Natale | perché genera gioia ed euforia

Il Natale è una festa che se vissuta con lo spirito giusto è ricca di aspetti positivi e in grado di dare la carica. Scopriamo quali sono e come si manifestano.

Donna felice a Natale
Donna Felice a Natale – Fonte: iStock photo

Il Natale è una festività che a volte sembra avere due facce. Se da un lato è una ricorrenza amata da tutti, dall’altra è infatti in grado di generare stress o senso di infelicità in chi lo vive come un momento per ricordare ciò che non ha più. In genere si tende ad osservare gli aspetti negativi generati da questa festa come la depressione natalizia o i tanti motivi di stress.

Oggi, però, proveremo ad osservare la cosa in chiave positiva. Andremo quindi ad indagare sul perché il Natale riesce a generare anche euforia e senso di gioia in chi lo ama.
Un modo per capire, da un lato, quali sono i simboli che, tra tutti, danno maggior rilievo a questa festa e dall’altro quali sono i meccanismi che generano gioia. Nozioni che, se apprese, possono aiutare chi si trova in una sorta di limbo a protendere per la parte positiva piuttosto che per quella negativa.

Natale: ecco come i punti salienti della festa incidono positivamente sull’umore

Donna che mette addobbi
Donna che addobba camera a Natale – Fonte: iStock photo

Il Natale è da sempre una festa che si attende tutto l’anno e che spesso viene festeggiata anche da chi non è credente. Del 25 Dicembre, infatti, così come di tutto il periodo, ciò che colpisce di più non è tanto la storia quanto la possibilità di respirare un’aria diversa, che sa di doni da scartare, parenti o amici cari da rivedere e cibi buoni da condividere con chi si ama.

Tutti aspetti che hanno un significato specifico, come spiegato dall’antropologo Dimitris Xygalatas a The Conversation.
Dopo tutto Natale fa rima con tradizione e chi non si è trovato, almeno una volta, a cedere a una delle tante usanze di questi giorni di festa? Ebbene, oggi noi cercheremo di scoprirne insieme il significato, in modo da comprendere perché rituali apparentemente banali hanno un tale effetto su di noi.

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Lo scambio dei doni. Iniziamo dall’usanza forse più comune a Natale che è quella dello scambio dei doni. Un’usanza che fa molto famiglia e che è motivo di aggregazione. Spesso ciò che conta non è tanto il dono ricevuto ma sapere che qualcuno ha pensato a noi scegliendo qualcosa che potesse piacerci. Un gesto che scalda e che a Natale ha ancor più significato.

I pranzi e le cene. Qui si va a qualcosa di ben più radicato in noi. Si risale ai tempi in cui gli antenati si riunivano attorno ad un focolare per condividere il proprio pasto. E, al contempo, ci si collega a qualcosa che da sempre è simbolo di vita e di unione.
Il cibo, dopo tutto, ha lo scopo di nutrirci e mantenerci in vita ma ad esso si associano anche l’importanza del preparare un buon pasto, di rendere più bella la tavola e di mangiare tutti insieme, celebrando un momento di unione. Ci sono studi scientifici che hanno dimostrato come il cibo, consumato all’interno di feste o cerimonie risulti più gradevole e doni gioia. Basti pensare a chi pur di concedersi una cena luculliana o una fetta di pandoro e panettone, preferisce mettersi a dieta già una settimana prima.

I parenti. A molti questo aspetto non piace. Incontrare i parenti, però, è un modo come un altro per socializzare, confrontarsi e riaprire dinamiche che fanno parte della vita di tutti i giorni.
La vita in famiglia, dopotutto, riassume in piccolo un micro cosmo nel quale ognuno di noi ha un suo ruolo specifico e determinato. Un ruolo che può cambiare negli anni e, quando accade, racconta una crescita che altrimenti potrebbe essere difficile da notare.

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Natale che donna

Ma cosa genera la gioia del Natale?
I motivi alla base sembrano essere diversi. Da un alto c’è l’euforia generale che per molti è così contagiosa da fungere da molla e carica costante. Si vedono gli altri gioiosi e ci si sente grati e colmi di aspettativa per un periodo che in genere indica l’arrivo delle vacanze, del tempo in più da passare con chi si ama e delle mangiate in compagnia. Le tante luci che si trovano in giro per la città, le musiche che aleggiano nell’aria e la possibilità di addobbare casa riempiendola di colori, fa il resto, rendendo chi ama questa festa più sereno e felice.

Natale, però, non è solo questo. La festività è anche un momento nel quale si ricordano i tempi andati e si ritorna bambini almeno con il pensiero. Attraverso i ricordi si possono riabbracciare coloro che non ci sono più e si può condividere un pensiero per loro in famiglia o con gli amici, provando quel velo di commozione che se non diventa doloroso da un senso di raccoglimento speciale.

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E poi ci sono le persone che a Natale cercano davvero di essere più buone e che si prodigano per gli altri. Ci sono coloro che rivolgono sorrisi più gentili del solito, chi fa dei regali inattesi e chi, coinvolto dalla gentilezza altrui, cerca di fare il proprio meglio. Del bene che genera bene e che anche se purtroppo tende a durare poco, per quei pochi istanti porta con se un senso di comunione e felicità altrimenti difficile da sperimentare e che, inutile dirlo, sa appunto di Natale.

Fonte: Focus

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Donna felice a natale: Fonte: iStock photo
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