che il modo migliore per disinnescare i conflitti recuperare la serenità (almeno in parte) è lasciare i propri spazi a ogni membro della famiglia, anche a coloro che, apparentemente, non ne hanno  bisogno.

benefici psicologici della solitudine si toccheranno con mano se ogni membro della famiglia imparerà a concedere e a godersi dei piccoli angoli di solitudine quotidiana.

La solitudine delle mamme in quarantena

relax solitudine
(Foto: Pixabay)

Essere madre di uno o più bambini, durante la quarantena, è estremamente impegnativo. Questo perché non si può più contare sull’alleggerimento dell’impegno genitoriale assicurato dalla scuola.

Inoltre, come sanno benissimo le mamme dei bambini più vivaci, quando i piccoli non possono correre, giocare, saltare liberamente per un lungo periodo cominciano a diventare sovreccitati.

La gestione dei figli e di gran parte delle incombenze familiari grava in linea generale sulla madre, che continuerà ad assumersene il carico mentale anche quando ci sarà a casa il padre a collaborare attivamente nella gestione dei figli.

Questo porterà a una enorme fatica mentale per la madre, che diventerà sempre più stanca e irritabile nel corso delle settimane, peggiorando sensibilmente la qualità delle relazioni familiari.

Il modo migliore per evitare l’accumulo eccessivo di stress è fare in modo che per almeno dieci minuti al giorno (ma anche di più se fosse possibile) la madre possa essere lasciata completamente da sola, senza incombenze da svolgere, per dedicarsi a ricaricare le batterie.

La solitudine dei papà

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(Foto: Pixabay)

Se i papà sono abituati a trascorrere molto tempo della propria giornata fuori casa per incombenze e impegni lavorativi, rimanere tutto il giorno a stretto contatto con i figli e con gli altri parenti potrebbe essere difficile da sopportare.

L’errore da non incappare assolutamente è colpevolizzare gli uomini che soffrono lo stress da casa e che hanno qualche difficoltà ad adattarsi rapidamente alla vita domestica.

Anche per loro, dieci minuti al giorno (o più) di completa solitudine potrebbero essere preziosissimi.

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La solitudine degli adolescenti

Gli adolescenti sono in una fase delicatissima del proprio sviluppo emotivo e psicologico. Più di tutti gli altri componenti della famiglia dovranno essere lasciati soli il più possibile per trovare il proprio equilibrio in una fase di grandissimo stress dovuto alla perdita delle abitudine e del contatto fisico con gli amici, che in questa fase della vita è così importante.

Quando gli adolescenti chiederanno di “essere lasciati in pace” probabilmente lo chiederanno nella maniera sbagliata, ma nella maggior parte dei casi sarà bene assecondarli, perché saranno impegnati a combattere con l’ansia e la paura del futuro.

I genitori dovranno solo vigilare sul fatto che la solitudine non diventi isolamento, perché gli adolescenti capiscano che fanno comunque parte di un nucleo familiare al quale devono contribuire al meglio delle proprie forze in un momento di crisi come questo.

La solitudine dei bambini

I bambini potrebbero rifiutare categoricamente la solitudine, cercando in ogni modo il contatto fisico o visivo con i propri genitori, addirittura rendendo complicato lo svolgimento delle incombenze quotidiane.

La quarantena potrà trasformarsi nel momento ideale per educare i bambini a non aver paura della solitudine, se questa si delinea come pochi minuti in cui il bambino viene lasciato a giocare da solo in cameretta o nel box mentre i genitori si trovano in altre stanze.

La solitudine degli anziani

bambini e anziani
come usare correttamente l’alluminio in cucina (Istock)

Se in casa con una famiglia numerosa vivono persone anziane, probabilmente avranno bisogno di momenti di solitudine più frequenti di quelli di cui hanno bisogno gli altri membri della famiglia: il caos e il rumore provocato dai bambini che abitano in casa, lo stress causato dalla paura per il Coronavirus e magari dalla morte di amici o familiari potrebbero essere ben difficili da sopportare per un lungo periodo di tempo.

In questo caso bisognerà organizzare le attività della famiglia in maniera che gli anziani possano ritagliarsi piccoli angoli di quiete, di cui avranno davvero molto bisogno.

Come creare la solitudine positiva in quarantena

Per moltissime persone la quarantena significa solitudine e isolamento, quindi ansia da separazione e tristezza.

Per altre persone invece la solitudine in quarantena si trasforma in un desiderio sempre più forte.

Sia nell’uno sia nell’altro caso è importante imparare a vivere bene la solitudine, spegnendo completamente la mente e concentrandosi sul qui e ora.

Questo significa che, durante la propria piccola parentesi di solitudine, bisognerà fare in modo da non pensare a quello che c’è da fare dopo, non pensare ai problemi che si sono presentati durante la giornata, non attaccarsi ai social, non utilizzare quel tempo per sbrigare mansioni.

yoga
Lo yoga è una connessione tra corpo e mente | Gli strumenti (AdobeStock photo)

Le tecniche di respirazione e di rilassamento tipiche dello Yoga possono essere davvero preziose a questo scopo. Svuotare del tutto la mente per dieci minuti non è affatto semplice come sembra e quel lasso di tempo che ci sembra brevissimo in altre circostanze ci sembrerà davvero lungo e rilassante se sapremo dedicarlo all’ascolto del nostro benessere psicofisico.

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