Ringxiety | Tutto sull’ansia da squillo fantasma

Sentire squillare il proprio cellulare quando ciò non accade può essere un campanello d’allarme.

donna con smartphone
Donna in ansia con smartphone in mano – Fonte: iStock photo

Prima o poi succede a tutti. Si è convinti di aver sentito il proprio cellulare suonare o vibrare. Lo si controlla, e anche dopo averlo perlustrato da cima a fondo, cercando anche tra le vecchie conversazioni, si scopre che non è arrivata alcuna notifica.
Al di là delle reazioni, che possono andare dalla sorpresa al fastidio per non aver ricevuto nulla, questa situazione, secondo alcuni studi può rappresentare un problema.
Un problema ben più comune di quanto si pensi e generalmente connesso all’ansia. Scopriamo quindi di cosa si tratta e chi è maggiormente a rischio.

Ansia da squillo fantasma: ecco di cosa si tratta

donna pensierosa con telefono in mano
Donna pensierosa con smartphone in mano – Fonte: iStock photo

Quello di sentire uno squillo o una vibrazione che in realtà non ci sono è un problema così comune che ricercatori e neurologi hanno deciso di dagli un nome: ringxiety.
Questo nome che mette insieme le parole “suoneria” e “ansia” serve ad indicare una sindrome ben precisa che si chiama ansia da squillo.
Si tratta di una condizione per la quale si tende a sentire spesso il proprio telefono squillare, suonare o vibrare e questo anche quando, in realtà, è più che silenzioso.

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Un problema che è stato studiato da diversi neurologici e che a detta dello studioso dell’Università del Michigan, Daniel Kruger, riguarderebbe un’illusione legata ad un problema specifico della personalità, ovvero l’ansia da separazione.
Ne emerge quindi che udire suoni provenienti dal proprio telefonino quando questo in realtà è del tutto silenzioso, dipende per lo più da uno stato di ansia.
Dopotutto, se ci si fa caso, questa sensazione si innesca in modo particolare quando si attendono una chiamata o un messaggio importante.

Ovviamente, non basta che l’evento si verifichi una volta per considerarsi ansiosi. Come già detto può succedere che si abbia un’ansia dovuta ad una situazione ben precisa.
In questi casi, il risultato può essere quello di sentire una chiamata anche quando ciò non avviene.
Se quest’illusione inizia a verificarsi spesso, però, la cosa inizia a diventare un problema che gli studiosi hanno analizzato da vicino.

Ringxiety: chi sono le persone più a rischio

donna a letto con smartphone
Donna a letto con smartphone – Fonte: iStock photo

Secondo gli studiosi, l’ansia da squillo è un disturbo che deriva dall’uso smodato che si fa della tecnologia e, in questo caso, dei telefonini.
Da un lato, infatti, una delle cause dell’ansia da squillo pare sia legata alle tante sollecitazioni cui è sottoposto il nostro sistema nervoso. Sollecitazioni che con il tempo possono portare anche a fenomeni quali le allucinazioni uditive.
C’è poi la componente più importante che è quella legata allo stress e all’ansia.
Così, chi nella vita di tutti i giorni sente la necessità di controllare tutto o il bisogno di sentirsi in costante contatto con gli altri, può sviluppare più facilmente questa sindrome, iniziando a sentire squilli e vibrazioni là dove non ce ne sono.

A tutto ciò Kruger aggiunge l’ansia da attaccamento che coinvolgerebbe coloro che si sentono insicuri nel personale o per ciò che riguarda le relazioni con gli altri.
In questo contesto, l’ansia da squillo potrebbe quindi indicare un problema sul quale lavorare. E questo, al fine di migliorare la vita di chi ne soffre e, di conseguenza, anche le relazioni con gli altri.

Ma come capirne la gravità e, in caso, uscirne?
Come già detto, uno o due squilli fantasma nel corso della vita, generalmente non indicano nulla se non un’ansia di ricevere (o di non ricevere affatto) una determinata notizia da qualcuno.
Il problema sorge quando gli squilli fantasma si ripetono e quando la reazione nel capire che in realtà il telefono è silenzioso sono eccessive. Se ci si trova a piangere, a sentirsi fortemente nervosi o euforici, allora potrebbe esserci un problema. Dopotutto non va dimenticato che lo smartphone è spesso vissuto come un’ossessione che finisce con il generare stress.

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Uscirne non è una cosa che generalmente si può fare da soli. Molti provano a staccarsi dai social o ad usare meno il cellulare. Sebbene questi aspetti possano aiutare, con il tempo il rischio è quello di ricaderci o di sviluppare altre sindromi da stress.
Il consiglio, se si sa di soffrirne o se si hanno dubbi in proposito, è quindi quello di rivolgersi ad un esperto. Con il suo aiuto si potrà infatti capire al volo la situazione e ricevere i giusti consigli in merito.
A volte anche una semplice visita conoscitiva può fare la differenza e aiutare a sentirsi meglio o ad affrontare in modo più positivo un periodo difficile della propria vita.

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