Coronavirus Italia | 15% degli studenti partito dal nord con la febbre

I contagiati da Coronavirus del sud Italia sono in buona parte genitori degli studenti rientrati dal Nord. Il 15% di loro quando è partito aveva la febbre.

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Incredibile ma vero. I numeri sconcertanti in fatto di Coronavirus non arrivano oggi da Brescia o Bergamo bensì dal sud Italia, per la precisione dalla Puglia.

Il reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari riferisce infatti circa un fenomeno veramente degno di nota. A quanto pare sono stati riscontrati come positivi al Covid-19 (coronavirus), e addirittura ricoverati, diversi genitori di persone che vivono al Nord, in particolare giovani che studiano o lavorano nelle regioni settentrionali e che sono rientrati al Sud quando è scoppiata la pandemia.

A darne una prima testimonianza è stato il primario del reparto, professor Gioacchino Angarano.

A quanto pare dunque, nonostante le oltre 22 mila autosegnalazioni (quelle fatte mediante il modulo online per riferire circa il proprio rientro dalle zone dove l’infezione si era maggiormente diffusa in una prima fase), e quelle fatte telefonando al proprio medico di base e al servizio di prevenzione, non tutte le norme prescritte dall’autoquarantena fiduciaria sono state osservate rigorosamente.

Le conseguenze, già paventate dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano quando aveva lanciato l’allarme sulla “fuga” verso sud, iniziano ora a farsi sentire.

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Contagiati i genitori degli studenti tornati da nord

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Lo spostamento verso il sud in generale non si ancora fermato.

In Puglia 907 sono le autocertificazioni inviate alla Regione solo nella giornata del 18 marzo (data dell’ultimo aggiornamento): così, dal 29 febbraio al 18 marzo ammontano a un totale di 22.947 le persone che hanno firmato l’autocertificazione e dovrebbero, di conseguenza, sottostare alla quarantena di 14 giorni.

Anche senza voler contare un margine di persone che non si sarà autodenunciata, occorre tener presente che tutti costoro, pur ponendosi in autoquarantena, avranno comunque contatti con i familiari.

Ecco allora che in Puglia i contagi arrivano a 478 anche se, fortunatamente, meno del 50% dei pazienti necessità di un ricovero. 27 sono già le vittime ma a sorprendere è che tutti i contagiati in generale hanno avuto, a quanto pare, contatti diretti o indiretti con persone passate dalla zona rossa di Veneto e Lombardia. Tutti, senza alcuna eccezione.

A tal proposito Repubblica.it dà conto di un dato sconcertante: circa il 15% delle persone controllate nelle stazioni pugliesi – al netto dunque di chi è “sfuggito” ai controlli – presentava febbre o sintomi influenzali.

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Sono numeri che ci parlano di una vera e propria “mossa kamikaze” da parte di ignari o incoscienti studenti ai danni delle proprie stesse famiglie.

E la Puglia non è sola in questo triste scenario: in Sicilia i rientri sono stati 35mila e il presidente Musumeci già parla di possibile crisi del sistema sanitario.

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