Gossip | Elisabetta Canalis e le altre vittime de “Le Iene”

“Le Iene” tornano a febbraio con la nuova edizione, sotto le loro grinfie sono cadute Elena Santarelli ed Elisabetta Canalis. Gli scherzi fatti alle showgirl.

Elisabetta Canalis raggirata da "Le Iene"
Elisabetta Canalis raggirata da “Le Iene” (Getty Images)

“Le Iene” portano bene, celebre è il proverbio da quando la trasmissione è riuscita – con il favore degli anni e della reputazione – a risolvere problematiche contorte, smascherare truffe decennali e concedere qualche emozione laddove c’era spazio soltanto per le lacrime. Anche questo è giornalismo, misto all’intrattenimento, ma si tratta sempre e comunque di informazione: l’ibrido dell’infotainment paga, in pubblico e ascolti che premiano da sempre il format, ormai pluridecennale, di Mediaset.

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Tuttavia, qualcuno storce il naso – e non solo per le polemiche che hanno riguardato e coinvolto la trasmissione nel recente passato (si veda il caso Brizzi o le presunte accuse di diffondere fake news come la tempesta mediatica che ha scandito la vicenda Blue Whale) – a causa dei reiterati scherzi che la redazione osa fare ai personaggi famosi del nostro Paese. Non è una novità, perlomeno nel recente passato, che “Le Iene” abbia inglobato nella sua natura di format il contenitore di “Scherzi a Parte”. Cinque anni fa le due trasmissioni sono addirittura collimate in un’unica proposta televisiva: “Le Iene presentano: Scherzi a Parte”, condotto da Paolo Bonolis. Nel programma si facevano scherzi ai personaggi famosi, rispetto al passato però la mano era leggermente più pesante: fra gli sketch più cliccati, lo scherzo a Paolo Brosio convinto di aver parlato al telefono con Papa Francesco, grazie alla collaborazione e l’estro di Frank Matano e un’equipe di colleghi estrosi e competenti.

Scherzi da Iene: il programma Mediaset irretisce la Canalis e la Santarelli

Elena Santarelli nel mirino de "Le Iene"
Elena Santarelli nel mirino de “Le Iene” (Getty Images)

Quello scherno fece impallidire moltissimi, creando anche qualche polemica e addirittura aspri dibattiti, per via della reazione di Brosio: colpito a livello emotivo, il giornalista è rimasto scottato dal raggiro. Al punto che scoppiò in crisi di pianto e rabbia, le lacrime di commozione furono rimpiazzate da scatti d’ira.

Archiviata questa parentesi spiacevole, autori ed editore si sono chiesti se fosse il caso di continuare su questa strada oppure tale condotta sconfinasse nell’oltraggio personale piuttosto che rimanere entro il confine dello sberleffo e della satira. Quindi, gli scherzi – tanto amati e in grado di generare audience e curiosità – sono stati inseriti nel programma d’inchiesta giornalistica che, talvolta, prova ad alleggerire i toni con qualche bizzarra trovata. Con buona pace dei coinvolti, che passano attimi tutt’altro che sereni.

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Chiedere a Elisabetta Canalis, rimasta vittima de “Le Iene” nel corso della nuova edizione che vedremo a febbraio: all’ex velina è stato fatto credere di avere il cellulare invaso da virus, al punto da farle temere che qualche contenuto privato – come foto e video – sarebbe potuto finire in mani sbagliate. Acclarata la natura goliardica della situazione, la Canalis ha reagito non proprio in maniera composta.

Si può dire lo stesso di Elena Santarelli, che non ha lanciato una tazza contro l’operatore come la sua collega, ma ha comunque trascorso un brutto quarto d’ora: la moglie di Bernardo Corradi è testimonial dell’Associazione Heal Onlus – scelta fatta dopo che il figlio grazie all’operato della società no-profit ha sconfitto il cancro – ed è rimasta di sasso non appena ha saputo che la tesoriera dell’organizzazione (sua cara amica) fosse scappata con tutti i soldi ricavati dalle donazioni. Appurata la natura dello scherzo, la Santarelli inizialmente è apparsa restia a qualunque tipo di confronto e diffusione. Poi ha dato il consenso per diffondere la “bravata” soltanto a condizione di poter parlare del proprio impegno sociale e benefico all’interno dell’organizzazione. Ennesimo pericolo scampato per ‘gli uomini in nero’ di Italia Uno che riescono a fermarsi un passo prima della denuncia, con tutti i rischi e pericoli che questo comporta.

 

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